Il nuovo film "Cowboys and Aliens", interpretato da Harrison "Indiana
Jones" Ford e Daniel "James Bond" Craig, rischia di strappare il primo
posto al box office di questo fine settimana. Racconta la storia di
extraterrestri che attaccano una piccola cittadina del New Mexico.
Cowboys and Aliens? Perché no? Molte persone credono che il contatto
alieno non è una novità, e che la Terra è stata visitata da millenni.
L’autore del best-seller lo svizzero Erich von Däniken, ha suggerito
(sulla base di prove) che gli alieni costruirono le piramidi in Egitto.
Altri credono che i disegni giganti nel deserto di Nazca in Perù, in Sud
America, sono stati creati da (o per) extraterrestri a bordo di navi
spaziali. In realtà, ci sono buone evidenze che le linee di Nazca sono
stati creati dagli indiani di Nazca, probabilmente come parte dei
rituali cerimoniali.
Ma per quanto riguarda gli avvistamenti e le relazioni degli stranieri
nel vecchio West? Sorprendentemente, in realtà ci sono alcuni rapporti
di incontri extraterrestri nel 1800. In quei giorni la gente non ha
usato termini come "UFO" o "disco volante" (questa frase è stata coniata
dal 1947), ma semplicemente "aeronave".
Di gran lunga e la più dettagliata (e più drammatica) fu l’incontro tra
cowboy e alieni avvenuto nel 1897 in Texas. Alle 6 circa di quella
mattina alcuni cowboy rimasero stupiti dall’improvvisa apparizione di un
oggetto “Aeronave”, navigò per tutta la città andando verso nord,
raggiunta la parte settentrionale della città si scontrò con la torre
del mulino con una esplosione terrificante e spargendo detriti e pezzi
su diversi ettari del terreno.
Questo è abbastanza notevole, ma il racconto assume un tocco ancora più
moderno: "Il pilota della nave si suppone sia stato l'unico a bordo, e
mentre i suoi resti erano stati sfigurati, bastò solo quello per capire
che non era un abitante di questo mondo Mr. TJ Weems dell'esercito degli
Stati Uniti ... dà la sua opinione che il pilota era nativo del pianeta
Marte documenti trovati sulla sua persona -.. evidentemente le
registrazioni dei suoi viaggi - scritti in qualche sconosciuto
geroglificico, e non possono essere decifrati. ... La nave è stata
costruita con un metallo sconosciuto, che assomiglia un po 'un misto di
alluminio e argento, e doveva pesare diverse tonnellate. A quel tempo la
città era piena di persone che hanno raccolto rottami metallici strani
dalle macerie.
Questo incontro straordinario UFO, completo di un veicolo spaziale si è
schiantato davanti a decine di testimoni, recuperato un alieno morto e
rottami metallici, questo non proveniva da un romanziere ma un testimone
credibile e rispettato giornalista per il giornale, un certo signor EE
Haydon.
Cinquant'anni dopo, una storia quasi identica sarebbe circolata, molto
simile l’incidente UFO, come tutti sappiamo in uno Stato vicino:
Roswell, Nuovo Messico.
http://www.ignotoemisteri.com
...E CHI NON CREDE
Leggete questo articolo. Riporta il presunto schianto di un'astronave aliena in un piccolo paesino del Texas ai tempi del West.
