Lo scopo iniziale delle crociate fu quello di proteggere i pellegrini che volevano recarsi in Terra Santa senza rischiare di essere attaccati da predoni di ogno sorta . Fu creato così questo ordine cavalleresco che sarebbe entrato nella leggenda. Durante le Crociate i Templari trovarono anche la corona di spine del Cristo a Costantinopoli? Nel tempio di Salomone custodivano il Graal? Tutto nasce dalle Crociate. Cosa scoprirono veramente i Templari in Terra Santa?
LE CROCIATE : Baliano, maniscalco di uno sperduto villaggio francese, viene raggiunto da Goffredo di Ibelin, che gli rivelerà essere suo padre, conducendolo poi a Gerusalemme. Qui Baliano conosce diversi personaggi, a partire dal saggio re lebbroso Baldovino IV e dal malvagio Guido di Lusignano, passando attraverso il crudele Reginaldo di Chatillon e per l'affascinante principessa Sibilla, sorella del re. Baliano si ritrova così in un territorio sconosciuto, dove regna una precaria tregua d'armi tra il re e il sultano Saladino. La tregua però non può durare a causa della morte prematura del re e della nomina a re di Guido che vede nella guerra un'opportunità per costruirsi una fama e conquistare il potere. Quando Gerusalemme viene assediata da Saladino, toccherà a Baliano difendere la città e la sua popolazione. Ed egli dopo essere riuscito a difendere la città, la cede al nemico a patto che la popolazione non venga uccisa, e che possa andarsene senza che le venga fatto alcun male.
Chi è interessato alle leggende cristiane, come quella del Santo Graal o della Santa Sindone, non può non ritrovare citati su innumerevoli saggi e libri storici una congregazione che viene dal passato: i Cavalieri Templari. Durante le Crociate, i Templari divennero un ordine molto potente non solo in Oriente, ma anche in Europa Nonostante siano stati dispersi, accusati di eresia e torturati, continuano ad essere ritenuti i più devoti cavalieri che presero parte alle Crociate in Terra Santa. Essi vennero chiamati eretici perché si riteneva adorassero una testa barbuta, identificata con quella del diavolo Baphomet (Bafometto). In realtà la testa poteva essere l'immagine di Cristo su una tela, e può essere identificata con il Mandilion di Edessa, il Fazzoletto della Veronica, o ancora con la Sindone di Torino
Una importante domanda sulle leggende del Graal è la seguente: "Dove incomincia la sua storia?" Nonostante alcune fonti sembrino indicare nella cultura celtica o orientale le radici della letteratura graaliana, la versione classica della storia comincia al tempo delle Crociate.
Uno dei primi a parlare di Graal fu un monaco francese chiamato Elinando, che nelle sue cronache compilate nel 1204 scrisse che il Graal era la coppa usata da Cristo durante l'Ultima Cena. Il testo più conosciuto, intitolato "Perceval", scritto dal chierico e poeta francese Chrétien de Troyes, nacque circa nel 1135, mentre i crociati si trovavano ancora a Gerusalemme. Egli scrisse con il patronato della Contessa Maria di Champagne, figlia del Re Luigi VII ed Eleonora di Aquitania; ella viveva in un regno dove grande importanza era data all'amor cortese e alla cavalleria, molto più di quanto viene raccontato nei racconti arturiani. Il Conte Enrico, marito di Maria, morì una settimana dopo il suo ritorno dalla Terra Santa.
Un altro autore che scrisse sul Graal fu Wolfram von Eschenbach; egli scrisse che Chrétien aveva ispirato la sua storia del calice a ciò che aveva udito da un chierico chiamato Kyot, probabilmente da identificarsi con Guyot de Provins, un affiliato dei Templari.
"Secondo Wolfram, Kyot o Guyot de Provins sarebbe vissuto a Gerusalemme, alla corte di Federico Barbarossa, ed era stato iniziato ai misteri del Graal"*
In molti romanzi del Graal, compreso il "Parzival" di Eschenbach, i cavalieri del Graal sono indentificati, direttamente o indirettamente, con i Templari, i quali vestivano bianchi mantelli e croci rosse. Eschenbach descrisse il Graal come una pietra sacra, e ciò fece pensare alla Pietra Filosofale.
Non è una coincidenza che il potere dei Templari abbia fatto guadagnato loro un posto preminente nella leggenda del Graal e di altre reliquie.
"I Templari furono definiti guardiani del Graal anche nell'anonimo romanzo "Perlesvaus", ma in questo caso essi erano descritti come crociati contro l'Islam pagano. Il Graal era il calice del Sangue di Cristo, non una pietra mistica; veniva definito anche "vas Hermetis", vaso ermetico, e dunque di nuovo poteva esser identificato con la Pietra Filosofale degli alchimisti, in grado di trasmutare tutto ad una armonia spirituale. Nel "Perslevaus" c'è scritto che tra Templari e la cavalleria musulmana non potrà mai esserci pace né alcun compromesso. L'autore disse d'aver basato la sua storia su un libro scritto in latino da un monaco di Glastonbury; ma i molti riferimenti ad armi e a straregie militare, e il lungo encomio che fa ai Cavalieri del Graal che proteggono il loro sacro segreto con i loro mantelli rossocrociati, fa pensare che lo scrittore abbia fatto parte dell'ordine Templare. Il Graal fu descritto come il calice Eucaristico dell'Ultima cena, portato in Britannia da Giuseppe d'Arimatea" *
Istintivamente si è portati a pensare che un gruppo ricco e potente come quello Templare non abbia avuto difficoltà ad ottenere un controllo della scrittura e della storia. E altre reliquie sembrano suggerire l'idea che i Templari siano legati molto strettamente alla leggenda del Graal. Per esaminare questa ipotesi, è necessario comprendere l'importanza della città di Costantinopoli, odierna Istanbul, conquistata dai Crociati.
