Di Cristian Vitali. (Settembre 2001)
(aggiornato nel novembre 2005)
NASCITA DEL FENOMENO
Il fenomeno delle mutilazioni animali misteriose (MAM) incominciò negli Stati Uniti alla fine degli anni sessanta.
Il Primo caso ufficiale è datato 9 settembre 1967 e riguarda un puledro Appalosa di 3 anni di nome Lady, trovato morto vicino ad Alamosa nella S.Luis Valley a sud del Colorado.
L’animale aveva la testa completamente priva di carne, muscoli, cervello e non presentava organi interni e midollo. Nella zona circostante al puledro non furono trovate tracce né di sangue né di impronte umane o di pneumatici, ma furono riscontrate 15 tracce circolari ed un cerchio di 91cm c.ca formato da 8 buchi rispettivamente di 10cm c.ca di diametro e 8-10cm di profondità.
Tutto il territorio circostante l’animale fu accuratamente esaminato da una guardia forestale che, attraverso un contatore geiger, trovò una certa quantità di radiazioni in corrispondenza dei cerchi e quasi nulla nei pressi del puledro.
Il caso venne quindi affidato al dr. John Altshuler, ematologo e patologo presso l’Università Health Sciences Center di Denver, il quale esaminò il puledro dieci giorni dopo la mutilazione.
I risultati dell’accurato esame stupirono enormemente il dottore. Infatti il puledro aveva un’incisione chiara e verticale che partiva dal collo fino alla base del petto; la pelle inoltre sembrava che fosse stata cauterizzata.
Oggi la precisione e la fattura del taglio farebbero pensare ad un incisione effettuata con il laser.
Dobbiamo però tenere presente che ci troviamo nel 1967, ovvero pochi anni dopo l’invenzione di questa tecnologia che, di conseguenza, non poteva essere diffusa su larga scala.
Il dottor Altshuler decise quindi di focalizzare la sua attenzione su dei campioni di tessuto, quelli più duri e scuri. Li esaminò al microscopio e scoprì che a livello cellulare c'era una consistente decolorazione e distruzione con delle mutazioni causate dalla bruciatura.
Una cosa che lo colpì in maniera significativa fu la mancanza del plasma in corrispondenza con la mancanza del cuore.
Come si sarebbe potuto estrarre il cuore senza creare un consistente spargimento di sangue?
Dopo questo caso del puledro Lady, incominciarono a manifestarsi diverse mutilazioni in America e nel resto del mondo, quasi tutte con le medesime caratteristiche e riguardanti capi di bestiame, cavalli, pecore ed altri animali. L’aspetto comune di tutte queste mutilazioni sta nel fatto che gli animali furono sempre trovati privi delle parti molli come occhi, lingua, mammelle e soprattutto non presentavano la minima traccia di sangue.
Addirittura in alcuni casi furono trovate delle mucche incinte con la placenta estratta ed il feto asportato.
CASI ECLATANTI
Già nei secoli scorsi ci giungono notizie di mutilazioni avvenute su animali, infatti in Francia esiste una documentazione antica, composta da un disegno custodito alla Biblioteca Nazionale di Parigi e dal numero della “Gazette de France” del 23 novembre 1764, circa una mostruosa bestia mannara che divorava persone, in particolare bambini.
Ed in effetti si hanno notizie di un mostro di dimensioni spaventose che si aggirava per la regione francese Gevaudan nel 1700.
Con il passare del tempo la vicenda scemò e si trasformò in una leggenda che si tramanda ancora oggi.
Tornando più vicino ai giorni nostri e precisamente al secolo che è appena passato:
Colorado (U.S.A.) 1978
Il primo settembre 1978 lo sceriffo della contea di La Plata, Colorado, interpellava il dottor William J. Fitzgerald, veterinario, per l'autopsia di un vitello di sei mesi, trovato morto nei pressi della fattoria Bartel.
Il risultato dell'autopsia di Fitzgerald fu piuttosto categorico.
L'animale, che era stato dissanguato, non poteva esser stato mutilato dai predatori!
Questa conclusione “ufficiale”, proveniente da un personaggio autorevole, infastidì alcune persone fra cui Kenneth Rommel, un ex agente dell' FBI incaricato, a seguito del clamore suscitato sui giornali, di seguire il caso, in seno ad una "Commissione Martinez", nel Nuovo Messico.
