Nel precedente articolo Natan, il ragazzo israeliano che aveva avuto visioni dall'aldilà dopo la sua morte clinica, aveva profetizzato un attacco ad Israele da parte di tutte le nazioni con conseguente terza guerra mondiale, caduta di Gerusalemme e morte del principale assalitore, così come profetizzato nella Bibbia.
Nel video si profetizza la fine di Israele citando il Corano.
Ognuno può dedurre le sue conclusioni leggendo anche i commenti.
https://youtu.be/-1dvCdIyY9A
Pubblicato il 27 feb 2013
وَقَضَيْنَا
إِلَىٰ بَنِي إِسْرَائِيلَ فِي الْكِتَابِ لَتُفْسِدُنَّ فِي الْأَرْضِ
مَرَّتَيْنِ وَلَتَعْلُنَّ عُلُوًّا كَبِيرًا [١٧:٤]
Decretammo nella Scrittura, contro i Figli di Israele: "Per due volte porterete la corruzione sulla terra e sarete manifestamente superbi".
Da come dice questo verso " porterete la corruzione" e "sarete manifestamente superbi sono entrambe nel futuro, questo in lingua significa la "certezza futura".
فَإِذَا جَاءَ وَعْدُ أُولَاهُمَا بَعَثْنَا عَلَيْكُمْ عِبَادًا لَّنَا أُولِي بَأْسٍ شَدِيدٍ فَجَاسُوا خِلَالَ الدِّيَارِ ۚ وَكَانَ وَعْدًا مَّفْعُولًا [١٧:٥]
Quando si realizzò la prima [delle Nostre promesse], mandammo contro di voi servi Nostri, di implacabile valore, che penetrarono nelle vostre contrade: la promessa è stata mantenuta.
se osserviamo questo verso attentamente noteremo che queste persone che Dio manderà hanno 2 caratteristiche fondamentali; la prima è che sono servi di Dio, la seconda è che sono di implacabile valore.
D come racconta la storia questo è già successo nell'era di Omar quando il cardinale Sofrònio rifiutò di consegnare le chiavi di Gerusalemme a nessuno tranne a Omar, era un'azione pacifica da parte del cardinale perché non ha voluto fare guerra, poi Omar fece il patto conosciuto nella storia come "il patto di Omar" che conteneva 28 articoli, il settimo era quello più pericoloso, perché vietava agli abitanti di Gerusalemme che si chiamava allora Ilyaa di ospitare gli ebrei, quindi gli ebrei furono esclusi.
ثُمَّ رَدَدْنَا لَكُمُ الْكَرَّةَ عَلَيْهِمْ وَأَمْدَدْنَاكُم بِأَمْوَالٍ وَبَنِينَ وَجَعَلْنَاكُمْ أَكْثَرَ نَفِيرًا [١٧:٦]
Vi demmo quindi il sopravvento su di loro e vi corroborammo con ricchezze e progenie e facemmo di voi un popolo numeroso.
إِنْ أَحْسَنتُمْ أَحْسَنتُمْ لِأَنفُسِكُمْ ۖ وَإِنْ أَسَأْتُمْ فَلَهَا ۚ فَإِذَا جَاءَ وَعْدُ الْآخِرَةِ لِيَسُوءُوا وُجُوهَكُمْ وَلِيَدْخُلُوا الْمَسْجِدَ كَمَا دَخَلُوهُ أَوَّلَ مَرَّةٍ وَلِيُتَبِّرُوا مَا عَلَوْا تَتْبِيرًا [١٧:٧]
Se fate il bene, lo fate a voi stessi; se fate il male, è a voi stessi che lo fate. Quando poi si realizzò l'ultima promessa i vostri volti furono oscurati ed essi entrarono nel tempio come già erano entrati e distrussero completamente quello che avevano conquistato.
