“...e avvenne
che gli uomini cominciarono a moltiplicarsi e che nacquero loro delle
figlie. Che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle
e presero per moglie quelle che loro scelsero. E il signore disse: essi
vivranno fino a 120 anni, in quel tempo sulla terra vi erano dei giganti
ed in seguito quando i figli di dio si unirono alle figlie degli uomini
ed ebbero dei figli, questi figli divennero uomini potenti e furono celebri
eroi nell’antichità”.
Genesi 4,1.4
Secondo la storia canonica la civiltà nacque in mesopotamia attorno al 3000
aC e si è sviluppata in modo lineare fino ai giorni nostri. Ma
non tutto è andato come ci racconta la storia, ed in questo sito
abbiamo già descritto alcune incongruenze storiche. Vi sono ricordi
e leggende simili in molti popoli in ogni parte del globo, una di queste
leggende risale ai tempi più antichi e riguarda uomini giganteschi
vissuti in un lontano passato. Solo leggende?
Iniziamo dalla bibbia dove troviamo riferimenti ai giganti. Allorché
gli ebrei giunsero nella terra promessa trovarono a Rabbath il letto di
ferro di un gigante scomparso “presso i figli d’Ammone…era
lungo nove cubiti e largo quattro..” (deuteronomio3,3/11), oppure
nei numeri XIII,33 “ed ecco, vedemmo i giganti i figli di Anak che
discendono dai giganti e ai nostri occhi noi eravamo di fronte ad essi
come dei grilli – ed ai loro occhi eravamo come dei grilli”.
Ed ancora in Giobbe XXVI,5 “i Refaims gli esseri morti sono sotto
l’acqua, e gli antichi abitanti della Terra…”. Le citazioni
nella bibbia sono molte e inutili alla narrazione teologica del libro,
eppure ne troviamo tracce in molti versetti e spesso senza alcun senso
particolare, come inseriti a caso. Genesi 4; Numeri 13; Deuteronomio 3;
Giosué 12,13,15,17; Samuele 2,21; Cronache 1,20; Giacobbe 26; Apocalisse
20. Si presentano come citazioni storiche inserite nei fatti narrati,
senza alcuna utilità dogmatica. In Genesi 4,1.4: “e avvenne
che gli uomini cominciarono a moltiplicarsi e che nacquero loro delle
figlie. Che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle
e presero per moglie quelle che loro scelsero. E il signore disse: essi
vivranno fino a 120 anni, in quel tempo sulla terra vi erano dei giganti
ed in seguito quando i figli di dio si unirono alle figlie degli uomini
ed ebbero dei figli, questi figli divennero uomini potenti e furono celebri
eroi nell’antichità”.
Altri riferimenti a giganti si trovano in altre culture antiche, nei miti
greci troviamo i miti di Atlante e Prometeo e dei ciclopi , ma anche presso
i siriani e gli ittiti si trovano miti di una antica razza di giganti,
ma spesso la storia si trasforma in mito ed in leggenda, così i
giganti vengono confusi con gli dei, così a Ras Sham Ra si trovano
delle tavolette in cui si narra che Baal fu ucciso dagli invasori, ma
Baal era un gigante e solo in epoche successive fu visto come un dio malvagio.
Dunque Baal era un gigante, come il gigante Golia ucciso da Davide.
Ma gli scontri tra uomini e giganti si ritrovano in molte culture antiche,
nella bibbia Deuteronomio 3,3/11 oppure nella cultura greca od ancora
nei miti nordici dove gli dei di Asgard combattono contro la razza dei
giganti sconfiggendoli. Ma nei miti viene narrato anche che la razza dei
giganti e quella degli uomini si sono unite dando origine ad una razza
di semi-giganti, forse all’origine delle leggende su semidei come
Eracle. Gli stessi dei di Asgard probabilmente erano figli di giganti
e di uomini e la loro ribellione ai sovrani giganti portò alla
nascita delle antiche leggende.
Leggende
presenti in ogni parte del mondo, in india, in Thailandia, in America
(i Maya parlavano dei giganti Quinatezmin), nel "Manoscritto messicano
di Pedro de los Rios" si legge: "Prima del diluvio che si verificò
4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata
dagli Tzocuillixeco, esseri giganteschi...", così come troviamo
raffigurazioni di giganti in antichi templi, statue di esseri alti
4-6 metri o più. Solo un modo per raffigurare personaggi a cui
si voleva dare importanza, la grandezza della statua rappresentava la
grandezza del personaggio…forse.