Il caso Aurora
La
mattina del 17 aprile 1897, durante un flap che aveva investito il
Midwest degli USA, verso le 6:00, un UFO cadde tra le campagne
semi-deserte di Aurora distruggendo il mulino del giudice Proctor. Tra i
rottami fu scoperto un essere ai comandi dell'astronave, morto, che poi
sarebbe stato sepolto cristianamente nel cimitero locale. Il 'caso
Aurora' è al secondo posto nella lista di 47 presunti incidenti riferiti
a pretesi recuperi di rottami di UFO. Ma questo rimase comunque un
episodio a parte. La notizia relativa, apparsa su 'The Dallas Morning
News' a firma E. E. Haydon, fu dai più ritenuta un falso, soprattutto
dopo le ricerche svolte in loco dal dr. Alfred E. Kraus, direttore
dell'Istituto di Ricerca Kilgore della West Texas State University. Egli
effettuò senza esiti, anche con un metal detector, una sommaria ricerca
dei frammenti metallici del presunto UFO precipitato ed esploso, ed
intervistò gli abitanti di Aurora più anziani, ottenendo solo risposte
negative. Uno di essi, Oscar Lowery di Newark, già residente ad Aurora
ed undicenne all'epoca dei fatti, disse di esser stato avvicinato da un
giornalista che, per montare uno scoop, gli aveva chiesto di confermare
l'evento dietro una lauta ricompensa in danaro, cosa che lui rifiutò di
fare. Da qui l'opinione diffusa e largamente condivisa che il 'caso
Aurora' fosse un falso. Ma è davvero così? (fonte: Roberto Pinotti ‘UFO
top-secret’). La storia tornò alla ribalta nel 1972, e l’anno dopo un
tizio che si presentò come Frank N. Kelley da Corpus Christi giunse ad
Aurora, proclamandosi cacciatore di tesori di grande esperienza. Kelley
si mise a smanettare col suo metal-detector ed altri strumenti e ben
presto disseppellì, nel sito del presunto UFO-crash, frammenti di
metallo che descrisse simili ai frammenti di un moderno aereo. Ne
conservò alcuni e ne portò altri ad un reporter di nome Bill Case. Le
analisi dimostrarono che si trattava di una lega di alluminio al 98%.
Gli ufologi accorsero ad Aurora, contendendosi i permessi di riesumare i
corpi nel cimitero. Quando si cercò di trovare quel Frank N. Kelley a
Corpus Christi, risultò che l’indirizzo ed il numero di telefono erano
falsi e che nessuno nella cerchia dei cacciatori di tesori ne aveva mai
sentito parlare. A quanto pare era uno degli abili ed elusivi
imbroglioni che infestano l’ufologia. Lo scherzo fu inutile, costoso e
tristemente efficace. Uno dei tanti imbrogli conclamati, che ce ne
furono molti, soprattutto ad opera di giornalisti senza scrupoli.
Comunque, le poche cose scoperte dagli ufologi indicano che la storia
altro non è che un falso clamoroso inventato per destare interesse nella
cittadina. Infatti gli ufologi scoprirono ulteriormente che non
esisteva nessun mulino nella zona in questione e che quel terreno
apparteneva al sindaco locale. (da www.spazio-ufo.com)
http://www.farwest.it
Non solo i cowboys ma anche i Mormoni.
Mormoni: Gesù presente nel Far-West nel IV secolo [modifica]
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Per approfondire, vedi la voce Mormoni. |
Un'intera religione, quella dei Mormoni, si basa sul racconto di un fatto extratemporale, vale a dire la presenza di Gesù Cristo tra i nativi americani del Nordamerica nel IV secolo.
Secondo i Mormoni, la storia di quell'evento extratemporale sarebbe narrata in una serie di piastre d'oro consegnate nel 1823 dall'angelo Moroni al profeta Joseph Smith; il testo di tali piastre (mai mostrate in pubblico) costituisce quello che è noto come il Libro di Mormon. Secondo gli scettici, in questo caso si rasenterebbe il concetto di leggenda.
http://it.wikipedia.org/wiki/Viaggiatori_extratemporali#Mormoni:_Ges.C3.B9_presente_nel_Far-West_nel_IV_secolo
Una misteriosa civiltà che sosteneva di avere una discendenza stellare. Un luogo, il Pueblo Bonito nel Chaco Canyon scoperto da due cowboys nel 1888. Chi erano costoro? Gli Anasazi.
Pubblicato da evidenzaliena su giugno 29, 2009
Le "città stellari" degli Anasazi
Mentre Maya ed Incas sostenevano di proteggere una conoscenza “donata dagli dèi”, un popolo amerindio, chiamato Anasazi,
cioè “antichi stranieri”, sosteneva addirittura di essere frutto di una
“discendenza stellare”. Edificarono pochi villaggi durante la loro
breve permanenza nel corso della storia, con lo scopo di lasciare un
monito eterno ai posteri.
