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sabato 24 marzo 2012

Film e mistero - BATTLESHIP


Una razza di alieni, i Regents, giunge sulla Terra per sfruttare una fonte energetica nascosta sotto l'oceano. Dovranno affrontare una flotta di navi terrestri, in una battaglia epica raccontata da entrambi i punti di vista.
Gli UFO sottomarini sono denominati USO e stati avvistati più volte nei mari.


Gli uso, gli ufo sottomarini

 

Il termine U.S.O sigla che in inglese significa Unidentified Submerged Object o Unidentified Submarine Object, in italiano O.S.N.I oggetto sottomarino o sommerso, non identificato indica un'altra tipologia di UFO.
Gli U.S.O sono descritti come velivoli composti di materiale metallico a forma discoidale, sigariforme o sferica o semplicemente sono descritti come luci, avvistati in mare aperto nelle vicinanze di imbarcazioni dai piloti di aerei o elicotteri, da bagnanti.
Testimoni affermano di aver visto veicoli sconosciuti uscire (splash-up) o entrare nell'acqua(splashdown) e sparire nel cielo, altri testimoni affermano di aver visto sotto il pelo dell'acqua un U.S.O., altri testimoni invece affermano di aver assistito alla formazione di colonne d'acqua alte fino a 300 metri in presenza di mare calmo.
Le dimensioni degli Uso sono svariate e talvolta sono descritti come oggetti di dimensioni notevoli che effettuano manovre a ziz_zag, o comunque impossibili da realizzare da parte dei mezzi conosciuti, non emettono alcun suono e non provocanoonde nell'acqua al loro passaggio talvolta a velocità elevate.
Gli avvistamenti di Uso sono meno frequenti di quelle di Ufo ma non per questo di minore importanza nel campo dell'ufologia che si occupa anche di questi fenomeni con un altro nome: Usologia.
Il 24 novembre 1972 vi è il primo avvistamento di un oggetto sottomarino non identificato identificato da una flotta norvegese nel fiordo di Sogne che fu denominato U.S.O. termine che è giunto fino ai giorni nostri.
Talvolta gli Uso sono stati avvistati anche in laghi e fiumi.
Nel 1978 In Italia nel mare Adriatico vi furono numerosi avvistamenti di Uso.

Cosa possono essere gli Uso?

Gli Uso potrebbero essere veicoli o prototipi di origine militare oppure potrebbero essere di origine aliena, extraterrestre.


Gli Uso potrebbero essere semplicemente dei Sottomarini scambiati da persone insesperte per qualcosa di anomalo?

 

Approfondimenti:

Nell'oceano un fenomeno di formazione di bolle d'aria o di gas che risalgono in superficie è un fenomeno abbastanza comune e potrebbe essere la causa di alcuni avvistamenti definiti di Uso.

Una bolla di metano può affondare una nave

Le sue dimensioni devono essere confrontabili con quelle dello scafo
29.10.2003 fonte scienze.it

Una singola bolla di gas è in grado di provocare l'affondamento di una nave?
Secondo un'analisi teorica e sperimentale effettuata da ricercatori della Monash University in Australia, la risposta è affermativa.
Il fondo dell'oceano contiene grandi quantità di idrati di gas metano, cristalli di metano "ghiacciato" circondati da gabbie di molecole d'acqua. Se disturbati, questi idrati possono risalire in superficie sotto forma di bolle di gas, alcune delle quali possono raggiungere dimensioni considerevoli.
Nel Mare del Nord, fra la Gran Bretagna e l'Europa continentale, esistono abbondanti quantità di idrati di metano. In un sito eruttivo di grandi dimensioni noto come Witches Hole (il Buco delle Streghe), al largo della costa di Aberdeen, un'indagine con il sonar ha recentemente scoperto la presenza di un vascello affondato. La causa del naufragio, fino a ora, non era stata determinata. In passato, tuttavia, esperimenti molto semplici avevano mostrato che molte bolle piccole che salgono in superficie sono in grado di affondare un cilindro d'acqua (e probabilmente una nave) provocando un calo di spinta idrostatica.
Ora David May e Joseph Monaghan hanno dimostrato che lo stesso effetto può essere causato anche da una sola bolla molto grande. I ricercatori hanno studiato il problema con un semplice modello bidimensionale. Dopo aver intrappolato acqua fra due pannelli di vetro verticali e aver immesso singole bolle di gas dal fondo, gli scienziati hanno usato una videocamera per osservare l'effetto di una bolla molto grande su un piccolo pezzo di acrilico a forma di carena. Come prevedevano diverse simulazioni teoriche, l'esperimento ha mostrato che la bolla è in grado di affondare la nave se il suo raggio è confrontabile o maggiore delle dimensioni dello scafo. L'affondamento è dovuto al rapido movimento dell'acqua e ai vortici causati dalla bolla. L'analisi è stata presentata in un articolo pubblicato sul numero di settembre 2003 della rivista "American Journal of Physics".