La sua inchiesta durò nove mesi e per tutto questo arco di tempo Rommel, inspiegabilmente, cercò tutte le soluzioni possibili per demolire questo autorevole caso.
Non riuscendo nel suo intento decise di attaccare il veterinario.
L’ex agente scoprì che il dottor Fitzgerald si era laureato da poco e tanto bastò all'FBI per liquidare il caso per "incompetenza" del patologo.
Iowa (Washington, U.S.A.) 11 Maggio 1980
Un vitello di Charolles fu trovato morto, steso sul fianco sinistro, senza occhi, privo di sangue nelle orbite e con una chiazza sanguinolenta sulla spalla.
Scroto e testicoli erano stati asportati con un'incisione netta e precisa.
Dopo una prima inchiesta effettuata dal capitano Jack Dillon, il vitello era stato trasportato allo Iowa State University Diagostic Laboratory.
Qui il dottor John Andrews stimò che l'animale era stato trattato con uno strumento affilatissimo, per cui si escludeva categoricamente l'opera di un predatore.
Curiosamente Jack Dillon aveva notato che il campo ove era stato trovato morto l'animale era circondato da una vegetazione molto fitta ed intatta.
In poche parole l’unica maniera per poter penetrare in quella zona era dall’alto……
Var (Francia) 1993
In Francia ben duemila pecore sono state mutilate e spellate presso le grotte di Verdon, nel Var.
Come abbiamo visto all’inizio esiste nella zona una leggenda rinascimentale circa una gigantesca bestia, ritenuta un lupo mannaro, che già nel '500 macellava gli animali.
Parecchie carogne sono state sottoposte ad autopsia ed uno di questi animali presentava delle piccole incisioni da 4 a 5mm di lunghezza che scoprivano, all’interno del corpo, degli ematomi di 20-25cm di diametro.
Una pecora è stata scoperta totalmente priva di sangue.
Alla luce dei ritrovamenti fatti sembrerebbe che nessun predatore sia all’origine di questi fenomeni.
Tarquinia(VT) (Italia) Gennaio 2000.
In una tenuta di campagna il signor Sandro Micozzi, proprietario di un gregge, trova il suo cane pastore ed una pecora morti.
Gli animali erano stranamente scuoiati e alla pecora mancavano gli arti posteriori. Intorno non vi era traccia di sangue.
La cosa, purtroppo, si è ripetuta per tutto il mese di febbraio ed ha portato a 9 il numero delle pecore trovate morte.
Gli animali erano ridotti a delle carcasse con la sola spina dorsale e la pelle sembrava essiccata come se una fonte di calore l’avesse disidratata.
Il proprietario rimase sorpreso dal fatto che sul posto non si trovavano tracce imponenti di sangue nemmeno nei dintorni degli animali.
Ile de France (Francia) 27 agosto 2005.
E’ stato rinvenuto un cavallo mutilato in un pascolo.
Il caso è stato trattato anche dal canale televisivo Channel 3.
Secondo la testimonianza dell’ufologo francese Robert Fischer “uno stalliere ha effettuato il ritrovamento della carcassa del puledro, stranamente mutilata.
Solo alcune parti risultavano rimosse, come sezionate chirurgicamente. I veterinari hanno escluso l’ipotesi di un predatore perché i tagli risultavano troppo precisi.”
Marsaglia (CN) (ITALIA) Ottobre 2005.
Antefatto
Martedì 1 novembre 2005 l’autore di questa ricerca viene avvisato telefonicamente dal consulente scientifico del C.U.N., dott. Giorgio Pattera, che c’è stato un caso di presunta mutilazione animale nei pressi di Cuneo.
Per maggiori informazioni vengo invitato a rivolgermi a colei che ha ricevuto la segnalazione ovvero Emilia Balbi, coordinatrice per la Liguria del C.U.N.
Ho provveduto, quindi, abbastanza celermente a telefonarle per avere maggiori delucidazioni sull’accaduto.
La Balbi è stata contattata da un suo conoscente, appassionato di ufologia, residente in provincia di Cuneo.
