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lunedì 5 aprile 2010
Remote viewing (visione a distanza)
La fine degli anni '60 e i primi anni '70 furono la finestra in cui l'occulto e i fenomeni psichici cominciarono ad affacciarsi negli USA. Ilmondo della parapsicologia iniziò a riorganizzarsi in maniera più scientifica. La parapsicologia è suddivisa in vari grandi campi. Uno di essi, ad esempio, è la psicocinesi, ossia la capacità mentale di interagire con oggetti inanimati (e a volte anche animati). Un altro è quello chiamato NDE, dall'inglese "Near Death Experiences", ovvero le esperienze testimoniate da persone risvegliatesi dal coma, avute nei momenti in cui si trovavano ad un passo dalla morte. Uno dei maggiori e più noti campi della parapsicologia, a sua volta poi suddiviso ulteriormente, è quello noto come ESP, dall'inglese "ExtraSensory Perceptions", che riguarda in generale ogni informazione ottenuta al di fuori dei cinque sensi conosciuti. Tra i fenomeni ESP uno dei più interessanti e misteriosi è quello della "Remote Viewing" (RV), che al momento vive una curiosa posizione a metà tra il mistero che ancora avvolge i suoi primordi legati ad un segretissimo progetto della CIA negli anni della Guerra Fredda, e la conoscenza (e a volte addirittura commercializzzazione) pubblica data dalle testimonianze che si sono avute nel tempo da ex-agenti che parteciparono a tale progetto. Tutte le verità sulla Remote Viewing ci sono ancora parzialmente celate, ma quanto noto evidenzia un fenomeno di importanza e potenzialità incredibili.
Cos'è la Remote Viewing?
Nell'ultimo periodo della nostra storia abbiamo scartato senza pensare, o spesso sapere, alcune tra le nostre più importanti abilità. Oggi sappiamo vedere solo con gli occhi, ignorando la nostra mente e le nostre sensazioni, non curando i nostri istinti e credendo solo ciò che i limitati sensi fisici ci permettono di vedere. Così molte cose ci passano via spesso senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
La capacità di vedere cose distanti nel tempo e nello spazio è solo una di queste potenzialità. La Remote Viewing può iniziare a risvegliare queste abilità dormienti che ciascuno di noi possiede. Ma come funziona la Remote Viewing? Immaginate di poter raccontare cosa sta succedendo a distanza, o di essere capaci di descrivere intimamente ogni evento del passato dalla comodità di casa vostra, usando solo la vostra mente. Le tecniche di insegnamento dell'RV si basano sull'idea che nessuno può insegnare a qualcuno ad essere 'psichico', ma che tuttavia si può insegnare ed allenare qualcuno ad 'espandere i parametri' delle proprie percezioni. L'obiettivo è quello di trasferire le informazioni dal subconscio del 'viewer' alla sua coscienza sveglia, dove possono poi essere decodificate in una forma che il 'viewer' può comprendere ed esprimere chiaramente. Ci sono due scuole di pensiero sulla Remote Viewing. Una dice che non funziona, l'altra che funziona sempre. La verità, come spesso avviene, sta più o meno nel mezzo, con una forte maggiore vicinanza alla versione più positiva. Ci vogliono pazienza e lunga pratica ma alla fine i 'viewers' più esperti arrivano anche ad una percentuale di successi nelle loro sessioni che sfiora il 100%, spesso incredibilmente accurate e senza errori.
Anche un principiante', però, può restare sorpreso dal successo di alcune sue
sessioni. Una delle cose migliori della Remote Viewing è che virtualmente chiunque può impararlo. Come per studiare un'arte o uno strumento, imparare uno sport, ecc, praticamente ciascuno di noi ha la capacità di acquisire la tecnica e metterla in pratica. Molti non credono a questo. Spesso si sentono persone dire che non sono in grado di imparare a suonare il pianoforte, o di 'tracciare una linea dritta', (o di fare Remote Viewing), perchè non ne hanno il talento. Ma in realtà si tratta per lo più solo di mancanza di tempo, motivazioni od energie da dedicare all'apprendimento dei principi basilari ed al metterli in pratica abbastanza da diventare profiqui. Il punto fondamentale è che, al di là dell'esistenza spesso di una sorta di ostacoli fisici o mentali che ci rendono prevenuti, in realtà chiunque è potenzialmente in grado, ad esempio, di imparare a suonare il pianoforte con la competenza di un concertista. Servono solo desiderio, tempo, impegno, un buon insegnante e la convinzione di poterlo fare.