"E' certo che Costantinopoli fu conquistata dai Crociati perché, da sola, possedeva più reliquie del restante mondo cristiano. Si sa che dalla città proveniva la Corona di Spine di Gesù: corrompendo alcuni uomini, il Re Luigi IX di Francia riuscì a sottrarla alla città di Venezia e a portarla in Francia, presso la Sainte Chapelle. Anche se il tesoro della basilica di San Marco fu distrutto nel 1231, la maggior parte del tesoro fu risparmiata dalle fiamme." *
Questo non è difficile da credere. La storia indica che nel passato molti sapevano dell'esistenza di reliquie come la Santa Croce. In Scozia, i Templari di San Clairs, furono per anni i guardiani delle sacre reliquie, tra cui si trovava un pezzo della Croce, una pietra sacra e alcuni testi apocrifi che si diceva fossero nascosti da qualche parte nella Cappella di Rosslyn (Rosslyn Chapel), costruita dalla famiglia dei St.Clair.
"La Rosslyn Chapel può essere considerata il Terzo Giorno della Creazione scolpito nella pietra. Si tratta della ricostruzione del Tempio di Salomone decorato con lussurreggianti piante, foglie, fiori. Si tratta anche della cappella costruita dai Templari per nascondere il Graal, che giace nascosto nelle sue volte. Nella mia ricerca per decifrare questo segreto ho dovuto cercare che cosa significasse il Graal, prima di poter scoprire che si trovava a Rosslyn. Il suo mito deriva certamente dal tempo delle Crociate." *
Un'importante connessione tra la Rosslyn Chapel e la leggenda del Graal sembra consistere in una piccola pietra tombale, nascosta in un oscuro angolo della Cappella.
"Sulla pietra tombale di Sir William de St. Clair a Rosslyn, compare un calice in cui è inscritto una rosa-croce ottagonale con un fiore nel centro che sta ad indicare il Sangue di Cristo. Si tratta di una delle più antiche rappresentazioni del Sangue di Cristo, che deriverebbe dalla scoperta di rivelazioni Gnostiche contenute in segreti Vangeli ritrovati dai Templari e in seguito trasmessi alla Confraternita della Rosa+Croce, che considerava il cuore di Gesù come il tempio ove la vita del mondo veniva generata, come la rosa e la coppa. Ciò suggerisce anche una connessione tra i Templari e i Catari, prima della Crociata contro gli Albigesi. I Catari erano anch'essi Gnostici, e furono molto influenzati dal trovatore Courst che scrisse in lingua d'Oc, in particolare nell'epico e cavalleresco "Roman de la Rose", e nel successivo romanzo sul Graal. In questi scritti i Templari, avvolti nelle loro tuniche rosso-crociate, sono i custodi del segreto della "rosa dentro il calice". Il Graal sulla pietra tombale di St. Clair spiega anche il motivo per cui attualmente esso venga custodito nel pilastro dell'apprendista nella Rosslyn Chapel, un pilastro costruito proprio per custodirlo. Se le reliquie Templari raggiunsero Rosslyn, potrebbero esser state affidate ai St. Clairs per sicurezza. Gli odierni templari di Scozia possiedono una coppa ingioiellata risalente al Medio Evo, che potrebbe essere appartenuta al tesoro dei Templari. E come sono esistiti i guardiani della Santa Croce, così i St. Clairs potrebbero essersi sentiti investiti del compito di custodire il Santo Graal nella loro cappella." *
Dunque, in che modo c'è legame tra i Templari e la Rosslyn Chapel? Il mio punto di vista è questo. Se uno sospende per un momento la propria incredulità e immagina che il Graal possa effettivamente esistere, il mezzo tramite cui le leggende sono giunte a noi deve aver coinvolto i Templari. La Rosslyn Chapel in Lothian (Scozia), fu costruita dalla famiglia St. Claire e riporta molti elementi architettonici che richiamano la geometria sacra dei Templari, per esempio la croce di Malta ad otto punti (croix pattée). Sotto la Rosslyn Chapel ci sono sepolti molti Cavalieri templari, ed la cappella è piena di misteriose e simboliche sculture che sembrano indicare dove si trovi il sempre cercato e mai rinvenuto Tesoro dei Templari. All'interno del pilastro dell'apprendista, si dice si trovi un calice metallico, che potrebbe essere il Graal. Sebbene sembri inverosimile, Rosslyn fu il centro di una intensa attività dei Templari, oltre che residenza di alcuni di essi. La famiglia di St. Clair era guardiana di alcune sacre reliquie. Se il Graal esistette, potrebbe essersi trovato lì. Ma non ha importanza che cosa giaccia sotto o dentro la Rosslyn Chapel: si tratta di un reliquiario innalzato verso Dio che richiama all'uomo l'infinita ricerca, cominciata mille anni fa, del Santo Graal.
* Le citazioni sono tratte dal libro "The Sword and The Grail" di Andrew Sinclair, che purtroppo non è ancora stato tradotto in Italiano.
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