Il signore in questione le ha raccontato che un allevatore residente in un paesino nei pressi di Marsaglia (CN) ha segnalato, ad inizio di ottobre, la scomparsa di sei pecore, di cui una gravida, dal suo gregge.
Dopo una decina di giorni il pastore ha ritrovato, in un campo distante cinque minuti di strada dalla sua casa, una di queste pecore, per l’esattezza quella incinta, ed alcune ossa che avevano tutta l’aria di essere i resti di un altro membro del gregge.
La scena che si è manifestata di fronte al pastore era abbastanza macabra, infatti sparpagliati per un campo, ai piedi di un pendio, giacevano brandelli di pelle e di lana, le ossa ed il teschio dell’animale.
Quest’ultimo per le sue caratteristiche anatomiche inconfondibili ha suggerito all’allevatore che dovesse essere appartenuto ad una delle sei pecore smarrite.
La particolarità del ritrovamento sta che le ossa sono risultate bianchissime ed assolutamente prive di tracce di sangue.
Inoltre la presenza di brandelli di lana sulla cima del pendio ha indotto il sospetto che l’animale potesse essere precipitato dall’alto.
Delle restanti quattro pecore scomparse non si è più avuta traccia, mentre l’unica ritrovata viva ha partorito ed è tutt’ora in buona salute.
STUDI EFFETTUATI
1) Un'inchiesta privata sulla morte di Lady sarebbe stata condotta, nell'inverno del 1967, da Raymond Ingraham, studente di ingegneria a Boulder e da Mike Kellenbarger, membro dell'associazione ufologica APRO.
I due si recarono nella S.Luis Valley, dove erano state segnalate altre mutilazioni animali e passaggi di UFO, e riuscirono a contattare il fattore che aveva trovato la carogna di Lady. Inizialmente il fattore fu un po’ restio nel parlare, poi pian piano si aprì e indicò ai due ricercatori il posto dove il puledro fu trovato e dove poi, molti mesi dopo il fatto, non era ricresciuto niente.
Mentre i due stavano indagando, notarono una station-wagon grigia a 4 miglia di distanza da loro.
Lo studente, in possesso di una macchina fotografica, puntò lo zoom sull’auto che partì improvvisamente.
Dopo questo episodio il fattore rivelò che situazioni simili, anche con protagonisti elicotteri anonimi, stavano succedendo da tempo nella zona e raccontò, inoltre, che ci furono in quel periodo diversi avvistamenti di strane luci che evoluivano nel cielo.
Parecchio tempo dopo la conclusione dell’indagine Ingraham, lo studente, partì per la naja e fu accettato in una sezione di Intelligence specializzata in riconoscimento fotografico.
Durante i test attitudinali iniziali fra le varie domande di rito gli fu chiesto, incredibilmente, cosa fosse andato a fare ad Alamosa nel 1967 e perchè.
I militari, inoltre, gli chiesero se faceva parte dell'APRO ed alla risposta negativa da parte del ragazzo sembrarono soddisfatti.
Come potevano sapere i militari quello che il ragazzo aveva fatto nel 1967 e, soprattutto, perché gli chiesero tali cose?
2) L’astrofisico dottor J. Allen Hynek, uno dei padri della moderna ufologia, fu chiamato nel 1968, nell’ambito del Project Blue Book, l’indagine governativa americana sugli UFO, ad intervistare un fattore il cui bestiame era stato mutilato e prelevato da ignoti.
Il fattore, che viveva a 30 miglia a nord di Kansas City, nel Missouri, era stato svegliato alle 3.20 del mattino dalle urla del suo bestiame.
All'esterno vide le mucche che guardavano fisse in alto un oggetto illuminato che sembrava avere un diametro di 30m circa, volteggiante ad un altezza di 6-7m dal suolo e che emanava un fastidioso rumore pulsante, simile ad un fischio.
Il dott. Hynek realizzò un'intervista telefonica e rimase impressionato dal testimone, ma non condusse nessuna indagine sul posto perché dal “Blue Book” gli fu suggerito che non valeva la pena spendere tempo e denaro per approfondire quel caso.
Alla luce di questo la vicenda fu semplicemente archiviata come “inspiegata”.
