I membri dei regimi Massonici hanno bisogno di amici e collaboratori, alleati e interlocutori in tutto il mondo, così successe quando ci fù la questione Libia da affrontare. Ma i massoni hanno bisogno di interlocutori e alleati al fine di confonderli e ingannarli! Non diranno mai loro la verità ….
L’amara realtà è piuttosto semplice;
stringendo amicizie con i regimi massonici occidentali, Gheddafi si è
esposto alle loro sofisticate falsità, agli schemi ingannevoli, alle
menzogne che servono ai malvagi gangster massonici che governano
l’Inghilterra, la Francia e l’America per manipolare facilmente gli
sviluppi che vogliono attivare mettendo in scena il teatro della
distruzione globale.
Fonte : http://neovitruvian.wordpress.com/2011/04/17/dottor-megalommatis-macchinazioni-massoniche-nel-nord-africa/
Dottor Megalommatis: Macchinazioni massoniche nel nord Africa
Uomo di sinistra, storico, politico e scienziato, il dottor Megalommatis,
54 anni, è un cittadino greco di origine turca, residente al Cairo, è
autore di 12 libri, decine di articoli scientifici, centinaia di voci
enciclopediche, e di migliaia di articoli. Parla, legge e scrive più di
15 lingue, antiche e moderne.
Quando
dei giornali noti come Le Figaro, il New York Times, il Frankfurter
Allgemeine, Le Monde, il Washington Post, il Times e il Corriere della
Sera sostengono con entusiasmo i manifestanti tunisini e gli insorti, ci
si chiede se gli stessi giornali sosterrebbero i rivoltosi e i
manifestanti se portassero il caos in città come Parigi, Londra,
Berlino, New York o Roma. Certamente no!
Se il regime massonico, che governa
tirannicamente l’Occidente e (attraverso l’occidente) quasi tutto il
mondo e che controlla ogni parola scritta dai giornali sopra citati,
supporta gli sviluppi di queste rivolte, dobbiamo capire subito che le
manifestazioni in strada a Tunisi sono state semplicemente orchestrate
in modo efficace per realizzare l’agenda di questa associazione segreta.
Eppure sono in molti, sia nel mondo arabo
che in qualsiasi altra parte del pianeta, a credere che questo scenario
di proteste rappresenti una genuina manifestazione popolare, non
orchestrata da alcun chi. Le persone che ci credono o sono estremamente
ingenue o drammaticamente senza speranza.
D’altra parte, sono in pochi coloro che
non hanno accettato l’interpretazione dei mass media gestiti dagli
Illuminati – secondo la quale gli eventi a Tunisi sono il risultato di
una rivolta popolare. Il caso più eclatante è stato quello di Muammar
Gheddafi (Gheddafi), che ha disprezzato il popolo tunisino in generale e
in particolare i manifestanti.
COSA È ACCADUTO IN TUNISIA
In realtà, non è stato il popolo
tunisino a costringere l’ex presidente alla fuga: sono stati i suoi
generali – usando come pretesto le pesanti perdite occorse durante le
violente rivolte. In un incontro con dei generali di alto grado, Zine
Ben Ali al Abedine perse ogni effettivo elemento di potere. Lasciando il
comando subito dopo.
Tuttavia, i dettagli degli sviluppi
rivelano un mero atto teatrale, organizzato da una sorta di associazione
clandestina, composta prevalentemente da studenti tunisini di sinistra e
da dei lavoratori che trascorsero alcuni anni in Francia, che si
riuniorono inizialmente come gruppo di supporto per poi dare vita alle
prime manifestazioni.
Allo stesso tempo, alcune persone che
avevano ruoli chiave nella polizia e nell’amministrazione chiesero che
queste prime manifestazioni avessero una risposta forte da parte della
polizia e dell’esercito. Anche queste persone hanno trascolto molti anni
in Francia dove ricevettero un’istruzione coloniale e l’iniziazione
massonica.
