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martedì 29 settembre 2009

Un classico della cinematografia ufologica : Incontri ravvicinati del terzo tipo del "maestro" Spielberg

Il film è diviso fondamentalmente in due episodi, strettamente intrecciati tra loro.

Il primo episodio vede protagonista una madre e suo figlio, misteriosamente rapito da parte dei temuti alieni, che ormai appaiono spesso nel piccolo paesino nel quale abitano da più di una settimana, spaventando gli abitanti; appaiono con le loro navi nel cielo e brillano come stelle di vari colori. Il secondo episodio narra di un uomo il quale, sulla via del ritorno a casa, si trova fermo nel bel mezzo della strada con un UFO sopra la sua auto; presto l'uomo, Roy (Richard Dreyfuss) si incontrerà con la madre, Jillian, e il bambino, Barry, che ancora non è stato rapito.

La vita dei due è profondamente sconvolta dalla continua visione di una forma che cercano di ricreare in ogni modo: con la schiuma da barba, col purè di patate e perfino con la terra del giardino! Ma gli episodi sono soltanto un ulteriore coinvolgimento, perché un altro episodio viene creato come cardine tra questi episodi: è quello che coinvolge lo studioso francese Claude Lacombe. Egli infatti lavora per il governo degli Stati Uniti da quando una squadriglia di caccia militari viene ritrovata in Messico dopo essere stata (presumibilmente) rapita dagli alieni.

Successivamente, nel deserto del Gobi, in Mongolia, viene ritrovata una portaerei, anch'essa sequestrata dai misteriosi esseri svariati anni prima. Sempre nel deserto del Gobi, i terrorizzati abitanti di un villaggio informano Lacombe dello strano suono sentito prima che apparisse la portaerei. L'esercito statunitense, compreso ormai il luogo dove queste entità vogliono farsi scoprire, decide di smantellare la zona attorno la Torre del Diavolo, una caratteristica montagna con la cima tronca; per far sgomberare gli abitanti, l'esercito diffonde la falsa notizia che proprio lì intorno si è rovesciato un carico di un gas letale.

Quando le telecamere dei giornalisti inquadrano la montagna, Roy capisce che la forma da lui riprodotta ossessivamente in ogni modo è proprio la Torre del Diavolo. Così, lui e Jillian, incontratisi casualmente, decidono di oltrepassare le frontiere che l'esercito ha messo, sfidando il presunto pericolo e andando inconto alla montagna. Quando, ben presto, giunge la notte, Jillian e Roy assisteranno al più strabiliante di tutti gli "incontri ravvicinati del terzo tipo".

Nel film, gli extraterrestri mandano un messaggio che è costituito da una sequenza di cinque note (in realtà si tratta di sole quattro note, due delle quali separate da un'ottava, dunque non è tecnicamente una scala pentatonica). Il compositore della colonna sonora John Williams scrisse, su indicazione di Spielberg, questa sequenza di note. In realtà Williams avrebbe voluto utilizzare una melodia con almeno sette note, ma Spielberg fu irremovibile in quanto voleva una sequenza di sole 5 note che fosse possibile considerare come equivalente musicale della parola inglese HELLO (le note sono Sib - Do - Lab - Lab - Mib).

In questo tributo a Spielberg viene fatta una sisntesi del film. Al termine del video, i primi ad uscire dall'astronave saranno i membri degli equipaggi scomparsi dal triangolo delle Bermude e tutti gli altri rapiti.

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