Per la Remote Viewing è lo stesso. Ma come fanno ad arrivare le informazioni che rendono efficace una sessione di Remote Viewing? Vengono ricevute da quello che comunemente molti 'viewers' chiamano "the Matrix". "The Matrix" è un campo di pure informazioni, non energia. E' dietro ogni processo energetico e i normali strumenti non possono rilevarlo. E' nel reame dell'etere mitico, che i fisici sanno esistere ma non riescono a rilevare sperimentalmente. E' la conoscenza universale, collegata in piccola percentuale ad ognuna delle singole conoscenze individuali delle persone. Non ha nulla a che vedere col famoso film a cui verrebbe da pensare leggendo "Matrix" ma, usando il film come paragone, è il pensiero universale (nel film il supercomputer totale) che interagisce con il pensiero individuale (nel film i sensori di imput/output di ogni singolo computer, ossia il cervello). La coscienza originale ha un incalcolabile numero di connessioni al pensiero generale (supercomputer). Ognuna di queste connessioni è progettata per una determinata percentuale del tempo della Vita (intesa come la Vita in generale, non quella del singolo). Ogni connessione è legata ad uno specifico personaggio che vive l'esperienza di una singola vita, circondato da altre particolari entità, tutte contenute nel loro insieme nell'illusorio spazio/tempo chiamato "Realtà". Ma ogni singolo soggetto è in grado di entrare in contatto, tramite la propria connessione, con il pensiero generale, che contiene ogni dato di ogni singolo luogo ed esistenza, in ogni tempo. L'atto di usare queste tecniche e di descrivere ogni cosa, in qualunque
momento, e qualsiasi persona o situazione, è chiamata appunto "Remote Viewing". La parola "viewing" non è in realtà la migliore descrizione del processo perchè i Remote Viewers non solo prendono immagini ma possono anche percepire odori, sapori, suoni, e tutti gli altri sensi, così come anche dati emotivi e concettuali. Convenzionalmente, comunque, la persona che fa un'esperienza simile è chiamata appunto "remote viewer". Egli (o ella) spesso lavora con un monitor, che è la persona che lo guida verso ciò che deve vedere. La persona che decide cosa il viewer andrà a visitare è detta "tasker". Ciò che il viewer dovrà descrivere è chiamato "target", oppure obiettivo. Uno degli aspetti fondamentali dell'intero processo è il fatto che il viewer è, come si dice, "cieco", ossia non ha alcuna idea o conoscenza del luogo dove sta per andare. Potrebbe essere qualsiasi cosa, ovunque ed in qualsiasi momento. Ciononostante, essi sono in grado di descrivere nel dettaglio tutti gli aspetti del target.
La storia segreta della Remote Viewing federale.
Nel 1950 la Russia sperimentò con successo la sua prima testata atomica. Iniziava così la Guerra Fredda. La tensione tra Est ed Ovest crebbe, col risultato della ben nota corsa al riarmo. Gli scienziati americani vennero spinti a cercare di incrementare l'arsenale bellico statunitense in ogni modo e con ogni scoperta possibili (si dice che a tale scopo vennero assoldati perfino ex scienziati nazisti). Nel 1970, al culmine della guerra fredda e sotto la crescente minaccia di una dominazione sovietica, le autrici americane Sheila Ostrander e Lynn Schroeder pubblicarono un libro intitolato "scoperte psichiche dietro la cortina di ferro". Con esso documentarono come i sovietici avessero reclutato chiaroveggenti, psichici, psicocinetici, telepati e bambini prodigio per lavorare nel mondo dello spionaggio e del controspionaggio e dei sistemi di sicurezza ad essi correlati. Il libro attirò l'attenzione dell'apparato militare statunitense al punto che nel 1972 il dipartimento della difesa produsse un documento chiamato "controllo dei comportamenti offensivi URSS". Il documento confermava il forte impulso sovietico alla ricerca ed all'applicazione di capacità di comunicazione telepatica e telecinetica, aggiungendo come tali capacità fossero ampiamente studiate ed utilizzate dall'esercito sovietico e dal KGB. Il documento osservava inoltre come "le conoscenze sovietiche in questo campo sono sensibilmente superiori a quelle occidentali". Si temeva che usare intelligenze 'asimmetriche' come lo spionaggio psichico potesse dare ai Russi un grande vantaggio nel campo dello spionaggio. La Russia era decisamente più aperta al mondo dell'ignoto, verso cui gli USA erano più restii e possedevano ancora ben poche conoscenze, tanto da demonizzare le ultime mosse sovietiche arrivando ad attribuire loro capacità ben oltre la realtà ed a temerle seriamente. La DIA arrivò a credere che essi fossero in grado di scoprire moltissimo riguardo truppe e navi americane, analizzare documenti top-secret, leggere i pensieri delle più alte cariche militari americane, compiere assassini psichici e addirittura rendere inoffensivi