Con il controllo e una superba gestione sul
campo, di questi due diversi gruppi, il secondo atto (cioè il
deterioramento della situazione nelle strade e le preoccupazioni dei
mass media nazionali controllati) e il terzo atto (cioè il deciso
intervento dei generali tunisini, che vennero, in tempi passati,
iniziati alla Loggia massonica Apostata francese) vennero messi in
scena. Questo fù sufficiente per far scappare Zine al Abedine Ben Ali e
sua moglie con 1,5 tonnellate di oro lasciando il paese.
Questa catena degli eventi potrebbe
avere avuto luogo in un qualsiasi momento nel passato, ma sembra che
l’intera storia abbia a che fare con un grande accordo politico tra gli
Stati Uniti (un ex paese sostenitore di Zine al Abedine Ben Ali) e la
Francia (acerrima nemica di Ben Ali, che – guarda caso – non venne mai
accettato da questa nazione!); in cambio di un sincero supporto francese
nell’impegno in Afghanistan, il regime degli Stati Uniti ha venduto
l’idiota tunisino che pensava di meritare il supporto statunitense per
sempre.
Nessuno ha mai detto a Zine al Abedine
Ben Ali che non ci si può fidare della parola data da quei satanisti
massoni caini? Questo è stato il suo errore. Sfortunatamente, purtroppo,
molti altri hanno fanno lo stesso errore: è ora che si sveglino prima
di volare in Arabia Saudita …..
GHEDDAFI
Ma allora, come è possibile spiegare lo
sfogo di Muammar Gheddafi? Se assumiamo che, dopo lunghi anni di scontri
contro molti paesi occidentali, il dittatore libico riuscì a creare dei
rapporti di amicizia con l’Occidente, collaborando con diversi governi
europei (grazie alla sua dissolutezza del figlio Seifulislam a Parigi),
perchè attaccò così aspramente gli sviluppi delle rivolte?
Essendo un alleato degli europei,
avrebbe dovuto “scaricare” la sua controparte tunisina ed avviare una
democratizzazione della Libia, ma non lo fece. Perché?
Il motivo è semplice: i membri dei
regimi Massonici hanno bisogno di amici e collaboratori, alleati e
interlocutori in tutto il mondo, così successe quando ci fù la questione
Libia da affrontare. Ma i massoni hanno bisogno di interlocutori e
alleati al fine di confonderli e ingannarli! Non diranno mai loro la
verità ….
L’amara realtà è piuttosto semplice;
stringendo amicizie con i regimi massonici occidentali, Gheddafi si è
esposto alle loro sofisticate falsità, agli schemi ingannevoli, alle
menzogne che servono ai malvagi gangster massonici che governano
l’Inghilterra, la Francia e l’America per manipolare facilmente gli
sviluppi che vogliono attivare mettendo in scena il teatro della
distruzione globale.
Alcuni problemi sono prettamente
personali…la peggior offesa che si può fare ad un massone è quella di
essere “fregati” (economicamente, politicamente) da un non iniziato,
queste persone se la prendono veramente a male, perché il denaro è il
loro unico ‘dio’ e perché hanno la radicata e ignorante convinzione di
essere intellettualmente superiori. In tali casi, si vendicano, sempre.
Il costo delle perdite, in vite umane, diventa improvvisamente nullo,
per questi oscuri potenti.
Perché
tra tutti i parenti di Zine al Abedine Ben Ali, suo nipote, Imed
Trabelsi, è stato massacrato in modo spietato? Perché preoccuparsi di
uccidere – con tanta passione, con tanta determinazione, e con tanto
odio – qualcuno che non era in prima linea nella vita politica tunisina,
essendo un semplice uomo d’affari?
Sembra strano solo a chi non ha mai
sentito parlare di sionisti e massoni, in realtà, Imed Trabelsi aveva
rubato il lussuoso yacht ad un massone franco-ebreo, Bruno Roger, il
presidente della ditta francese Lazard, il ragazzo è un ben noto
trafficante d’armi (della peggior specie). Per i satanisti che governano
la Francia, il caso doveva essere regolato – anche nel bel mezzo della
rivolta.
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