Trama del film Red Lights: Due importanti ricercatori di fenomeni paranormali cercano di mettere in dubbio la reputazione di un potente e misterioso sensitivo. La dottoressa Margaret Matheson (Sigourney Weaver) e il suo collaboratore, Tom Buckley (Cillian Murphy) sono i più famosi investigatori di fenomeni paranormali. Scettici per professione, hanno smascherato decine di falsi lettori del pensiero, di cacciatori di fantasmi, e di guaritori. Ma quando il leggendario sensitivo (chiaroveggente - NB) non vedente Simon Silver (Robert De Niro) riappare dopo un'assenza di 30 anni, Matheson, sua impavida avversaria di un tempo ha paura e consiglia a Buckley di farsi da parte. Buckley invece è deciso a smascherare Silver.
Definizione di Chiaroveggenza
a seconda dei contesti e momenti storici detta anche:
- lucidità
- telestesia
- metagnomia
- criptestesia
- paragnosia
Si tratta di un
fenomeno di ESP (Extra-Sensorial Perceptions), spesso assai difficile da
isolare per considerarlo in sé e per sé (vedasi sotto punto c), per cui
si ipotizza che l’uomo possa acquisire una conoscenza diretta, sempre à
indipendente dal canale dei sensi, di individui, eventi e oggetti
lontani nello spazio oppure a lui celati da corpi opachi. Devono altresì
poter essere escluse:
a) la mediazione (inferenza) logica e razionale;
b) la possibilità della coincidenza fortuita;
c) teoricamente molto importante: la possibilità, non sempre
facile da stabilire (o da ottenere nelle modalità sperimentali), che
possa invece trattarsi di un altro genuino fenomeno parapsicologico, ossia di telepatia, ovvero una informazione (sempre paranormale) ricevuta da un vivente (*).
Le forme, estremamente varie, sono state osservate nell’ipnosi, nella trance, nel sonnambulismo, nel sogno, nelle minime variazioni dello stato di coscienza della veglia o restringimenti della coscienza, etc.
Uno dei casi tipici, "ideali", che possono meglio illustrare la
facoltà chiaroveggente è quello del soggetto sensitivo (molto noto, in
tal senso, l’olandese Gerard Croiset) reputato capace di reperire, di
localizzare con molta precisione una persona dichiarata scomparsa,
talvolta solamente toccando à modalità denominata chiaroveggenza tattile
à un oggetto loro appartenuto e in un posto che nessun altro fino a
quel momento conosce (ossia che nessuno ha già correttamente
localizzato) [tale possibilità, si premette subito, differisce dalla à
psicometria, nella quale si utilizza ugualmente e con similarità un
oggetto, come si può vedere alla relativa voce];
Premessa teorica necessaria di tale modalità, ossia della chiaroveggenza tattile:
à la persona ricercata deve essere deceduta, altrimenti, almeno
in linea teorica, è sempre possibile presupporre un à contatto
telepatico tra la persona scomparsa e il sensitivo.
Molto probanti sono però anche reputati quei casi in cui
l’individuo comune sente o ha visione di grandi catastrofi lontane;
esempi celebri:
– Il mistico Emanuel Swedenborg - riferisce il perplesso Immanuel Kant
(in: Sogni di un visionario) al cospetto di un fenomeno che mal si
conciliava con la sua filosofia - trovandosi a Göteborg all’improvviso
"vide" e descrisse ai presenti con estrema precisione un incendio che
avveniva a Stoccolma, a circa 500 Km di distanza;
– Il fedele segretario e discepolo Johann Peter Eckermann riferisce (in: Colloqui con Goethe) che Wolfgang Goethe,
una notte, spinse improvvisamente il proprio letto di ferro su rotelle
fino alla finestra, contemplò assorto il cielo e quindi chiamò il
proprio cameriere dicendogli che, in quel momento, stava certamente
avvenendo da qualche parte un terribile terremoto, evento che in realtà
stava purtroppo ed effettivamente interessando - in quel momento e in
modo devastante - la lontana città italiana di Messina.
Altre caratterizzazioni fenomeniche della chiaroveggenza:
Soggetti sensitivi, come l’inglese Gladys Osborne Leonard, oppure il polacco Stefan Ossowiecki, reputati capaci di:
- leggere in libri chiusi scelti a caso e in plichi suggellati;
- rabdomanzia come possibile forma di chiaroveggenza, con la
classica bacchetta in funzione di semplice "appoggio", ovvero, ritenuta
priva di efficacia in sé, tramite la concentrazione su di essa (ottenere
uno stato "modificato di coscienza") favorisce l’estrinsecarsi della
facoltà paranormale;
- la cosiddetta remote viewing (visione remota): il soggetto
sensitivo viene invitato dallo sperimentatore a "recarsi" mentalmente in
un preciso punto lontano, anche di un altro continente, e di descrivere
quel che reputa di "vedere";
- la cosiddetta diagnosi chiaroveggente, che, per alcuni
soggetti sensitivi, può avvenire anche a distanza considerevole; in
pratica:
- l’eteroscopia, o visione paranormale degli organi interni del corpo altrui, può combinarsi, o meno, con la percezione paranormale di una malattia.
Oltremodo controversa e fortemente dibattuta per le sue ovvie e
delicate implicazioni in campo medico, è pertanto l’ipotetica e anomala
possibilità di "cogliere" un evento patologico in atto presso terze
persone.
Due principali ipotesi generali avanzate per spiegare il fenomeno della chiaroveggenza:
1) il soggetto in qualche modo "capterebbe" flussi di energia
sconosciuta, radiazioni, le quali, partendo dall’oggetto o
dall’avvenimento vicino o lontano, ne "disegnano" la forma e le
particolarità.
2) il soggetto, per sua iniziativa, riesce a emanare e
"dirigere" una propria e non meglio chiarita "facoltà" conoscitiva, che
si esercità senza la mediazione dei sensi, verso l’oggetto o
l’avvenimento.
Per altri studiosi, invece:
3) il soggetto proietta momentaneamente ed effettivamente, fuori
del corpo fisico, una propria componente ("doppio", "corpo
eterico",...) in grado anche di viaggiare a velocità enormi nello spazio
e venire a conoscenza di avvenimenti lontani.
4) per la modalità della chiaroveggenza tattile, il soggetto
sensitivo accede a una quarta dimensione spazio-temporale (continuum
spazio-tempo): seguiterebbe in tal caso la cosiddetta "linea mondiale"
dell’oggetto induttore per arrivare al punto nel passato in cui è stato
in contatto con la persona ricercata, per seguire poi la "linea
mondiale" di quella persona fino al presente ed, eventualmente, nel
futuro.
(*) Molti autori, particolarmente quelli che
appartengono alla cosiddetta "scuola quantitativa", preferiscono a tal
proposito parlare, con tutte le implicazioni teoriche e pratiche che ne
derivano, di GESP (General Extra Sensory Perception), percezione
extrasensoriale generale, senza porre distinzioni tra telepatia e
chiaroveggenza.
fonte: http://xoomer.virgilio.it/mariafel/
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