3) Un altro caso coinvolse la dottoressa Iona Hoeppner, professoressa di scienze a Brigsdale, diplomata in fisica, biologia e chimica a Fresno e a Memphis.
Il 18 settembre 1980 a Brigsdale, in una pastura della fattoria Roland Ball, due giovani tori furono trovati mutilati. Uno dei due era morto ormai da cinque giorni. La Hoeppner raccolse parecchi campioni di pelle e di sangue, e spedì il tutto al laboratorio della scuola.
La sera stessa la donna esaminò al microscopio, nel laboratorio scolastico, la pelle del ventre di uno dei vitelli. Poi conservò questo e altri campioni nel congelatore dell'istituto.
Il giorno dopo la Hoeppner ricevette una telefonata da un impiegato della scuola, che, allarmato, l'avvertiva di aver trovato le porte del laboratorio spalancate e molte sostanze sparpagliate su tutto il pavimento della stanza.
Tutti i campioni erano scomparsi tranne uno che conteneva frammenti di pelle del ventre.
Il giorno seguente la donna chiamò l'ufficio dello sceriffo per avere delucidazioni sull’accaduto.
Le fu risposto in maniera risentita che tutto il materiale era stato spedito a Fort Collins, all'Università del Colorado.
La donna, convinta ad andare in fondo alla vicenda, chiamò immediatamente l'Istituto ma le fu risposto che i campioni non erano mai giunti in quel posto.
A quel punto la Hoeppner rintracciò un amico che lavorava in Università, al dipartimento di patologia, e venne a sapere che i campioni in effetti erano arrivati all’Istituto, ma vennero immediatamente scartati.
La donna non si diede per persa e tornò sul luogo delle mutilazioni per prelevare dagli animali, ormai in avanzato stato di decomposizione, nuovi campioni di pelle.
I contenitori furono ricollocati nel laboratorio della scuola e si ebbe la cura di chiudere porte e finestre.
Il giorno seguente la donna scoprì, amaramente, che i campioni erano stati nuovamente rubati.
4) Tra gli anni 80 e 90 diversi studi sulle mutilazioni sono stati fatti da un ufologo francese di nome Jean Sider, il quale fu spinto ad indagare sul fenomeno in seguito ad una serie di eventi strani successi nel dicembre del 1983.
In particolare rimase insospettito quando alcuni allevatori del Kansas mandarono numerosi animali mutilati nel laboratorio di diagnostica veterinaria di Manhattan.
Si chiese cosa potesse aver spinto un allevatore a mandare un animale mutilato, presumibilmente da predatori, a dei veterinari di stato per delle ricerche. Una parziale risposta venne dallo sceriffo di una delle contee toccate dalle mutilazioni, che disse:
“Non siamo stati in grado di determinare come i genitali e le mammelle di ogni bestia, come pure un feto, fossero stati asportati con un coltello. Non c'era alcuna traccia di sangue al suolo, ed una quantità minima negli animali...Erano stati mutilati come da un rasoio affilato...”.
5) Il 20 Maggio 2000 il proprietario di un ranch nei pressi della cittadina di Cuba, New Mexico (U.S.A.), contattò un ricercatore del N.I.D.S. (National Institute for Discovery Science) per avere qualche spiegazione plausibile in merito ad uno strano caso di mutilazione, avvenuto ai danni di una mucca Charolais di due anni. L’animale presentava delle lacerazioni sul labbro superiore ed aveva alcune ablazioni ad entrambe le orecchie ma era ancora vivo, seppur in condizioni assolutamente non buone. Nei giorni seguenti l’animale fu esaminato dai veterinari che constatarono l’occlusione dei canali uditivi ad opera di insetti, larve e sangue coagulato. La capacità motoria della mucca era notevolmente ridotta ed inoltre l’animale aveva una particolare ipersalivazione.
Gli vennero quindi prelevati alcuni campioni di sangue al fine di poter effettuare delle analisi per evidenziare eventuali malattie, le quali non vennero assolutamente riscontrate eccezion fatta per la Febbre Catarrale Maligna. Considerando però che i sintomi presenti nella mucca non corrispondevano assolutamente a quel tipo di malattia fu escluso che la F.C.M. potesse essere all’origine del malessere dell’animale.