وَقُلْنَا مِن بَعْدِهِ لِبَنِي إِسْرَائِيلَ اسْكُنُوا الْأَرْضَ فَإِذَا جَاءَ وَعْدُ الْآخِرَةِ جِئْنَا بِكُمْ لَفِيفًا [١٧:١٠٤]
Dicemmo poi ai Figli di Israele: "Abitate la terra!". Quando si compì l'ultima promessa, vi facemmo venire in massa eterogenea.
وَبِالْحَقِّ أَنزَلْنَاهُ وَبِالْحَقِّ نَزَلَ ۗ وَمَا أَرْسَلْنَاكَ إِلَّا مُبَشِّرًا وَنَذِيرًا [١٧:١٠٥]
Con la verità abbiamo fatto scendere [il Corano] e con la verità è sceso: non ti inviammo se non come annunciatore di buona novella e come ammonitore.
Decretammo nella Scrittura, contro i Figli di Israele: "Per due volte porterete la corruzione sulla terra e sarete manifestamente superbi".
Da come dice questo verso " porterete la corruzione" e "sarete manifestamente superbi sono entrambe nel futuro, questo in lingua significa la "certezza futura".
فَإِذَا جَاءَ وَعْدُ أُولَاهُمَا بَعَثْنَا عَلَيْكُمْ عِبَادًا لَّنَا أُولِي بَأْسٍ شَدِيدٍ فَجَاسُوا خِلَالَ الدِّيَارِ ۚ وَكَانَ وَعْدًا مَّفْعُولًا [١٧:٥]
Quando si realizzò la prima [delle Nostre promesse], mandammo contro di voi servi Nostri, di implacabile valore, che penetrarono nelle vostre contrade: la promessa è stata mantenuta.
se osserviamo questo verso attentamente noteremo che queste persone che Dio manderà hanno 2 caratteristiche fondamentali; la prima è che sono servi di Dio, la seconda è che sono di implacabile valore.
D come racconta la storia questo è già successo nell'era di Omar quando il cardinale Sofrònio rifiutò di consegnare le chiavi di Gerusalemme a nessuno tranne a Omar, era un'azione pacifica da parte del cardinale perché non ha voluto fare guerra, poi Omar fece il patto conosciuto nella storia come "il patto di Omar" che conteneva 28 articoli, il settimo era quello più pericoloso, perché vietava agli abitanti di Gerusalemme che si chiamava allora Ilyaa di ospitare gli ebrei, quindi gli ebrei furono esclusi.
ثُمَّ رَدَدْنَا لَكُمُ الْكَرَّةَ عَلَيْهِمْ وَأَمْدَدْنَاكُم بِأَمْوَالٍ وَبَنِينَ وَجَعَلْنَاكُمْ أَكْثَرَ نَفِيرًا [١٧:٦]
Vi demmo quindi il sopravvento su di loro e vi corroborammo con ricchezze e progenie e facemmo di voi un popolo numeroso.
إِنْ أَحْسَنتُمْ أَحْسَنتُمْ لِأَنفُسِكُمْ ۖ وَإِنْ أَسَأْتُمْ فَلَهَا ۚ فَإِذَا جَاءَ وَعْدُ الْآخِرَةِ لِيَسُوءُوا وُجُوهَكُمْ وَلِيَدْخُلُوا الْمَسْجِدَ كَمَا دَخَلُوهُ أَوَّلَ مَرَّةٍ وَلِيُتَبِّرُوا مَا عَلَوْا تَتْبِيرًا [١٧:٧]
Se fate il bene, lo fate a voi stessi; se fate il male, è a voi stessi che lo fate. Quando poi si realizzò l'ultima promessa i vostri volti furono oscurati ed essi entrarono nel tempio come già erano entrati e distrussero completamente quello che avevano conquistato.