LA SCOMPARSA DEGLI ANASAZI
Per molti si tratta del più importante
mistero archeologico del Nord America. Ed è difficile pensare il
contrario quando si inizia a conoscere la storia degli Anasazi, un
popolo che ha lasciato tracce di una grande civiltà qui, nel New Mexico,
prima di scomparire misteriosamente, circa 800 anni fa…
Chi erano? Che funzione avevano i loro
enormi kivas? Cos’era per gli Anasazi Pueblo Bonito? Quali segreti del
cielo e della terra conosceva questo popolo? Cosa li indusse ad
abbandonare improvvisamente Chaco Canyon?
Pueblo
Bonito nel Chaco Canyon è un grande complesso a forma di ferro di
cavallo, edificato nel 1100 d.C. e composto da 700 stanze
Pueblo Bonito è il sito più noto di Chaco Canyon, nell’estremo nord
ovest dello stato americano del New Mexico. Chaco Canyon è un canyon
lungo circa 19 chilometri e largo poco più di un chilometro e mezzo.
Pueblo Bonito è il sito più grande di tutta l’area abitata un tempo
dagli Anasazi. Posto all’estremità nord del Chaco Canyon, Pueblo Bonito
lascia ancora oggi in dubbio gli studiosi sulla sua natura: era la
capitale di questo misterioso popolo oppure era il più importante centro
religioso dell’area? Gli Anasazi sono scomparsi senza lasciare niente
di scritto, non sappiamo neanche se usassero la scrittura o meno.
Dobbiamo quindi affidarci a quanto gli archeologi hanno capito dalle
pietre e dalle costruzioni rimaste.
Sugli Anasazi si sono dette molte cose da quando, nel 1888, due cow
boy capitarono casualmente nel Chaco Canyon, all’epoca in una zona
abitata dai pericolosi Navajos. E proprio ai Navajo è legato uno degli
errori più diffusi sugli Anasazi, popolo che prende il suo nome proprio
da una parola Navajo che significa “antichi” e non come a volte si è
detto “i nemici” . In passato, anche di recente, per raccontare le
vicende degli Anasazi si è lavorato molto di fantasia: li si è fatti
diventare cacciatori di bisonti, animali che invece popolavano zone
lontane da qui, mentre erano raffinati contadini; si li si è fatti
montare a cavallo anche se i primi cavalli arrivarono in America con gli
spagnoli, più di due secoli dopo la “scomparsa” degli Anasazi; si son
fatte risalire le loro origini a circa 6.000 anni fa mentre le prime
notizie certe di questo popolo risalgono a più o meno 2.000 anni fa.
Le costruzioni di Pueblo Bonito raccontano una breve storia: questo
complesso venne eretto tra il Mille e il 1150 d.C. Si trattava di
un’unica costruzione a ferro di cavallo composta da circa 700 stanze,
tutte più o meno delle stesse dimensioni e distribuite su quattro piani.
Si calcola che nel momento di maggior splendore ci vivessero oltre
mille persone L’aspetto uniforme delle stanze e l’assenza di mobili e
arredi hanno fatto in un primo tempo pensare ad una società priva di
gerarchie sociali ma c’è chi crede che Pueblo Bonito fosse una specie di
enorme convento, destinato ad ospitare la casta sacerdotale degli
Anasazi, un popolo ossessionato dal cielo ma anche dalle energie della
terra. A questo aspetto della religione degli Anasazi ci riporta anche
uno degli aspetti più impressionanti di Pueblo Bonito: i giganteschi
kiva, queste enormi fosse perfettamente circolari tipiche di ogni
insediamento Anasazi. La caratteristica di Pueblo Bonito è però il
numero delle sue kiva, ben 37. Nessun altro sito ne ha così tante. Ma
per capire meglio cosa fossero le kiva lasciamo Pueblo Bonito per
raggiungere “Casa Rinconada”. Si tratta di una delle più grandi kiva di
tutto il Chaco Canyon, con i suoi 20 metri di diametro e i quasi cinque
di profondità. Una gigantesca fossa perfettamente circolare che, a
differenza delle altre kiva, non è inserita in un centro abitato ma è
posta in cima ad una collinetta a mezzo miglio da Pueblo Bonito.