Gli UFO ora si tuffano nel mare di Genova
Pubblicato da Angelus - Scritto da Angelus   
   28/11/2011


Ufoitalia riceve due testimonianze relative a un avvistamento nel cielo di Genova. Il signor E.D. scrive: «Spettabile Ufoitalia. È il 10 novembre 2005. Mezzanotte è passata da 10 minuti. Guardando una bellissima luna da Genova, direzione Savona, ho osservato in cielo, molto in alto, una sorta di mongolfiera. L’oggetto volante era immobile in aria e sembrava emanare fuoco. A un certo punto è sceso fino a scomparire verso il mare. Il fenomeno è durato circa 10 minuti».
Lo stesso fenomeno aereo è segnalato dai coniugi M. e N. G.: «Gentili studiosi, poco dopo la mezzanotte mia moglie e io abbiamo assistito a un evento veramente strano. Stavamo ammirando riflessi di luce nel mare, quando abbiamo visto un presunto Ufo in alto nel cielo. L’oggetto volante non identificato aveva la forma di un’ellissi: era un ‘sigaro volante’, come quelli che appaiono in tantissimi siti dedicati al fenomeno Ufo. Mia moglie N. è corsa a citofonare a dei nostri amici da cui avevamo cenato e si è fatta dare un binocolo. Osservato nei particolari, l’oggetto era ancora più sorprendente. Sul fianco che si vedeva aveva quattro oblò ed emetteva uno sbuffo di fumo da un’estremità, che però non era carburante perché continuava a rimanere fermo. Sembrava fatto di luce solida e si vedeva un’ombra nera tutt’intorno al suo scafo, come se l’oggetto fosse in realtà ancora più grande, ma luminoso solo nella parte centrale oppure come se fosse circondato da un anello scuro. Mia moglie l’ha osservato dopo di me e ha avuto la stessa impressione. Ha detto che non riusciva a capire se si trattasse di un ‘sigaro’ all’interno di un disco scuro o di un oggetto luminoso con un anello tutt’intorno. Improvvisamente l’Ufo si è messo a vibrare e il disco scuro ha cominciato a mandare lampi rossi. Poi l’oggetto ha cominciato a scendere verso il mare. Nell’acqua non si vedeva il suo riflesso, ma forse solo per la posizione da cui lo osservavamo. Prima di raggiungere la superficie del mare, si è spento e l’ho perso di vista. Ho scrutato dappertutto con il binocolo, ma niente: era proprio sparito nel nulla».
Fonte: Libero Magazine





Scoperto UFO in fondo al mare?

 UFO sonar mare
Ai giornali piace spesso pubblicare titoli che possano attirare l'attenzione di noi curiosi, e un titolo come "UFO scoperto sul fondo del mare?" leggibile su LiveScience svolge bene il suo compito. A separare la leggenda metropolitana dalla realtà non è soltanto il "buon nome" del sito che riporta la notizia, ma anche Peter Lindberg, famoso per i suoi recuperi di relitti dal fondo marino.

Lindberg e il suo team hanno scoperto sul fondale del Golfo di Bothnia (tra Finlandia e Svezia) un oggetto circolare del diametro di circa 20 metri, posizionato a quasi 100 metri di profondità, descritto così dal suo scopritore: "Un grande disco, di circa 60 piedi di diametro. Si vedono un mucchio di cose strane facendo questo lavoro, ma durante i miei 18 anni di professione non ho mai visto nulla di simile. La forma è completamente rotonda".

E' difficile, come capita ogni volta, farsi una chiara opinione su quanto pubblicato dai tabloid svedesi e dalle centinaia di siti a tema ufologico, ma ad aggiungersi al mistero sulla natura di questo oggetto ci sono altri due elementi: il primo è la scansione sonar del "disco", visibile nel video reso pubblico da Lindberg, una scansione che effettivamente mostra qualcosa di circolare, ma non contribuisce affatto a chiarirne l'origine.
Il secondo, invece, è rappresentato da una serie di segni nell'ambiente marino attorno all'oggetto che suggerirebbero che l'oggetto si sia spostato sul fondale per raggiungere la posizione in cui il team l'ha ritrovato.

Le ipotesi che sono nate sono le solite: formazione rocciosa di origine naturale, oggetto realizzato dall'uomo caduto per qualche motivo in mare e ora non più riconoscibile dalle sole immagini sonar, e ovviamente Oggetto Volante non Identificato, la spiegazione forse più affascinante ma anche la meno dimostrabile.

