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venerdì 25 settembre 2009

INCONTRO CON UN FRATELLO DELLO SPAZIO

FONTE : noiegliextraterrestri.blogspot.com
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Ho una storia straordinaria da raccontare. Ho deciso di raccontarla perchè ritengo che coloro che vivono esperienze insolite, fuori dall'ordinario e che esulano dalla nostra realtà hanno - almeno per me - il dovere morale di condividerle con le altre persone, indipendentemente dal fatto se esse crederanno o meno, perchè questo è faccenda personale della Coscienza di ogni singolo individuo. Prima di iniziare a raccontare vorrei precisare che ciò che ho vissuto è il risultato di un esperimento e prova personale che trae spunto dall'esperienza che lo stimato giornalista e ricercatore ufologico Timothy Good a sua volta visse nel 1967 a New York mentre era seduto nella hall di un famoso hotel, la cui storia è raccontata nel suo libro "Base Terra", ove egli menziona di aver sperimentato un incontro ravvicinato con un uomo Extraterrestre semplicemente attraverso l'invio di un messaggio telepatico di "invito" all'incontro, ed esso che consisteva che se in quella città o meglio nei paraggi dell'hotel era presente un essere non di questo mondo egli doveva farsi avanti e sedersi alla destra dell'autore e infatti dopo qualche minuto un uomo il cui contegno lo allertò entrò, e si sedette come richiesto; successivamente l'autore gli chiese sempre col pensiero che se era un extraterrestre doveva dimostrarlo toccandosi la narice destra con il dito indice cosa che prontamente l'uomo misterioso fece, sconvolgendolo. Non vi fu dialogo perchè Good era molto turbato. Poi l'uomo si alzò e prima di andare via gli lanciò una lunga occhiata penetrante. Questo straordinario racconto mi ha intrigato e così mi son detta: "Perchè non provo anche io? Sarebbe così bello incrociarne uno per strada, provare non costa nulla!". Ed infatti dopo molti tentativi che non ebbero l'effetto sperato, un bel giorno così fu. Finalmente il 10 ottobre 2006 l'esperimento riuscì. Quella mattina viaggiavo in treno verso Genova e decisi di inviare un messaggio telepatico di invito ad un extraterrestre di incrociarmi per strada o in un luogo pubblico della città e, benchè non avessi la minima idea di come avrei fatto a riconoscere l'ipotetico alieno, ero fiduciosa che sarebbe stato affar suo fare in modo che lo capissi. E così quel pomeriggio mentre stavo scendendo la grande scalinata centrale della stazione ferroviaria "Porta Principe" per avviarmi al treno che mi avrebbe riportato a casa, un giovane uomo, dal basso - a meno di 20 metri da me - stava salendo ed iniziò a fissarmi..ed io inevitabilmente pure. Quello che accadde da lì in poi fu qualcosa di totalmente trascendentale.

