Arrivano gli agenti antisette
Roma – 6 Dicembre 2006
Avranno un bel da fare gli agenti della nuova, e tanto attesa, Squadra Anti Sette (Sas) della polizia.
E’ un gruppo specializzato composto da 15 esperti, fra cui analisti, investigatori e psicologi, che si occuperanno dei reati legati al fenomeno delle sette e dei gruppi esoterico-religiosi. La notizia è stata data dal capo della Polizia, Gianni De Gennaro, con una circolare inviata a tutti i questori. “Negli ultimi anni – è scritto nella circolare - l'esponenziale diffusione del fenomeno delle sette esoteriche, di aggregazioni religiose o pseudo tali, di gruppi dediti a pratiche di magia, di occultismo e satanismo, ha assunto in tutto il paese dimensioni e connotazioni da richiamare l'attenzione anche sotto il profilo della sicurezza. Il fenomeno – continua la nota - è oggi più diffuso di quanto si possa pensare e fa leva sulla fragilità, lo smarrimento interiore e l'ignoranza delle persone, soprattutto tra le giovani generazioni, alimentando una cultura di odio e di morte".
La Sas, che è afferente al Servizio centrale operativo (Sco) della Direzione anticrimine centrale (Dac) diretta Nicola Cavaliere, coordinerà il lavoro delle Squadre Mobili provinciali, con l’obiettivo di raccogliere e analizzare segnalazioni e dati sul fenomeno, cui spesso sono connessi crimini e violenze, uso di droghe e sottrazione di beni. Ma basteranno 15 esperti per far fronte ad un fenomeno tanto vasto e, allo stesso tempo, per sua natura piuttosto astratto, complesso e difficilmente riconoscibile? Secondo il Rapporto sulle sette redatto nel 1998 dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, in Italia c’erano 137 gruppi settari, di cui 76 religiosi, con circa 78.500 membri, e 61 magici, con 4.600 circa membri. I gruppi considerati più preoccupanti sono tuttora le psico-sette: 15, con 8.500 aderenti. E questi dati dovranno essere aggiornati.
La notizia dell’istituzione della nuova squadra antisette è stata diffusa con il numero verde di un’associazione religiosa che nelle Marche dà ascolto alle vittime dei gruppi settari. Tuttavia – ci hanno assicurato ai vertici della Sas - la squadra lavorerà in accordo con tutte le associazioni di volontariato che già si occupano di questi fenomeni. Il presidente di Tutor Antiplagio, Dino Potenza, dopo aver porto gli auguri ai dirigenti della Sas ha inviato una nota al Ministro dell’Interno Giuliano Amato per proporre la formazione di un Comitato Nazionale di cui dovrebbero far parte dirigenti del Ministero e delle forze di polizia, esperti sociologi e criminologi, ma anche e soprattutto i rappresentanti delle poche associazioni “antisette” presenti sul territorio.
“Un comitato – ha scritto Dino Potenza - potrebbe diventare punto d’unione e di coordinamento, quindi di forza contro le sette, e dar vita ad ulteriori iniziative di prevenzione e assistenza, oltre che di repressione dei reati”. Intanto, l’istituzione di questa squadra speciale all’interno di un reparto prestigioso qual è la Direzione centrale anticrimine (Dac) rappresenta un primo importante segnale da parte dello Stato. La Dac della Polizia di Stato, istituita nel 2005 con un decreto legge del Ministro dell'Interno Pisanu, è una struttura della polizia criminale nata per contrastare i reati più gravi ed il crimine organizzato internazionale, collaborando con le squadre mobili, le quali possono avvalersi della Dac in caso di indagini particolarmente complesse.
Il direttore della Dac, Nicola Cavaliere, è uno dei più affermati investigatori italiani: Ndrangheta, Mafia, Banda della Magliana, Brigate Rosse, sono solo alcuni dei “campi di battaglia” dove Cavaliere ha conquistato la fama di “superpoliziotto”. La sua carriera è iniziata nel 1975 come capo della squadra mobile di Bergamo ed è continuata con incarichi sempre più importanti: da vice dirigente a capo della squadra mobile di Roma nel 1985-90, è poi passato alla Criminalpol dove ha lavorato fino al 1997 e, nel 2002, ha avuto l’incarico di Questore di Roma.
Nicola Cavaliere,
direttore della Dac
(Direzione anticrimine centrale)
direttore della Dac
(Direzione anticrimine centrale)
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