I Kiva sono delle fosse perfettamente circolari, presenti in tutti gli insediamenti Anasazi
Ma a cosa servivano dunque le kivas? Erano fosse, per lo più
perfettamente circolari e forse coperte da tetti in legno, utilizzate
per riunioni e cerimonie sacre. Al centro c’era sempre un foro nel
pavimento. Gli Anasazi, molto attenti alle forze della natura,
ritenevano non solo che da quel foro ci si potesse mettere in contatto
con gli spiriti degli antenati ma anche con le forze del centro della
Terra. Non a caso si è osservato come gli Anasazi abbiano costruito
insediamenti e kiva vicino a luoghi particolari, cosiddetti “vortici”,
luoghi dove si sprigionerebbe una forza tellurica, chiamata “vortice”
perché quando si sprigiona ha la forma di spirale.
Al centro delle kiva c’era sempre anche un focolare. Un particolare
che richiama alcune recenti scoperte. Come abbiamo detto sugli Anasazi
si son dette spesso delle inesattezze ma una cosa sembra ormai assodata.
Gli Anasazi praticavano il cannibalismo. L’ipotesi, avanzata già negli
anni Sessanta sulla base del ritrovamento di alcuni crani fratturati e
di ossa svuotate del midollo, è stata confermata recentemente sia
tramite l’esame di alcune feci umane fossili all’interno delle quali
sono stati ritrovati i resti di materiale organico umano sia grazie
all’uso del microscopio elettronico. Esaminando alcuni resti di ossa si è
potuto appurare che alcune di queste erano state sottoposte a cottura.
Inoltre, da una pentola sono emerse tracce di mioglobina umana, una
proteina presente nel cuore e nei muscoli.
Un’altra caratteristica di Casa Rinconada è il suo allineamento
astrale. Sembra infatti che il sole, al momento dell’alba del solstizio
d’estate, vada ad illuminare, attraverso una finestra posta sul muro a
nord-nord est, una nicchia posta all’interno della kiva.
Gli Anasazi erano ossessionati dalle stelle e dal cielo. Di questo
abbiamo infinite prove, tante quante sono le costruzione lasciate da
questo popolo. Infatti una caratteristica comune a case, villaggi, kiva e
villaggi è che sono quasi sempre allineate ad un determinato fenomeno
astronomico. La conoscenza che gli Anasazi avevano dell’astronomia
lascia ancora oggi sorpresi: uno degli esempi più clamorosi della loro
sapienza è rappresentata da questa strada, la Grande Strada del Nord”.
Gli Anasazi costruirono molte strade, per un totale di circa 300
chilometri. Ciò che più colpisce è che molte di queste strade non
portano da nessuna parte, non uniscono necessariamente tra loro villaggi
e kivas ma portano semplicemente a particolari conformazioni
geologiche, a sorgenti d’acqua o semplicemente a nulla.
Strade quindi costruite presumibilmente a scopo rituale, per condurre
a luoghi sacri dove depositare offerte o celebrare cerimonie.
La "Grande Strada del Nord" di Pueblo Alto
La “Grande Strada del Nord” partendo da Pueblo Alto, sulla Mesa che
sovrasta Pueblo Bonito, si dirige per tre chilometri a 13 gradi ad est
del Nord per poi disporsi esattamente in direzione nord per 20
chilometri con uno scarto di solo mezzo grado. Per capire la
straordinarietà di questo allineamento bisogna pensare che una
precisione del genere sarebbe difficile anche usando una bussola, che
gli Anasazi non conoscevano. Oggi, per raggiungere risultati migliori di
questo bisogna ricorrere alla tecnologia satellitare GPS, tecnologia
che vanta poco più di 20 anni di vita!
La più nota studiosa della cultura del Chaco Canyon, Anna Sofaer,
ritiene addirittura che tutte le maggiori costruzioni degli Anasazi
presentino correlazioni con i movimenti tanto del Sole che della Luna
sotto almeno tre punti di vista: il loro orientamento, le geometrie
interne e le relazioni geografiche tra i vari siti. Uno sforzo immenso
che ha segnato tutta la storia Anasazi: la loro vita e la loro fine…
Uno dei cow boy che scoprirono Chaco Canyon poco più di un secolo fa,
Alfred Witherhill, raccontò del suo stupore nel aggirarsi per le case
degli Anasazi:
“Quando entrammo nel Navajo Canyon e scoprimmo le rovine, riportammo
il nostro mondo indietro di un numero imprecisato di secoli. Tutto era
intatto, esattamente come era stato lasciato dagli abitanti originali.