Iniziamo con il chiarire che la risoluzione del sonar utilizzato da Lindberg non ha una risoluzione tale da poter dire con certezza che l'oggetto del mistero abbia una forma perfettamente circolare. Secondo Lindberg, potrebbe trattarsi di una nuova Stonehenge, ma ora come ora non c'è alcun elemento che possa indirizzarci in una o l'altra direzione.

Non si può escludere affatto, quindi, che si tratti di una bizzarra formazione rocciosa che ha tratto in inganno il sonar di Lindberg. In assenza di prove, prenderei questa ipotesi come la più probabile, anche se non abbiamo ancora alcun dato in grado di sostenere o smentire questo scenario.

Il problema è che Lindberg non pare interessato ad approfondire la questione per ovvie ragioni economiche. "Non è nella nostra sfera d'interesse raggiungere questo oggetto, dato che potrebbe trattarsi di nulla per il quale varrebbe la pena di spendere soldi per dare un'occhiata, neppure se si trattasse di una nuova Stonehenge" spiega Lindberg.

Il recupero di relitti è un affare decisamente costoso, e che richiede mesi e mesi di attività: se l'oggetto dovesse essere realmente un pezzo di ingegneria aliena, credo che chiunque si assumerebbe il rischio di recuperarlo; ma se si trattasse di una formazione rocciosa, lo spreco di tempo e di denaro potrebbe essere sufficiente a far chiudere baracca e burattini a chiunque.




 


 Numerosi avvistamenti UFO in MARE
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Inserito il 5 luglio 2005 da Roswell in Avvistamenti

PORTO SAN GIORGIO – Luci anomale in mare, strani globi luminosi che appaiono improvvisamente: sono solo alcune delle tante segnalazioni arrivate al Centro Ufologico Nazionale. Quello che sorprende di più è però che gran parte di questi avvistamenti arrivano proprio dalla costa di Porto San Giorgio. A fare il punto della situazione è Fabiana Fiatti, coordinatrice per la regione Marche dell’importante centro italiano di studi sugli UFO. “Ricevo tantissime segnalazioni. In merito alla zona specifica sangiorgese stanno arrivando tantissime telefonate di avvistamenti in mare”. Si tratta soprattutto di bagliori e dei più conosciuti globi luminosi.

Strane luci che vengono scoperte da pescatori o comuni cittadini spesso al crepuscolo o nella notte. “Il nostro compito è quello di verificare la veridicità di queste telefonate. Molti di questi ‘lampi’ misteriosi sono stati avvistati nello specchio d’acqua sangiorgese.

Essendo lo sfondo dell’acqua scuro e trattandosi di fatti avvenuti spesso di notte è difficile che possa trattarsi di qualche riflesso. A poco distanza da qui, a San Benedetto, dei pescatori hanno visto schizzare fuori dal mare uno stranissimo oggetto che poi è volato via”. In molti casi si può trovare dietro a questi fenomeni una spiegazione scientifica. Potrebbe trattarsi ad esempio di fuoriuscita di gas dal terreno che si incendiano e danno origine a luci, o addirittura di forze elettriche che si accumulano nell’atmosfera. Solo in una piccola percentuale di casi, quelli cioè presi in considerazione del ente di studio degli UFO, le comuni teorie non reggono, lasciando un enorme punto interrogativo. Quello che la Fiatti vuole far capire è che lo studio degli Ufo è un mestiere difficile da prendere seriamente. “Molte volte questo tema rischia di essere spettacolarizzato. Per questo garantiamo il massimo riserbo alla gente che ci contatta. In molti restano in silenzio per la paura di essere considerati matti”. Tornando ai casi sangiorgesi gli ultimi avvistamenti risalgono a poche settimane fa fa e di sicuro non saranno gli ultimi. Il fermano è tra le zone delle Marche, insieme al pescarese, con il maggior numero di avvistamenti di UFO o di oggetti non identificati. “Nei comuni dell’interno sono a conoscenza – rivela la responsabile regionale – anche di alcuni casi di rapimento da parte di alieni, ma non posso dire di più”. Tra l’elenco delle città con un maggior numero di segnalazioni c’è proprio Porto San Giorgio. Oggetti volanti non identificati che saranno al centro di un convegno domani, nella sala municipale di Falerone. Relatore sarà il presidente del Centro Ufologico Nazionale Roberto Pinotti che presenterà il suo libro all’interno del quale vengono elencati tutti gli avvistamenti


Modificato da THOR63 - 24/8/2011, 17:55





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