satelliti e navette spaziali. In questo preoccupato clima il Pentagono decise di avviare il proprio programma di spionaggio psichico, guidato dall' INSCOM, il comando di intelligence e sicurezza dell'esercito americano. Trovare la persona adatta a guidare un progetto per una tale nuova frontiera non fu impresa facile. Alla fine l'uomo scelto fu Hal Puthoff, un rispettato ingegnere che lavorava allo Stanford Research Institute e che aveva le caratteristiche che si credevano necessarie per reggere il progetto, avendo egli già lavorato in passato sia per l'Intelligence della Marina che per la National Security Agency. In realtà la scelta di Puthoff non fu casuale. Il progetto, quando venne ufficialmente avviato dall'INSCOM, era in realtà stato solo rilevato da un progetto sperimentale della CIA di qualche anno prima, gestito per l'appunto da Puthoff. Inizialmente egli aveva fatto per conto della CIA una serie di esperimenti di Remote Viewing assieme ad un famoso e molto dotato esper dei primi anni '70, Ingo Swann. Era stato Swann, in precedenza, a chiamare per primo la propria abilità di vedere a distanza appunto 'Remote Viewing' ed a compierci personalmente serie prove
sperimentali con l'ASPR (American Society for Physical Reserch) di New York. Puthoff e Swann lavorarono assieme nel 1972 e il risultato dei test condotti fu sorprendente. Puthoff, fornito di un particolareggiato atlante, forniva a Swann unicamente le coordinate di un qualsiasi posto. Swann riusciva a visualizzarlo e descriverlo minuziosamente, fino ai più piccoli particolari, con una precisione che rasentava il 100%. Gli incredibili risultati dell'esperimento fecero dare alla CIA il via al primo embrione di progetto, chiamato inizialmente SCANATE (SCANning by coordinATE). Lo Scanate continuò fino al 1976, anno in cui, appunto, fu rilevato (ufficialmente 'avviato') dall'INSCOM, e chiamato "progetto Grillframe". Lavorando fuori da Fort Meade (Maryland) Puthoff iniziò a reclutare un team di "remote viewers" composto da personale militare che venne addestrato ad utilizzare le tecniche di Remote Viewing sviluppate a Stanford. Questi formarono un reparto proprio, il distaccamento 'G' (dall'iniziale del nome dato al progetto, appunto progetto 'Grillframe'). Usava un modello a 'target-response', similabile agli esperimenti condotti con Swann. Il viewer, chiamato anche 'receiver', si sedeva in una stanza di un palazzo a Fort Meade. Veniva assistito da un monitor. Veniva selezionato un target, ad esempio un laboratorio di armi chimiche in Libia. Al receiver venivano lasciati 15 minuti per visualizzare il target. Poi, con l'aiuto del monitor, doveva farne uno schizzo. In seguito descrizioni e disegni venivano sottoposti ad ulteriori analisi.
Uno degli studi più completi sui Remote Viewers venne svolto presso l' SRI International alla Stanford University di Palo Alto, California. Jessica Utts, professoressa all'Università della California, fu selezionata per analizzare i dati raccolti dal progetto Stargate (nuovo nome dato nel frattempo al progetto Grillframe). La Utts rilasciò in seguito delle dichiarazioni sul suo ruolo svolto per la ricerca dell' SRI. La Utts dichiarò come in seguito il progetto tornò nelle mani della CIA e come, per questo, moltissimi dossier rimasero segreti. In altra intervista, inoltre, la Utts raccontò di essere stata selezionata durante suoi personali studi di parapsicologia e di essersi sempre approcciata al progetto da un punto di vista strettamente scientifico, senza porsi in visioni di tipo 'magico' o religioso o altro. Secondo la Utts, dal punto di vista scientifico, la quantità di dati attendibili e positivi dava una tale percentuale di riuscita delle sessioni di Remote Viewing, perfino più alta di ogni aspettativa, da non avere spiegazioni.
In merito all'ufficiale abbandono del progetto, a metà degli anni 90, la Utts spiegò che, a suo parere, una volta finita la guerra fredda non se ne aveva più bisogno e che, inoltre, tutto diveniva sempre più scientifico e non era evidentemente gradito mantenere un progetto ai cui risultati non si riusciva a dare alcuna spiegazione scientifica. Secondo la Utts, molti del progetto rimasero a lavorare per l'SRI in altri settori, o tornarono alle loro occupazioni precedenti per le agenzie da cui erano stati reclutati (DIA, Esercito, CIA, ecc). Alcuni abbandonarono il campo, dedicandosi a tutt'altri lavori. Qualcuno decise in seguito di utilizzare quanto appresto con il progetto per insegnare ad altri a fare Remote Viewing, tanto che al giorno d'oggi in America ne esistono varie scuole ufficiali. Qualcuno inoltre ha invece avuto l'encomiabile idea di utilizzare questa sua capacità sviluppata col progetto per aiutare il prossimo, dedicandosi alla ricerca di persone scomparse e altro ancora.