وَقُلْنَا مِن بَعْدِهِ لِبَنِي إِسْرَائِيلَ اسْكُنُوا الْأَرْضَ فَإِذَا جَاءَ وَعْدُ الْآخِرَةِ جِئْنَا بِكُمْ لَفِيفًا [١٧:١٠٤]
Dicemmo poi ai Figli di Israele: "Abitate la terra!". Quando si compì l'ultima promessa, vi facemmo venire in massa eterogenea.
وَبِالْحَقِّ أَنزَلْنَاهُ وَبِالْحَقِّ نَزَلَ ۗ وَمَا أَرْسَلْنَاكَ إِلَّا مُبَشِّرًا وَنَذِيرًا [١٧:١٠٥]
Con la verità abbiamo fatto scendere [il Corano] e con la verità è sceso: non ti inviammo se non come annunciatore di buona novella e come ammonitore.
Kissinger conferma la previsione di Ahmadinejad: entro 10 anni non ci sara’ più Israele
NEW YORK – Diventerà sempre più facile per i politici americani, seguendo le orme di Kissinger e le sedici agenzie di intelligence, di riconoscere l’ovvio:
“Israele ha raggiunto la fine della sua sopravvivenza”.
L’idea di crollo inesorabile di Israele non è più un tabù. A dirlo esplicitamente uno dei personaggi politici piu’ importanti degli Stati Uniti, Henry Kissinger che ha proclamato la fine inesorabile di Israele: “Entro 10 anni, non esisterà più Israele”.
Le Dichiarazione di Kissinger sono chiare e senza mezzi termini. Lui non sta dicendo che Israele è in pericolo, ma dice che non potrebbe essere salvato se non con migliaia di miliardi di dollari che dovranno sborsare i suoi alleati per salvarlo dalla caduta certa. …. Egli non offre una via d’uscita. La sua è semplicemente una constatazione:”
Nel 2022, Israele non esisterà più”, ha commentato così l’analista nonchè editorialista americano Kevin Barrett nel suo articolo pubblicato sul sito web Press TV.
“Le sedici agenzie di intelligence degli Stati Uniti concordano sul fatto che Israele non può sopportare le condizioni politiche favorevoli alla questione dovute alla primavera araba, il risveglio islamico, e la nascita della Repubblica islamica dell’Iran”, ha aggiunto l’analista.
Il rapporto IC sostiene che il governo americano non ha più le risorse militari e finanziarie “per continuare ad appoggiare Israele contro il volere di più di un miliardo dei suoi vicini”, e suggerisce che “gli Stati Uniti dovranno seguire i propri interessi nazionali e tirarsi fuori dalla trappola di Israele “, ha detto Barrett.
Considerando il fatto che l’ebreo Kissinger è stato a lungo visto come un amico molto vicino di Israele e che la maggior parte dei funzionari statunitensi, tra cui gli autori del rapporto IC, sono influenzati dalla lobby pro-israeliana, simili dichiarazioni diventano sempre più importanti e da considerare nella politica internazionale, scrive Barrett aggiungendo: “Diventerà sempre più facile per i politici americani, seguendo le orme di Kissinger e le sedici agenzie di intelligence, di riconoscere l’ovvio: Israele ha raggiunto la fine della sua vita”.
Fonte: http://italian.irib.ir/notizie/politica5/item/114172-kissinger-conferma-previsione-ahmadinejad-entro-10-anni-non-ci-sara-pi%C3%B9-israele
it.blastingnews.com
Quando scoppierà la terza guerra mondiale: la profezia della falce di luna, simbolo Islam
Blasting News
Profezie sullo scoppio di un nuovo conflitto mondiale non arrivano certo solamente da Nostradamus, che in realtà nelle sue 'Centuries et propheties' del 1555, non scrisse mai 'terza guerra mondiale'. Nel momento in cui la sempre più prepotente minaccia dell'#Isis ha portato la Francia ad avviare la sua lotta contro il #terrorismo
richiedendo l'aiuto militare della Russia, dell'Italia e della Gran
Bretagna, proprio da quest'ultimo Stato arriva una particolare profezia,
meno conosciuta e poco divulgata: l'accensione di un conflitto a causa dello stato islamico.