Si passò quindi ad esaminare l’area di terreno in cui fu trovato l’animale per verificare se fosse stato distribuito del diserbante particolare che avesse, in un secondo tempo, influito sulle condizioni cliniche della mucca. Il proprietario del terreno rivelò che aveva fatto utilizzo del defogliante Tebuthiuron, con lo scopo di contrastare la crescita di erbacce. L’analisi di questo diserbante dimostrò la sua bassa tossicità verso gli animali.
I ricercatori quindi incominciarono a formulare qualche ipotesi su come l’autore/i di tale mutilazione potesse aver operato.
Le tre tipologie di intervento pensate furono queste:
-immobilizzazione mediante l’utilizzo della sola forza muscolare,
-immobilizzazione mediante l’utilizzo di un farmaco tranquillante somministrato a distanza con l’ausilio di un adeguato fucile,
-immobilizzazione mediante l’utilizzo di un dispositivo di stordimento non letale.
Accerchiare un animale di grossa taglia ed immobilizzarlo utilizzando la sola forza muscolare avrebbe costituito un’impresa piuttosto ardua, considerando che ci sarebbero volute più persone e che queste avrebbero sicuramente destato l’attenzione di qualcuno nella zona. Perciò quest’ipotesi venne scartata.
Per quanto riguarda la seconda ipotesi, pur esistendo in commercio farmaci per addormentare animali (utilizzati negli zoo per esempio), non fu trovato nella mucca nessuna traccia di somministrazione parenterale perciò si decise di escluderla dal lotto.
L’ultima ipotesi riguardava l’immobilizzazione dell’animale mediante l’utilizzo di un dispositivo di stordimento, ovviamente non letale. Considerando l’avanzamento tecnologico effettuato negli ultimi anni, soprattutto a livello militare, era possibile pensare all’esistenza di tale strumento. Gli unici sistemi conosciuti, però, non portavano ad un’immobilizzazione duratura dell’animale ma, anzi, molto limitata nel tempo, quindi difficilmente applicabile ad una mucca di quella taglia.
Dopo cinque giorni di meticolose cure veterinarie, la mucca venne restituita al proprietario in discrete condizioni di salute, tuttavia, alcuni giorni più tardi, l’animale peggiorò sensibilmente ed il proprietario del ranch decise di sopprimerlo. Nessun esame necroscopico venne purtroppo effettuato e quindi non si poté approfondire il caso.
Come abbiamo visto quindi sono stati effettuati alcuni studi da parte di certi ricercatori, ma non sono state tratte conclusioni definitive degne di nota, un po’ per l’impedimento delle ricerche, come nel caso della dott. Hoeppner, un po’ per l’alone di mistero che avvolge questo tipo di vicende.
POSSIBILI SPIEGAZIONI
Alla luce di tutti questi casi è giunto il momento di provare a formulare alcune ipotesi sulla natura di queste mutilazioni misteriose:
Riti satanici, predatori, fenomeni naturali:
Una spiegazione alle mutilazioni potrebbe arrivare dai culti satanici, ma se la analizziamo ci accorgiamo subito che regge veramente poco.
Infatti in genere il sacrificio nel culto diabolico coinvolge una donna od un bambino.
Il motivo di tutto ciò consiste nel fatto che il satanista, strappando il cuore o il cervello e mangiandoli, acquista le facoltà del sacrificato.
A tal riguardo esiste un'inchiesta condotta in America alcuni anni fa dal giornalista Giorgio Medail, il quale intervistando alcuni cultisti pentiti ha dimostrato come i sacrifici siano essenzialmente umani.
Gli unici culti che prevedono il sacrificio di animali sono il vudù e la teurgia pagana.
Il primo si limita a sacrificare, strozzandoli o sminuzzandoli con coltellacci, animali da cortile, mentre la teurgia prevede il sacrificio di un vitello (il “capro espiatorio”) con annesso un enorme spargimento di sangue, altrimenti il rito non è valido.
Infatti la fuoriuscita del plasma, ritenuto magico, è indispensabile per qualsiasi sortilegio.
In ogni caso oggi sono veramente poche le persone che si affidano al culto neopagano e fra queste solo una minima parte pratica sacrifici.