Il programma Stargate fu ufficialmente abbandonato nel 1995. Insorse il problema della fuga di notizie che avrebbe potuto mettere il governo in una posizione 'imbarazzante'. Così, la CIA rilasciò un documento chiamato "the AIR report" che dichiarava come in effetti erano stati compiuti studi sul fenomeno ma venivano abbandonati in quanto i risultati erano lontani dall'essere validi o soddisfacenti. Era stata una prospettiva allettante quella di poter avere delle spie che potevano andare ovunque senza spostarsi dalla sede e quindi senza possibilità nè di rischi nè di lasciare impronte o tracce del loro passaggio, per cui era stato fatto un tentativo. Gli anni di studi però avevano mostrato l'inutilità del progetto. Questa la versione ufficiale. Anche la Utts dovette ufficilamente affermare che, secondo le statistiche, i dati raccolti erano molto lontani dalle aspettative, dando all'accuratezza dei risultati dei viewers e alla riuscita di una sessione di Remote Viewing non più del 15% delle volte. In realtà però molte testimonianze hanno poi mostrato come la verità fosse ben diversa dalla negativa versione ufficiale che mirava a distogliere l'interesse dall'abbandonato progetto. Perfino il fatto che esso sia stato realmente del tutto accantonato è messo in discussione da recenti avvenimenti e dichiarazioni di personale coinvolto in Stargate.
Considerazioni e prospettive future.
Moltissimo di quanto ottenuto dal progetto Grillframe (e dal suo gemello sovietico) ci è a tutt'oggi ignoto, coperto da un segreto militare che, non riuscendo ormai a celarne l'esistenza, punta oggi ogni suo sforzo nel nascondere diverse rivelazioni che, per svariate ragioni, non si vuole siano conosciute pubblicamente. Ma già quanto finora trapelato dà diversi importanti punti di riflessione. Primo tra tutti forse una particolare tematica legata anche alle rivelazioni di sensitivi, medium, addotti (ossia coloro che hanno contatti con alieni) e altri ancora. Tematica legata a futuri importanti eventi che riguarderanno il nostro pianeta e che, per la sua complessità ed importanza, meriterà una sua individuale ed approfondita analisi. Altresì meriteranno un discorso a parte anche altre informazioni avute nel tempo da diverse persone legate al progetto Grillframe. Informazioni riguardanti sia conoscenze legate al mondo dell'ignoto, sia eventi della nostra storia, legati al passato ma non per questo meno importanti.
Per ora ci siamo limitati ad iniziare a 'squarciare il velo'. Cosa vi sia dietro verrà col tempo. Accettare che vi sia un mondo a noi sconosciuto, ma non per questo meno reale, è il primo passo.
La capacità di fare Remote Viewing è insita in ognuno di noi. La speranza è che, accanto a segreti studi e progetti governativi cui pochi potranno accedere, sempre più persone diventino coscienti e pratiche di questa abilità ancora così sconosciuta eppure naturale bagaglio delle nostre potenzialità. Soprattutto però la speranza è che un numero sempre maggiore di queste persone abbia il coraggio di rivelarsi e seguire la strada di chi già ha creato associazioni volte all'utilizzo di tutti questi erroneamente considerati 'poteri' per il bene del prossimo. Esistono già al momento diverse associazioni volontarie che raccolgono remote viewers, esper, medium ed altri ancora con lo scopo di utilizzare 'altre strade', lì dove quelle 'normali' hanno fallito, per salvare vite umane. Non possediamo al momento statistiche o calcoli numerici che possano dirci, tanto per fare un esempio, il numero di persone rapite, bambini scomparsi, eccetera, che potrebbero venire salvati, in rapporto a quanti decidessero di iniziare ad utilizzare la Remote Viewing a questo scopo. Sinceramente però non sentiamo nemmeno l'esigenza di aggiungere qui tali tabelle perchè riteniamo che anche una sola di quelle vite salvata ne varrebbe comunque la pena.
La Remote Viewing non è governativa. E' stata solo segretamente studiata e sfruttata da alcuni governi. Ma non è un loro progetto bensì una nostra congenita capacità. Nostra, di ciascuno di noi. Come molte altre. E ciascuno di noi ha il diritto di conoscerla e decidere se, quando e come utilizzarla, augurandoci che il maggior numero possibile di persone lo faccia per il bene. La quantità di cose che andrebbero fatte per salvare questo pianeta è immensa quanto un oceano. Ma, come si dice, l'oceano è fatto di gocce. La speranza e l'augurio è che ognuno di noi riesca a superare gli stereotipi, i paraocchi e le paure date dalla società in cui viviamo e trovi il coraggio di contribuire con la propria goccia.
Autore: Redazione di CoseNascoste.com
FONTE : http://www.cosenascoste.com/parapsicologia/remote-viewing-cn132.html
La bravissima Lavinia Pallotta parla del Remote viewing (visione a distanza):
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