Di cosa si tratta esattamente e quali collegamenti potrebbe avere con
le numerose previsioni che in questi giorni si stanno diffondendo con la
più attenta lettura dei maggiori profeti o apostoli del famoso medico e
speziale del Cinquecento?
Nel testo profetico si accenna all'arrivo dell'arcangelo Gabriele che dividerà il tronco in settanta parti; l'ultima di queste parti sarà suddivisa in ulteriori settanta granelli di polvere. Difficile fare un'interpretazione su numeri, persone o Stati a cui potrebbero riferirsi queste 'parti'. Al termine della suddivisione, il figlio de Grande Padre (potrebbe essere il Pontefice) dovrà indossare di nuovo i sandali e intraprendere la strada antica della Chiesa che percorre il mondo e che corrisponde alla sua stessa casa. Nel manoscritto dell'abbazia di Pluscarden non si fa riferimento all'uccisione del papa o all'ultimo pontefice, ovvero il 'papa nero' della profezia di Malachia, fatto quasi assemblato si faccia riferimento a Papa Francesco, unico a far parte dell'ordine gesuitico. Il preposito generale della Compagnia di Gesù è tradizionalmente chiamato 'papa nero'.
Il segno dei tempi forse più importante è la storia recente di Israele.
L'accensione della terza guerra mondiale
È stato ritrovato nel 2001, nell'abbazia di Pluscarden, sita a Elgin, in Scozia, il manoscritto anonimo in cui è presente la terribile profezia. Il complesso, fondato da Alessandro II di Scozia nel 1230, è il solo monastero medievale della Gran Bretagna ancora oggi abitato dai monaci benedettini. Nel testo si predice che, a seguito dell'entrata del genere umano nel nuovo millennio, l'uovo, simbolo della fertilità, si romperà mentre il fico, simbolo di ricchezza e di Israele, si seccherà. La distruzione dell'uomo e della pianta del fico porterà un altro avvenimento: la falce di luna, che rappresenta l'Islam, brucerà le foglie. E proprio quest'ultimo fatto è stato interpretato come l'accessione del terzo conflitto mondiale per motivi religiosi, in cui l'Islam è il diretto protagonista. Quale sarà la risoluzione? Anche l'ultima parte del manoscritto dell'anonimo profeta va interpretata.Nel testo profetico si accenna all'arrivo dell'arcangelo Gabriele che dividerà il tronco in settanta parti; l'ultima di queste parti sarà suddivisa in ulteriori settanta granelli di polvere. Difficile fare un'interpretazione su numeri, persone o Stati a cui potrebbero riferirsi queste 'parti'. Al termine della suddivisione, il figlio de Grande Padre (potrebbe essere il Pontefice) dovrà indossare di nuovo i sandali e intraprendere la strada antica della Chiesa che percorre il mondo e che corrisponde alla sua stessa casa. Nel manoscritto dell'abbazia di Pluscarden non si fa riferimento all'uccisione del papa o all'ultimo pontefice, ovvero il 'papa nero' della profezia di Malachia, fatto quasi assemblato si faccia riferimento a Papa Francesco, unico a far parte dell'ordine gesuitico. Il preposito generale della Compagnia di Gesù è tradizionalmente chiamato 'papa nero'.