L’assenza poi di tracce nel terreno e la precisione quasi chirurgica delle incisioni negli organi, credo che escluda categoricamente questa spiegazione.
Ricordiamo poi che in America esiste una ricompensa di 45000 dollari per chi denuncia i responsabili di mutilazioni.
Fino ad ora non è stata provata la colpevolezza di nessuno.
Per quanto riguarda invece l’ipotesi dei Predatori, questa è una spiegazione che va sicuramente presa in considerazione ma anch’essa regge poco ad un'analisi più approfondita.
Se si guardano le foto degli animali mutilati si capisce che non può trattarsi dell'azione di qualche predatore: i tagli sono eseguiti con precisione chirurgica e la carcassa è dissanguata.
I predatori si comportano in maniera differente azzannando la preda e devastandola.
Inoltre in alcuni casi gli esami al microscopio hanno rivelato che i tagli sui tessuti sono stati fatti con qualcosa di molto caldo in quanto i bordi risultavano letteralmente cotti.
Si è quindi ipotizzato che il fenomeno delle MAM potesse essere ricondotto a fenomeni di origine naturale.
Si è parlato perciò di fulmini, fulmini globulari, tornado, o eventi naturali ancora a noi ignoti.
Nessuna di tali ipotesi ha evidenziato una reale fattibilità. Alla luce di questo è ragionevole ritenere l’ipotesi naturale quella con la minore probabilità di essere la responsabile delle mutilazioni animali misteriose.
Come nel caso dei predatori, poi, rimane inspiegabile l’accuratezza delle incisioni, l’asportazione di un organo piuttosto che di un altro e l’assenza di sangue.
Esperimenti governativi/militari:
Un’altra ipotesi riguarda oscuri esperimenti da parte dei governi.
E’ sicuramente più plausibile rispetto alle altre sopra citate, resta però difficile da spiegare il motivo. Perché da quarant'anni i governi porterebbero avanti una così dispendiosa e assurda operazione di sistematica uccisione di capi di bestiame?
Quale sarebbe lo scopo di tale prolungata e macabra operazione?
I mezzi, comunque, per effettuare tali mutilazioni sarebbero in possesso dei vari apparati militari (mi riferisco a laser da campo, farmaci capaci di immobilizzare la preda ecc.). Quindi tecnicamente questa ipotesi potrebbe anche reggere, rimangono da cercare le reali motivazioni alla base di questi atti e comunque rappresenterebbe uno scenario piuttosto inquietante.
Infatti cosa starebbero architettando i governi alle nostre spalle?
Ipotesi extraterrestre:
E' una tesi abbracciata anche dall’ufologo americano, specializzato in abductions, Budd Hopkins e dalla ricercatrice Linda Multon Howe, la quale in merito ha affermato:
“….le mutilazioni avvengono anno dopo anno anche nello stesso pascolo. Credo che ci sia di mezzo qualcosa di genetico, legato al sangue degli animali e degli umani. Forse e' il tentativo di creare qualche razza superiore. Penso che lo scopo delle mutilazioni non sia tanto quello di prelevare l'organo in sé quanto quello di avere a disposizione il DNA contenuto in esso. E' il DNA che cercano, lo estraggono e lo manipolano, forse per creare altre forme di vita dal materiale genetico di questo pianeta. La domanda che dobbiamo porci è, allora, chi fa tutto questo e quando le mutilazioni animali avranno fine?”
Il ragionamento, se vogliamo piuttosto coraggioso, che ha portato la Howe ed altri ricercatori a spingersi verso l’ipotesi extraterrestre si basa principalmente su 3 punti:
-i laser estremamente precisi e le modalità di taglio del tutto nuove sono per la fine degli anni ’60 un fatto inusuale. Il laser era già stato inventato ma non era largamente diffuso,
-continui avvistamenti di U.F.O. nei pressi dei pascoli, con luci strane che evoluiscono nel cielo,
-alcune testimonianze sconcertanti di agricoltori che giurano di aver visto umanoidi nei pressi dei pascoli alle prese con capi di bestiame immobili .
Su questi tre aspetti si basa sostanzialmente questa ipotesi che prevede che una razza aliena abbia operato e stia tuttora operando mutilazioni per scopi, forse, di ricerca.
