FUMETTI
Forse non tutti sanno che anche il mitico Tex Willer dei fumetti ha avuto a che fare con extraterrestri, direttamente o indirettamente. Riporterò adesso un piccolo estratto sull'argomento tratto dal forum originale tra appassionati del genere:
Bonelli negli anni ’50 è stato ricettivo nei riguardi delle mode cinematografiche dell’epoca, non a caso quello che potremo definire il filone magico – fantastico è stato particolarmente rappresentato nella trentina di storie a cavallo tra i numeri 30 e 60.
Il breve episodio La valle della Luna, numeri 55 e 56, per esempio, mette in scena un extraterrestre, che ci viene descritto frettolosamente come un essere dalla consistenza molliccia e spumosa. L’alieno non ci viene mai mostrato se non attraverso le mani, una sola vignetta ne inquadra parzialmente il volto, sopra riprodotta. Come il Coyote Nero costringe gli apaches a lavorare per lui per procurare il materiale radioattivo che servirà a far ripartire la sua astronave.
Riferimenti agli extraterrestri, meno diretti, si ritrovano anche in due storie precedenti.
La prima è quella de Le terre dell’abisso, numeri 47 e 48. Nella terra dei Pimas la leggenda racconta di una passata invasione di piccoli esseri dalla pelle verdastra, nei cui scheletri Tex si imbatterà alla fine della storia. Quest’avventura si segnala comunque per un altro motivo. In una valle nascosta situata sul fondo di un abisso il tempo sembra essersi addirittura fermato al periodo del Giurassico. Trent’anni prima di “Jurassic Park”, Tex fronteggia quindi dinosauri e altri animali preistorici. Un gigantesco sauro fa capolino anche nella copertina e nelle pagine de La scogliera dell’orrore. Nizzi pur essendo poco sensibile a questo genere di tematiche, riproporrà mostri simili nella storia dedicata al ritorno di Zhenda, si veda il numero 349.
L’altro riferimento allo spazio ce lo offre invece la storia de Il Grande Re, numeri 53 e 54. I mohicani venerano un meteorite dagli strani poteri, una sfera giallastra piovuta dal cielo.
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