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giovedì 31 dicembre 2015

Anno nuovo : Non lasciamo spegnere la speranza

Si conclude un bruttissimo anno per me. Come dal seguente racconto spero proprio che il nuovo riaccenda la speranza. AUGURI !



Nella stanza c’erano quattro candele accese. Intorno regnava un profondo silenzio, rotto solo dalla conversazione delle candele.


La prima disse: “Io sono la pace, ma gli uomini non riescono a mantenermi: penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!”. Così fu, e a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.


La seconda affermò: “Io sono la fede: purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere di me, e per questo motivo non ha senso che io resti accesa”. Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.


Triste triste, la terza candela, a sua volta dichiarò: “Io sono l’amore: non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza. Essi odiano perfino coloro che più li amano, i loro familiari”. E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.


Proprio in quel momento, un bimbetto entrò nella stanza e vide le tre candele spente. Impaurito per la semioscurità esclamò: “Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese: io ho paura del buio!”. E scoppiò in lacrime.


La quarta candela, che era ancora accesa, mossa a pietà consolò il piccolo: “Non temere! Non piangere, bambino mio: finché io sarò accesa potremo sempre ridare vita allo stoppino delle altre tre candele. Io sono la speranza”.


Asciugandosi i lacrimoni, il bimbo prese la candela della speranza e, tirando un po’ su con il naso, accese le altre tre candele. E sorrise.


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