Vertice Hollande-Cameron, nuovi raid aerei in Siria
Il manoscritto profetico ritrovato nell'abbazia scozzese ci è venuto subito in mente anche a seguito delle notizie riportate questa mattina sul vertice Hollande-Cameron. Il presidente francese ha infatti richiesto l'aiuto dell'Inghilterra per aumentare gli attacchi su Raqqa. Il ministro inglese ha dichiarato che questa sera cercherà di ottenere l'approvazione del Parlamento di Londra per avviare una più salda partecipazione ai raid aerei in Siria. Dal canto suo Hollande ha affermato di avere intenzione di rafforzare i propri interventi militari verso la lotta contro il terrorismo, mirando a colpire gli obiettivi sensibili dei militanti Isis. Il presidente francese ha anche ricordato che già nel mese di settembre il governo aveva deliberato per un più massiccio intervento nella 'roccaforte dell'Isis' e che ora spetta all'Inghilterra prendere una ferma decisione sul suo impegno verso la lotta al terrorismo e il suo sostegno alla Stato francese colpito così duramente nella capitale parigina e a Bruxelles, che ancora resta blindata e alla ricerca della mente della strage, Salah, e un terzo kamikaze ancora non identificato dalle forze di polizia belga.Il segno dei tempi forse più importante è la storia recente di Israele.
L'Antico Testamento, come è noto, ha sempre avuto nel popolo di Israele il suo obiettivo primario. Il profeta Ezechiele è quello che forse più manifestamente di altri sembra inquadrare nel contesto escatologico il ritorno del popolo eletto in Palestina. Nel capitolo 38, egli mette in relazione la guerra che avverrà "sul finire degli anni" (scatenata da "Gog di Magòg") col ritorno degli ebrei nella loro terra dopo la diaspora fra i popoli di tutto il mondo. Infatti, nel versetto 8 il Signore dice a Gog: "sul finire degli anni tu andrai contro una nazione che è sfuggita alla spada, che in mezzo a molti popoli si è radunata sui monti d'Israele, rimasti lungamente deserti. Essa rimpatriò dalle genti e tutti abitano tranquilli" e nel versetto 16 aggiunge: "Verrai contro il mio popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Sul finire dei giorni Io ti manderò sulla mia terra perché le genti mi conoscano". Il profeta parla della restaurazione di Israele anche in 36,24 e 39,25-29. Ci sono accenni a questa restaurazione anche in Isaia (Is 11,11-12) e Amos (Am 9,14-15).
Dal 1948 Israele, dopo un esilio di quasi 2000 anni, si è ricostituita come nazione. La diaspora di Israele fra le nazioni era iniziata nel 70 d.C. con l'assedio di Tito a Gerusalemme. Ebbe poi il suo epilogo nel 133 d.C. quando, a seguito di varie rivolte scoppiate nella città, i romani deportarono lontano dalla loro terra quasi tutti gli ebrei rimasti (come Gesù stesso aveva profetizzato: "saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli" - cfr. Luca 21,24). Per cui, il rimpatrio degli ebrei in Palestina dopo l'ultima grande diaspora "sul finire dei giorni" di cui parla Ezechiele potrebbe essere con grande probabilità proprio quello avvenuto alla metà del secolo scorso[1], e ciò quindi ad ulteriore sostegno della tesi che ci troviamo già negli Ultimi Tempi. Una conferma della validità di tale interpretazione ci viene anche da una profezia della beata Anna Caterina Emmerich che attorno al 1820 scriveva: "Gli ebrei ritorneranno in Palestina e diverranno cristiani verso la fine del mondo"[2]. A sua riprova non resta a questo punto che l'adempimento della profezia sulla grande guerra di "Gog di Magòg".