Il fenomeno delle mutilazioni non è solamente circoscritto agli animali, infatti esistono alcuni sporadici casi in cui sono state rinvenute delle persone mutilate con le medesime caratteristiche degli animali e per forza di cose accostabili alle MAM.
Vediamo un esempio:
L’ufologa brasiliana Encarnacion Zapata Garcia venne a sapere da un suo amico, il dott. Rubens Goes, che quest’ultimo era in possesso di alcune fotografie, date a lui da suo cugino, il tecnico della polizia Rubens Silvestre Marques, inerenti un cadavere umano ritrovato mutilato nei pressi della riserva Guarapiranga in Brasile.
Il corpo era stato trovato il 29 settembre 1988 in una spiaggia, mutilato in diverse zone del corpo.
Una volta visionate le sette istantanee Garcia non ebbe dubbi nell’affermare che le caratteristiche del cadavere ricordavano molto da vicino l’inquietante fenomeno delle mutilazioni animali.
Infatti il corpo si presentava privo di sangue e con dei tagli netti, precisi e cauterizzati, inoltre mancavano alcuni organi interni che probabilmente erano stati estratti da piccole aperture presenti sul cadavere.
La carne e le labbra erano state asportate intorno alla mandibola, gli occhi e le orecchie erano stati rimossi.
Il corpo non presentava né segni di colluttazione né segni dovuti a qualche predatore.
In poche parole quindi il cadavere ritrovato in Brasile aveva tutte le caratteristiche delle classiche mutilazioni misteriose effettuate sul bestiame.
Come se ciò che vi ho raccontato fin qui non bastasse esiste, inoltre, un ulteriore fenomeno che si manifesta in maniera parallela a quello delle mutilazioni animali.
Se per queste abbiamo il ritrovamento di capi di bestiame privi di determinate parti del corpo, per questo ulteriore fenomeno abbiamo animali ritrovati morti completamente dissanguati, con dei fori in corrispondenza del collo e dell’addome e con la totale assenza di rigidità cadaverica.
E’ stata inoltre rilevata la mancanza dei miasmi da decomposizione.
Gli animali, insomma, più che mutilati sembrerebbero, passatemi il termine, “vampirizzati”.
Questo tipo di aggressione sarebbe opera del famigerato “Chupacabras”, succhia-capra, un presunto animale molto somigliante al “classico alieno grigio” segnalato principalmente nel sud America (Brasile, Cile, Argentina ecc.) a partire dal 1995.
Le sue caratteristiche principali sono quelle di avere la testa a pera con enormi occhi rossi, gli arti superiori ed inferiori con tre dita e terminanti con unghie ad artiglio, una bocca con canini prominenti e il pelo color rame. E’ stato e sarebbe responsabile dell’uccisione di centinaia di polli, capre e suini.
In verità, secondo il ricercatore Jaime Ferrer esisterebbero 35 specie differenti di “Chupacabras” che variano da un altezza di 10-15cm fino ad arrivare a due metri e mezzo.
Sono state, anche in questo caso, formulate diverse ipotesi su cosa possa essere questa creatura e da dove possa provenire.
Andiamo ad analizzarle brevemente partendo dalla più convenzionale per arrivare alle più “esotiche”:
Predatore:
Come nel caso delle mutilazioni c’è chi pensa che il famigerato “Chupacabras” altro non sia che un semplice animale selvatico che vaga di notte azzannando le sue prede.
Esperimento genetico:
Questa ipotesi prevede l’esistenza di una cavia da laboratorio, un vero e proprio esperimento genetico, fuggita da qualche istituto.
L’essere sarebbe, quindi, libero di vagare alla ricerca del cibo e privo di qualsiasi controllo.
Essere intraterrestre:
Il Chupacabras potrebbe essere un “abitante del sottosuolo”.
E’ stata formulata questa ipotesi perché l’animale in questione sarebbe stato visto entrare in caverne e cavità nella roccia nei pressi di zone montuose.
Essere interdimensionale:
Nelle tradizioni del sud-america esistono leggende di esseri demoniaci evocati in rituali magici.