Gli oggetti erano sistemati nelle stanze come se le persone fossero
appena uscite per far visita ai loro vicini. Esemplari perfetti di
stoviglie erano adagiati a terra mentre utensili di ferro e altri
attrezzi domestici si trovavano lì dove le donne Anasazi li avevano
usati per l’ultima volta”.
La
mesa verde,villaggio sotto la roccia in cui si rifugiarono gli Anasazi
dopo l'abbandono delle terre in cui avevano vissuto per oltre mille
anni.
Intorno al 1200 d.C. è successo qualcosa, in queste terre, che
determinò il repentino abbandono da parte degli Anasazi della zona che
avevano abitato per oltre mille anni. Accadde qualcosa che ancora non
sappiamo ma che si rivelò decisivo, inducendo una popolazione di alcune
migliaia di persone ad abbandonare quasi dal giorno alla notte le
proprie case per spostarsi, inizialmente di alcuni chilometri a nord e,
circa un secolo più tardi, per quasi 500 chilometri verso sud. Il
problema della scomparsa degli Anasazi è ancora aperto. Tuttavia sono
tre le principali ipotesi intorno alle quali si discute:
Mutazioni climatiche: Un più o meno improvviso
cambiamento delle condizioni climatiche avrebbe causato una serie di
carestie che avrebbero stravolto culture e allevamenti;
Necessità strategiche: Popoli vicini, meno civili ma
più aggressivi, avrebbero, con continue invasioni, indotti gli Anasazi a
spostarsi più a Sud. A sostegno di questa tesi c’è la parziale
fortificazione dei siti di Mesa Verde, all’estremo nord dell’area della
“Cultura Chaco”;
Decisione rituale: Motivazioni religiose magari
causate dall’interpretazione di alcuni movimenti astrali, avrebbero
spinto questo popolo religiosissimo a spostarsi per sempre, o comunque,
anche se sulla spinta di motivi contingenti, a muoversi secondo un
preciso copione.
E forse, proprio la spiegazione che a noi, uomini del Terzo
millennio, sembra la più fantasiosa, potrebbe essere quella più logica. E
non solo perché è quella che si collega meglio a quella che gli
archeologici, basandosi sullo stato delle case al momento della loro
scoperta, chiamano “Evidenza archeologica di un rapido spostamento”.
Ma anche perché, una volta presa la decisione – qualunque sia stato
il motivo – di migrare verso sud, gli Anasazi lo fecero coerentemente
con la loro cultura astronomica. Infatti la destinazione del loro
migrazione finale sia stata la zona di Casas Grandes, nello Stato di
Chihuahua; Ebbene Casas Grandes è esattamente sullo stesso meridiano di
Chaco Canyon, il 108°.
Non solo, anche altri centri abitati dagli Anasazi dopo l’abbandono
di Chaco Canyon (Atzec ruins e Salomon Ruins), benché a Nord dello
stesso Chaco Canyon, sono a loro volta allineati sempre lungo il 108°
parallelo.
Nessuno, ancora oggi ha saputo spiegare come questo antico popolo
abbia potuto spostarsi, per oltre 600 chilometri, con tanta precisione
lungo l’asse nord-sud.
http://evidenzaliena.wordpress.com/category/archeologia
Anche il famoso eroe western dei fumetti Tex Willer ha avuto a che fare con alieni in qualche numero. Per approfondire l'argomento rileggere il mio post in merito:
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L'alieno che viene attaccato da Tex e dai suoi compagni (LA VALLE DELLA LUNA) |
http://blogmysterium.blogspot.com/2008/04/tex-willer-e-gli-extraterrestri.html
"Wohaw! Aquila della notte è potente ma Colui che è sceso dalle Stelle lo è ancora di più" - frase del capo Apache tratta dall'omonimo fumetto sopra citato.
Ultima curiosità tra il film e quello che Z. Sitchin sostiene da tempo. Gli alieni vennero sulla Terra nella notte dei tempi perchè avevano bisogno di oro. Nel film gli alieni sbarcano accanto ad una miniera d'oro perchè, come dirà la ragazza (rivelatasi poi un'aliena anche essa ma di un altro pianeta) anche da loro questo metallo scarseggiava. Il regista si era già informato in merito? Anche le tavole che l'angelo Moroni consegnò a Joseph Smith, futuro fondatore dei Mormoni, erano d'oro.