Dunque abbiamo visto che Ezechiele nei capitoli 38 e 39 profetizza una grande e terribile guerra contro Israele che si verificherà "sul finire dei giorni". Tale guerra dovrebbe essere scatenata da una coalizione di stati che Ezechiele identifica con i nomi di alcuni discendenti di Noè (cfr. Genesi cap. 10):
Gog nel paese di Magòg, principe capo di Mesech e Tubal: vari studiosi sostengono che i discendenti di Magòg fossero gli Sciti, un'antica popolazione seminomade stanziata nell'area compresa tra il Don e il Danubio. Mesech e Tubal erano invece probabilmente popolazioni che vivevano nella regione compresa fra l'attuale Turchia orientale e il Caucaso. In tempi antichi una parte di queste tribù si spostò verso nord, nei territori oggi georgiani e russi. In passato la Russia è stata chiamata per lungo tempo Muscovy, un nome che, secondo alcuni, trae origine proprio da Mesech. È possibile che i nomi moderni delle città russe di Mosca (in russo: Moskva) e Tobolsk, ma forse anche della capitale della Georgia Tbilisi, conservino elementi fonetici di Mesech e Tubal. Alcuni studiosi sostengono che in Ezechiele 38,2 il termine ebraico "ros", tradotto nella maggioranza delle versioni della Bibbia con "capo", potrebbe indicare in realtà l'antico nome del gruppo etnico da cui discendono i russi[3];
Persia: nel libro di Ezechiele è da intendersi probabilmente come la sede originaria del popolo persiano e corrisponde approssimativamente all'attuale provincia del Fars, nel sud dell'Iran (in questo contesto biblico non va confusa con l'Impero Persiano della dinastia Achemenide che si estendeva dal Mar Mediterraneo fino all’Indo e dai Mari Nero e Caspio fino al Golfo Persico e all’Oceano Indiano);
Etiopia (Kush): la Vulgata traduce il termine ebraico Kush con Aethiopia (troviamo Etiopia anche nella Bibbia C.E.I.). Secondo gli storici il paese di Kush sarebbe approssimativamente il Sudan odierno, ma nella Bibbia dovrebbe corrispondere a una vasta regione che comprende l'Egitto meridionale, il Sudan e parte dell'Etiopia di oggi;
Put: si ritiene che sia l'attuale Libia. Ma secondo alcuni studiosi sarebbe tutta la fascia settentrionale dell'Africa che comprende Libia, Algeria, Tunisia e Marocco;
Gomer: secondo alcuni studiosi, si riferirebbe a tribù che anticamente abitavano le regioni a nord del Mar Nero (Cimmeri). Alcune di queste antiche popolazioni migrarono nella parte centrale del continente europeo e, insediatesi inizialmente nell'area del Danubio superiore, si diffusero successivamente in quasi tutta l'Europa occidentale (Galli, Belgi, Britanni, Celtiberi), nell'Italia settentrionale, nei Balcani e in Asia Minore (Galati);
Togarma: si ritiene che sia la regione che va dalla Turchia sud-orientale all'Armenia;
"le estreme regioni del settentrione": si sono fatte svariate ipotesi, ma nessuna suffragata da prove certe. Secondo alcuni studiosi potrebbe trattarsi dell'attuale Russia o di altri territori dell'ex Unione Sovietica; secondo altri si tratterebbe di regioni dell'attuale Europa.
Come si può vedere troviamo qui elencati alcuni dei peggiori nemici di Israele dei nostri giorni.
Secondo quanto alcuni studiosi evincono dall’Apocalisse (Ap 16,12[15]), anche la Cina, forse alleata con altri stati asiatici, dovrebbe partecipare al conflitto. Questi interpreti, partendo dall'assunto che nel libro di S. Giovanni la guerra del capitolo 16°[16] coincida con quella descritta nel capitolo 9°[17], concludono che questa coalizione di stati asiatici parteciperà al conflitto con un imponente esercito di circa 200 milioni di uomini (cfr Ap 9,16). Questo numero probabilmente è solo simbolico e sta ad indicare semplicemente una grande moltitudine. Tuttavia non è neanche da escludere che si tratti di un numero reale: se consideriamo che non è mai esistita, nei secoli passati e ai giorni nostri, un'altra nazione altrettanto popolosa e temibile dal punto di vista militare come la Cina odierna, capace all'occorrenza di mettere assieme un esercito smisurato[18]. Secondo il rapporto "World Factbook 2008" della CIA, la Cina può contare già oggi su oltre 600 milioni di persone abili al servizio militare (circa 313 milioni di uomini e 295 milioni di donne), e senza dubbio questo numero è destinato ad aumentare sensibilmente nel giro di pochi decenni, considerando lo straordinario dinamismo demografico delle popolazioni asiatiche.
