Ecco gli uomini in nero, i MEN IN BLACK.
Bob Wilson decide di portare in gita su una montagna isolata la moglie Dez e il figlio Andy, che frequenta la scuola elementare. Nonostante un benzinaio della zona li abbia avvisati riguardo gli strani fatti che accadono nei dintorni, la famiglia Wilson sale fino in cima al monte per ammirare il tramonto in tutto il suo splendore. Bob vorrebbe fermarsi anche la notte a dormire all'aperto, ma Dez e Andy lo convincono a rinunciare.
Durante il tragitto di ritorno un UFO dalla luce abbagliante sorvola ripetutamente la loro automobile, facendola sbandare. Poco dopo i tre si svegliano storditi e si accorgono che è più tardi di quanto pensassero. Senza capire cosa sia successo raggiungono la propria residenza, e la mattina seguente ripensano sconvolti alle strane impressioni di quella notte. Parlandone con la moglie Bob inizia a credere di essere stato vittima di un rapimento alieno.
Chiede informazioni all'aeronautica, e dopo qualche ora si presentano a casa sua due agenti con occhiali scuri ed abiti neri, i quali tempestano la famiglia di domande, alcune delle quali molto imbarazzanti. Dato il loro strano atteggiamento Bob si reca alla stazione di polizia, dove verifica che quei due non erano veri agenti.
Dez scopre intanto che la videocamera di Andy ha ripreso accidentalmente il momento in cui, dopo il loro svenimento, alcuni alieni umanoidi li hanno prelevati dall'automobile per condurli nel proprio disco volante e sottoporli ad esperimenti.
I due Men In Black, a cui se ne aggiunge un terzo (e presto molti altri), si ripresentano in casa Wilson con intenzioni ostili, costringendo la famiglia a scappare in auto. Durante la fuga Bob chiama da un telefono pubblico Stan Mills, un ufologo esperto in casi di rapimenti alieni, che si offre di aiutarli.
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