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giovedì 22 ottobre 2009

Templari ed Arca dell'Alleanza

Quanto segue mi è stato fornito da Guy Tarade, un ben noto e prolifico scrittore francese di paranormale. Si tratta di documentazione relativa ai Templari e all'arca dell'Alleanza. E' purtroppo impossibile verificare la validità di tale informazione dato che i documenti originali sono spariti.
Possiamo soltanto risalire con certezza al 1937 quando un prete cattolico, l'abate Corriol, sottopose all'attenzione di un editore di Forcalquier, di nome M. Reynaud, un manoscritto intitolato "Recueil des Actes du Clergé Regulier et Seculier de la Haute Provence " (Raccolta degli Atti del Clero riconosciuto e Secolare dell'Alta Provenza).
L'editore non pubblicò mai il manoscritto ma, nel 1972, lo mostrò ad lacuni amici che avevano manifestato un certo interesse al riguardo.

La parte del manoscritto che ci interessa è la trascrizione di note redatte da uno dei giudici dell'Inquisizione, in cui vengono riportate alcune frasi dette da un Templare sotto tortura per la quarta volta, il 13 Febbraio 1310.
Il Templare, Fratello Arnold, ha appena finito di dire al giudice dell'Inquisizione, il cui nome non viene fornito, che nel suo castello vi erano, oltre all'arredo ordinario, oggetti cerimoniali e tavole di argilla.

Giudice dell'Inquisizione : Sai cosa ci fosse scritto in queste tavole?
Templare : Non lo so. I rotoli di pergamena e le tavole venivano custodite negli archivi dell'ufficio del nostro capo.

G : Cosa c'era nella cassa?
T : L'ho appena detto.

G : Null'altro?
T : C'era una cassa più piccola cui nessuno poteva avvicinarsi.
Il suo guardiano era il Fratello Hély.

G : A cosa serviva questa cassa?
T : Era custodita vicino alla cappella del castello.
Quando i Fratelli venivano accolti nel nostro Ordine, il Capo diceva a Fratello Hély di mostrarcela. Fratello Hély parlava alla cassa, che sembrava rispondergli in un linguaggio a me sconosciuto. Poi il busto di un vecchio uomo spuntava fuori dalla cassa.

G : Era un idolo?
T : No; Fratello Blacas mi disse che rappresentava Mosè, il guardiano delle Tavole della Legge.

G : E' un profeta?
T : Sì, è il profeta degli eletti delle Sacre Scritture.

G : E' questo ciò che adorate?
T : No, adoriamo Nostra Signora e suo Figlio.

G : Come era fatta questa cassa? Da dove veniva?
T : Era fatta di un metallo a me sconosciuto. Fratello Blacas mi disse che era l'Arca dell'Alleanza, riportata da Gerusalemme nel 1127 e quindi depositata nell'Abbazia di Senanque, dietro richiesta di San Bernardo e San Malachia.

G : Quando fu che questa cassa venne portata al catsello di Greols?
T : Non lo so.



Sfortunatamente, a questo punto Padre Corrilo smette di prendere nota, spiegando che il Templare doveva essere uscito di senno a causa del gran dolore.

Egli parlava di cose quali: 1 - Viaggiare nel tempo. 2 - Volare nel cielo. 3 - Carri volanti che sputavano fuoco. 4 - L'Impero dei Cigni. 5 - Un profondo pozzo scuro perso nel cielo attraverso cui si poteva conseguire l'immortalità e raggiungere le stelle e imperi sconosciuti.

Parlò dell'Apocalisse, di una guerra celestiale fra le forze della Luce e quelle delle Tenebre e di una guerra in corso in mondi stellari a noi sconosciuti.
Se questo documento fosse autentico, ciò che questo Templare in punto di morte descrive nel 1310 come " un profondo pozzo scuro perso nel cielo" ricorda ciò che per noi oggi è un Buco Nero.


Fonte : libro " EXTRATERRESTRI AMICI E OSTILI"



L'ABBAZIA DI SENANQUE

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