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martedì 17 gennaio 2012

Naufragio Costa Concordia : un Titanic 2 ? PARTE TERZA


La Costa Concordia come il Tiatinic : 1912 - 2012




Perchè il Californian non ha risposto alla richiesta di aiuto del Titanic, dato che era vicina alla nave in pericolo? 


RMS Californian
La Californian



Ecco spiegato il motivo.

La nave Californian, la notte del 14 aprile 1912, era l'imbarcazione più vicina al Titanic. Quando poco prima delle 23 i marconisti di quest'ultimo erano impegnati ad inviare messaggi personali dei passeggeri di Prima classe "a terra", s'introdusse disturbandoli il telegrafista del Californian. Egli voleva avvertire il Titanic del pericolo iceberg, in quanto vedeva dalla sua nave bachi di ghiaccio spostarsi in tutte le direzioni; pertanto il Californian si fermò, decidendo di ripartire all'alba. Non ricevendo risposta dal marconista del Titanic, provava e riprovava ad avvertirli del pericolo. Ma il risultato fu un altro aspetto della domanda "di chi è la colpa?" che coinvolge la catastrofe.

Infatti il telegrafista del Titanic, infastidito dalle continue intromissioni da parte le Californian, decise una volta per tutte di rispondergli: gli disse infatti (all'incirca) di non disturbarlo perché era occupato, e forse gli può essere anche scappato un'affermazione sul tipo: "vai al diavolo!".

Così, il marconista del Californian, non volendo più avere a che fare con un tipo così poco serio ed irriconoscente (in fondo lo avvertiva del pericolo ghiaccio!), decise di chiudere i contatti elettrici del proprio telegrafo e di andare a dormire.

Quando il Titanic urtò contro l'iceberg, gli ufficiali ordinarono ai telegrafisti di inviare messaggi di soccorso (CQD e il nuovo SOS), mentre loro si sarebbero occupati di lanciare razzi luminosi per identificare la propria posizione, nel caso qualche nave fosse vicina a loro per poterli soccorrere.

Una nave molto vicina c'era, ed era proprio il Californian, che (come è spiegato nel paragrafo "14 aprile, Domenica" nell'orario 00:15 in questa sezione) aveva interpretato i razzi come segni di festa. Perciò non si preoccuparono affatto del pericolo cui era andato incontro il transatlantico: anche perché avendo chiuso i contatti telegrafici non poterono ricevere la loro richiesta di aiuto.

Dopo la catastrofe, vari sistemi di sicurezza vennero resi obbligatori, tra i quali (oltre al numero di scialuppe giuste per la portata di passeggeri) anche l'ascolto della radio 24 ore su 24.


 
Misteri risolti

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Roberto Giacobbo a Voyager racconta la storia del Titanic. Fu davvero un iceberg a causarne l'affondamento? Forse no. 
I sopravvissuti ed il capitano della Californian che si trovava a 31 km dalla sciagura affermarono di avere avvistato le luci di un'altra nave mai identificata.






Il capitano Stanley Lord della Californian asserì fino alla sua morte che quella notte era presente un'altra imbarcazione tra loro ed il Titanic ma non si è mai saputo quale fosse.

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