I giullari venivano paragonati alla stregua di indovini e di incantatori dalla Chiesa del tempo, quasi come se fossero eretici e facessero uso di chissà quali magie.
Dal sito http://www.medioevo.com
Nell’alto Medioevo le manifestazioni teatrali, o meglio scenografiche, sono in ogni caso sempre collegate ad eventi para-bellici, il posto d’onore in questo senso appartiene ai Tornei cavallereschi, già amati da Longobardi e Franchi, all’interno dei quali trovano spazio le prime mini performance dei Giullari, che intervengono tra uno scontro e l’altro a mo’ di intermezzo comico, affiancando gli Araldi, nel momento della presentazione dei corridori.
Dei Giullari abbiamo notizia indiretta anche presso la corte carolingia, in particolare lo storico Muratori ci riferisce infatti questa testimonianza: “…avvenne che uno joculator longobardo arrivò da Carlo e, ballando di fronte ai suoi, cantò una canzone da lui stesso composta sul medesimo argomento…”
Sempre allo stesso periodo è riferibile la condanna di Alcuino, il quale nel 791 attacca chiunque ospiti a casa propria “..histriones, mimos et saltatores…”, avvalorando ancora una volta l’ostilità dell’Intellighenzia verso tutti i giullari, accomunati indistintamente gli uni agli altri, senza curarsi delle specificità di ognuno, bensì condannando in blocco l’intera categoria.
La cattiva fama dei Giullari percorre tutto il Medioevo, insieme all’indefinitezza del loro ruolo, tanto che la proliferazione terminologica che accompagna la loro presenza e le loro varie attività pubbliche è una costante nei secoli. Nel XII secolo Giovanni da Salisbury stende un primo elenco di nomi nella sua opera più celebre, il Policratus: “…mimi, sali vel saliares, balatrones, aemiliani, gignadi, praestigiatores…” e l’elenco va ad allungarsi col passare del tempo.
Così, ad esempio, in uno dei documenti più interessanti a riguardo, la Summa Arte Prosandi del XIII secolo, assistiamo ad un florilegio di termini e definizioni, che vedono i Giullari affiancati agli indovini ed agli incantatori, in una sorta di lista di proscrizione sociale, tutte figure accomunate dall’essere outsider, veri e propri reietti umani agli occhi della Chiesa e dei cristiani.
In questo documento il Giullare viene accostato ai “…pauperes, debiles (sic!)ceci, claudi, manci, corpore deformati, saltatores, tubicines, hystriones, gesticulatores..” in una sorta di circo dell’orrido che oggi definiremmo “freak”.
VIDEO DA ME GIRATO RIGUARDO UN GIULLARE..." ALL'OPERA"! :-)
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