TEORIA DI SITCHIN IN BREVE:
Secondo l'interpretazione data da Sitchin della cosmologia sumera, il sistema solare
avrebbe un decimo pianeta (in realtà Sitchin intitola il suo primo
libro "Il dodicesimo pianeta" poiché il termine sumero e babilonese per
"pianeta" è lo stesso che descrive tutti i corpi celesti - MUL -, e
quindi contando anche il Sole e la Luna, il sistema solare sarebbe composto di 12 MUL), che seguendo un'orbita ellittica rientrerebbe nel centro sistema una volta ogni 3600 anni.
Secondo Sitchin, questo ipotetico pianeta, chiamato "Nibiru", nella mitologia babilonese sarebbe associato al dio Marduk, dal XVIII secolo a.C. divinità principale della terra di Babilonia.
Sitchin affermava che Nibiru avrebbe avuto un impatto catastrofico con un altro ipotetico pianeta, chiamato Tiamat e posto tra Marte e Giove. L'impatto avrebbe creato il pianeta Terra e la fascia degli asteroidi.
Tiamat sarebbe stato dapprima colpito da una delle 7 lune di Nibiru,
spezzandosi in due. Una di queste due porzioni sarebbe poi diventata la
Terra e sarebbe stata spinta nell'attuale posizione da un altro impatto
con una luna di Nibiru. In seguito l'altra metà, colpita da Nibiru
stesso, avrebbe dato vita alla fascia degli asteroidi. I restanti
detriti dell'impatto avrebbero dato origine alle comete.
Sitchin affermava che questa teoria spiegherebbe perché la geografia
terrestre avrebbe la peculiarità di avere più continenti su un lato
rispetto all'altro.
Secondo Sitchin, su Nibiru abitava una razza tecnologicamente avanzata e simile a quella umana, questi esseri erano chiamati Anunnaki dalla mitologia sumera e che compaiono nella Bibbia col nome di Nephilim ed Elohim. Secondo Sitchin sarebbero arrivati sulla terra 450.000 anni fa, alla ricerca di minerali e in particolare d'oro (che necessitavano per riparare la loro atmosfera rarefatta) e lo avrebbero trovato in Africa.
Gli Anunnaki avrebbero creato geneticamente l' Homo Sapiens incrociando la loro razza con l'Homo erectus,
con lo scopo di avere della manodopera per prelevare metalli dalle
miniere. Sotto la guida di questi esseri, secondo l'interpretazione che
Sitchin dà dei testi sumerici, gli uomini avrebbero fondato la civiltà
in Mesopotamia, in Egitto e in India, grazie ad una casta di regnanti che avrebbero fatto da intermediari tra gli alieni e gli schiavi.
Sitchin poi affermava che nel 2000 a.C. sarebbe scoppiata una guerra nucleare tra diverse fazioni di extraterrestri e che la ricaduta nucleare (fallout), sarebbe il "vento malvagio" che avrebbe distrutto non soltanto la città di Ur, secondo quanto sarebbe raccontato nel Lamento di Ur, ma avrebbe avuto ripercussioni su quasi tutta la Mesopotamia[2]. Sitchin sostiene che le sue ricerche spiegherebbero numerosi passi di testi biblici.
Un altro punto focale della teoria di Sitchin è il ruolo attribuito
alle maggiori opere megalitiche sparse per il globo, che sarebbero state
costruite dagli Anunnaki con varie funzioni, prevalentemente
astronomiche, astrologiche e calendariali. Altri due siti, Machu Pichu e Bad-tibira,
sarebbero stati centri di lavorazione dei metalli. Sitchin sostiene
anche che le civiltà mesoamericana e sudamericana siano derivate da
quella sumera e accadica, e che le due divinità principali messicane e
peruviane, Quetzalcoatl e Viracocha fossero due Anunnaki (Ningishzida e Ishkur) trasferitisi con alcuni Sumeri nel nuovo continente.
http://it.wikipedia.org/wiki/Zecharia_Sitchin |
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