Inaspettatamente i suoi grandi occhi blu divennero inspiegabilmente magnetici e penetranti nel vero senso della parola ed hanno attirato e catturato i miei occhi ed il mio intero essere nei suoi, ed ho provato la forte e chiara sensazione fisica di essere attirata con il mio intero corpo dentro i suoi occhi come fossi attirata da una energia magnetica e mi sentii perdere il controllo del mio equilibrio e provai la forte percezione di cadere letteralmente con il mio intero corpo proprio negli occhi dello strano uomo. Ero completamente in balia del suo potere ma allo stesso tempo ero perfettamente cosciente di ciò che mi stava accadendo e, mentre tutte queste manifestazioni psichiche avvenivano, ho sentito un rumore elettrico attraverso i miei occhi. Mentre ci stavamo avvicinando divenne particolarmente forte la sensazione fisica che se avessi continuato a guardarlo sarei caduta non nella scalinata ma proprio nei suoi enigmatici occhi e per un momento mi spaventai. Al momento stesso di incrociarci mi fece un leggero sorriso ed io da quel momento finalmente riuscii a staccare i miei occhi dai suoi. La cosa durò pochi secondi ma mi parvero un'eternità: sembrava essere in una sospensione temporale. In uno stato emozionale difficile da spiegare continuavo a scendere la scalinata, mentre lui stava salendo alle mie spalle ed io, sconvolta, stordita e con il cuore che batteva all'impazzata cercai nella mia mente di razionalizzare e spiegare ciò che era successo: che cosa mi aveva fatto ma soprattutto "Chi" era quell'Essere dai poteri prodigiosi. Mentre scendevo mi voltai indietro per due volte e telepaticamente gli chiesi chi fosse, sperando che si voltasse, ma nulla; mi voltai per la terza ed ultima volta ed egli si voltò dall'alto della scalinata ed i suoi impressionanti grandi occhi blu che mi parvero diventare liquidi, mi lanciarono una inaspettata occhiata magnetica e penetrante. Poi egli si voltò e sparì nella sala sovrastante. Per un momento stentati a crederci ma poi capii che nessun essere umano poteva fare niente del genere e nella mia mente si affacciò la risposta e non potei fare a meno di dirmi che era avvenuta una cosa fuori dal comune, unica e meravigliosa e realizzai senza ombra di dubbio - come se mi avesse aiutato lui a trovare la risposta e poteva benissimo averlo fatto - che era avvenuta una cosa straordinaria: un incontro con un Extraterreste, con uno dei molti Fratelli delle stelle che camminano in mezzo a noi. Quel giovane uomo Extraterretre sembrava avere una eta' di appena 30 anni; alto circa un metro e ottanta aveva la carnagione leggermente abbronzata ed era calvo. I suoi magnifici grandi occhi blu mi hanno suggerito che poteva essere senza dubbio un "Nordico". Ero ancora agitata e mi tremavano le mani ma soprattutto ero molto felice: il mio esperimento ed il mio desiderio avevano funzionato e si erano trasformati in realtà. Ma le sorprese non finiscono qui.

Quattro giorni dopo istintivamente presi dalla libreria il libro di Michael Wolf (l'autore sotto a destra) "The Chatchers Of Heaven - Afferrando il Cielo" del quale avevo letto in precedenza qualche anno prima solo i primissimi due o tre capitoli. Ma in quel momento non so come ma mi sentii di dover leggerlo tutto. Grande fu la sorpresa e lo stupore che provai quando nel capitolo 18 della terza ed ultima parte della trilogia lessi di una esperienza che visse l'autore mentre guardava negli occhi un ragazzino alieno, così commentata da Michael: "..pensavo che se avessi continuato a guardare dentro di essi, mi avrebbero tirato nel loro blu, come dentro ad un oceano" ecco, rimasi praticamente di stucco perchè furono la stessa situazione e sensazione in cui mi trovai io, qui espresse solamente con parole diverse. Un altra somiglianza alla mia storia l'ho riscontrata nelnumero 14 di Area 51 del novembre 2006 nell'articolo "Gli enigma files" nel quale lo scienziato, artista e remote viewers Ingo Swann racconta di aver provato la sensazione elettrificante nell'incrociare una donna aliena in un supermercato e a sua detta è proprio grazie a questa particolare sensazione che ha potuto identificare la natura extraterretre della donna. Non nego che anche qui sono rimasta piacevolmente sorpresa. Certamente il trovare questi due riscontri simili alla mia personale esperienza - e che probabilmente serviranno più a chi legge che a me - mi ha solamente aiutato in parte ad ancorare meglio in questa realtà ciò che ho vissuto, ma non sono affatto una prova che la avvallano e non sono affatto dei mezzi per dire che ho incontrato un Essere Extraterrestre, perchè questo lo sapevo già fin da quel magico pomeriggio del 10 ottobre e tutte quelle manifestazioni psichiche chiare e forti attuate su di me da quell'uomo di un altro mondo sono un qualcosa di indelebile nella mia memoria che ne testimoniano il mio reale incontro. Ho sentito giusto condividere con tutti voi le mie parole e spero serva di incoraggiamento per coloro che vivono esperienze insolite e non devono vergognarsi o aver paura di raccontarle: non c'è nè motivo. Mi auguro che le persone espandino la propria Coscienza e Consapevolezza e che facessero nascere un sentimento di amore verso tutti quei Fratelli e Sorelle Stellari a cui un giorno, e presto, ci riuniremo in una grande e unica Famiglia.

.:Annalisa:.

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