È singolare come la particolare foggia con cui nel capitolo 9° vengono rappresentati cavalli e cavalieri (Ap 9,17-19[19]) ricordi molto da vicino gli equipaggiamenti militari e gli armamenti in uso nelle guerre dei giorni nostri, e l'esito terribile di questo immane scontro bellico non può non richiamare alla mente gli estesi e devastanti effetti sulle popolazioni dell'impiego di armi chimiche e nucleari nelle guerre del XX secolo. Pur tenendo conto che qui ci troviamo davanti ad una visione, che in quanto tale può contenere elementi che vanno letti in chiave simbolica, non possiamo comunque escludere che certe immagini ed eventi che in essa vengono evocati siano da interpretare letteralmente. E in quest'ottica non si può non notare che tali immagini ed eventi sembrano avere molta più attinenza con l'epoca attuale che con qualsiasi altra epoca passata, e ciò dovrebbe far riflettere... [20]
Per cui, sia il ritorno degli ebrei nella loro terra avvenuto nel XX secolo, sia la singolare concordanza fra la coalizione di nazioni che attaccherà Israele "sul finire dei giorni" (menzionata da Ezechiele) e i nemici dello Stato ebraico nello scacchiere mediorientale e internazionale dei nostri giorni, ci paiono degli eventi/segni estremamente significativi che avvalorano la tesi che il mondo si trova già in prossimità della fase conclusiva della sua storia: gli "Ultimi Tempi".
Israele è dunque il riferimento più importante per chi studia le profezie bibliche, un riferimento essenziale per inquadrare e comprendere appieno gli avvenimenti di un futuro forse non lontano che riguarderanno non soltanto il Medio Oriente ma il mondo intero, non solo il popolo ebraico ma l'intera umanità.
Vorremmo concludere dicendo che con questa breve introduzione non avevamo la pretesa di fornire un quadro certo e infallibile della cronologia degli avvenimenti futuri (solo Dio conosce ed è arbitro del futuro), né tanto meno un resoconto esaustivo delle profezie escatologiche della Bibbia. Abbiamo cercato di presentare, in maniera volutamente schematica e sommaria, questa materia molto complessa e dibattuta, illustrando brevemente alcune tesi sulle relazioni e sulle concordanze tra profezie bibliche ed avvenimenti dei nostri giorni, così come vengono proposte dagli studiosi di questa materia. E abbiamo cercato di farlo nel pieno rispetto e nell'osservanza degli insegnamenti della Chiesa, evitando ogni tesi che contraddicesse la dottrina cattolica. Nel tentativo di gettar luce sulla cronologia e sul senso degli eventi, abbiamo fatto anche riferimento ad alcuni scritti di padri e dottori della Chiesa azzardando inoltre - come si sarà notato - un approccio poco convenzionale: lo studio comparato con le rivelazioni private dei santi e dei mistici cattolici. Un approccio che forse i puristi dell'esegesi biblica moderna potranno considerare poco ortodosso se non addirittura inappropriato, ma che a noi pare utile per cogliere il senso di certe profezie bibliche che a tutt'oggi anche in ambito accademico sono considerate oscure e controverse.
Questa breve dissertazione, nelle nostre intenzioni vorrebbe essere un invito ad approfondire la conoscenza delle tematiche escatologiche per tentare di meglio comprendere i tanti avvenimenti dei nostri giorni che, a parere di molti studiosi (sia in ambito cattolico che di altre confessioni cristiane), in virtù della loro concordanza con le profezie bibliche e con le rivelazioni private, indicherebbero l'imminenza di eventi epocali per tutta l'umanità; eventi che nella Bibbia erano stati preannunciati già migliaia di anni fa.
"Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino..." (Marco 13,35). |
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