I fautori dell’ipotesi interdimensionale sostengono che durante uno, o più, di questi rituali potrebbe essersi materializzata questa creatura proveniente da altre dimensioni ed essere rimasta definitivamente nella nostra.
Essere extraterrestre:
Esiste una correlazione tra il “Chupacabras” ed alcuni avvistamenti di UFO.
Questo ha spinto alcuni ricercatori ad ipotizzare una sua provenienza extraterrestre.
Qualcuno ha addirittura azzardato che si tratterebbe di un robot biologico creato con l’obiettivo di raccogliere sangue dagli animali terrestri.
Ciclicamente arrivano notizie di persone che avrebbero fotografato ed addirittura catturato il famelico essere.
Spesso si tratta di bufale veicolate in internet mentre altre volte, effettivamente, c’è qualcosa di misterioso.
Nel 2002, per esempio, alcuni ragazzini catturarono in Cile un essere di 7 cm completamente mummificato, che ricordava in miniatura le fattezze del “Chupacabras”.
Allo strano animaletto fu dato il nome di “Toy”.
Nel 2003 due esponenti del C.I.O. (organizzazione ufologica cilena) dissero che in seguito ad alcune ricerche si arrivò a stabilire che, con molta probabilità, “Toy” doveva essere un feto abortito di un cane.
In effetti la comparazione fra la foto di “Toy” e quella di un feto di un cane si somigliano molto.
Chiaramente qualche dubbio rimane.
Sempre nel 2003 nei pressi di Firenze sarebbe stato catturato, dalle autorità militari, uno strano animale bipede dal pelo irto sulla schiena.
In quel periodo nella zona vi furono diverse denunce effettuate da alcuni pastori che si erano visti uccidere i loro capi di bestiame da un essere misterioso.
Due testimoni videro la strana creatura attraversare una strada di campagna mentre si stavano dirigendo nei pressi di una località in provincia di Firenze.
CONCLUSIONI
Riassumendo quindi i concetti fondamentali di questa ricerca abbiamo potuto vedere che la situazione per quanto riguarda le MAM è piuttosto complessa e ricca di aspetti paralleli altrettanto angoscianti.
Dal 1967 ad oggi questo fenomeno continua ininterrottamente, sempre con le stesse modalità e sempre senza un’apparente spiegazione logica dei motivi e dell’identità degli esecutori di tali mutilazioni.
E’ un fenomeno globale, infatti ha toccato diversi paesi nel mondo come U.S.A, Inghilterra, Francia ed anche l’Italia.
Abbiamo visto che tutte le ipotesi di lavoro possono essere convogliate in 3 settori principali:
- Riti satanici, predatori, fenomeni naturali
- Esperimenti governativi/militari
- Ipotesi extraterrestre.
La prima categoria è forse quella meno plausibile mentre le altre due hanno delle basi più solide che, una volta, sviluppate potrebbero portare sulla strada giusta.
L’enigma comunque rimane, siano alieni che usano il nostro bestiame come cavie da laboratorio o siano governi che stanno tramando un progetto occulto alle nostre spalle, per ora non ci è dato sapere il motivo di queste mutilazioni animali.
Il mistero persiste e continua tuttora ininterrottamente.
La ricerca però avanza, anche se con fatica, con la speranza che si riesca finalmente a fare un po’ di luce su questo inquietante fenomeno.
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Le notizie e gli studi di questa ricerca sono stati tratti dalle seguenti fonti:
-“U.F.O. VISITATORI DA ALTROVE” di Roberto Pinotti. Editore Bompiani;
-www.members.tripod.com/ ufocun/~mutilaz.txt (La Rete del C.U.N.);
-www.ecn.org/cunfi/mam.htm (sito del C.U.N. Firenze);
-CD ROM “DOSSIER UFO” (Peruzzo Informatica in collaborazione con Alfredo Lissoni).
-UFO Notiziario n°20-21 (Maggio/Giugno 2001).
-UFO Notiziario n°46 (Agosto-Settembre 2003).
-Stargate Magazine n°13 (Settembre 2003).
-UFO Notiziario n°53 (Ottobre/Novembre 2004).
-DNA Magazine n°1 (Novembre 2004).
-Area 51 n°1 (Ottobre 2005).
-UFO Notiziario n°59 (Ottobre/Novembre 2005).
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