Eppure le prove dell’esistenza dei giganti sono ben visibili e tangibili
in tutto il mondo.
Nel 1577 in Svizzera
a Willisau, Lucerna, venne alla luce uno scheletro dalle ossa enormi.
La commissione di esperti capeggiata dal famoso anatomista elvetico Felix
Plater, di Basilea studiò il caso rimanendo perplessa e lo stesso
Plater dichiarò che si trattava senza ombra di dubbio di resti
umani, nonostante le dimensioni fossero ciclopiche. Ricostruito sulla
creta "il gigante di Lucerna" e le sue ossa furono esposte nel
municipio.
Il conquistadores Hernan Cortes, l’uomo che sottomise il Messico,
spedì al re di Spagna, insieme a favolosi tesori, un “femore
alto quanto un essere umano”.
Nelle cronache di un altro conquistador, Fernando de Alba, invece, si
narra testualmente che “in Messico i resti dei giganti potevano
essere trovati ovunque”.
Nel 1810 in California
fu trovato uno scheletro gigantesco con sei dita ed un cranio enorme.
Nelle leggende della tribù pellerossa Omaha viene tramandata la
leggenda dei Mu-a-lusha, esseri giganteschi giunti millenni prima da oltre
l’oceano pacifico, e nel 1870 in quella zona vennero ritrovati dei
teschi di 60 cm. Anche nelle isole Aluetine vennero ritrovati scheletri
di propozioni gigantesche. Di giganti parlano pure alcune leggende dei
popoli che vivono attorno al Lago Titicaca: in esse si parla di come tribù
di giganti fossero migrate a sud e di come i loro discendenti avessero
popolato la Patagonia, dove Magellano li incontrò : erano uomini
"così alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano
a malapena alla loro cintola e la loro voce era quella di un toro...".
Ma da ogni parte del mondo si hanno notizie di ritrovamenti incredibili,
a Gargayan, nelle Filippine, è stato portato alla luce uno scheletro
di 5,18 metri, a Ceylon, alcuni scheletri di 4 metri, mentre in Pakistan
lo scheletro era alto 3,5 metri.
Denti umani giganteschi sono stati ritrovati in Perù, Cina (dove
vengono chiamati “denti di drago”) ed anche in Italia.
Nel 1925 a Glozel (vicino a Vichy - Allier, Francia) Emile Frendin letteralmente
sprofondò nel campo dove stava lavorando, e trovò "Il
campo dei morti": Circa 3000 oggetti di ogni tipo, gioielli, vasellame,
utensili, e manufatti in osso e legno risalenti al 15-17.000 a.C.
Ricordiamo che secondo la storia ufficiale il primo sistema di scrittura
documentato è quello sumero-accadico, risalente al IV millennio
a.C., le ceramiche mostrano un senso artistico molto raffinato, tanto
che le statue prive di bocca hanno portato a chiamare quel periodo "civiltà
del silenzio". Accanto a tutti questi monili vennero ritrovate ossa
di esseri altri circa cinque metri.
Concludiamo la nostra carrellata con il ritrovamento avvenuto nel 1663
la cittadina di Tiriolo (in provincia di Catanzaro) dove nel corso di
alcuni scavi venne riportata alla luce una tomba di dimensioni gigantesche,
ed al suo interno uno scheletro altrettanto grande.
Il medico Giovanni Battista Cappucci scrisse a Marcello Malpighi, (grande
medico bolognese, insegnante nelle università di Pisa, Messina,
Bologna, ed archiatra del pontefice Innocenzo XII) «in un sepolcro
antichissimo aperto nella campagna di Tiriolo... innatante in notabile
quantità di cerume» fu trovata «l'ossatura di cadavere
gigantesco; corre voce che sia stato di quindici palmi di statura »,
ma sembra che il Malpighi non abbia mai visto lo scheletro e nei suoi
scritti troviamo: «Sperai nell'Aprile prossimo aver materia di scrivere
a V.S.E, una lunga lettera sopra il ritrovamento d'un sepolcro antichissimo
aperto nella campagna di Tiriolo terra di questa Provincia, et in esso
d'una ossatura di cadavere gigantesco innatante in una notabile quantità
di cerume, la mostra del quale è stata portata anche fin a Napoli
al Sr. Tommaso Cornelio sotto nome di balsamo, et io ne ho visto qualche
minuzia, ch'esaminata al di fuori pareva una pece bruna addensata, et
invecchiata, ma nel fuoco spirava un odor migliore della pece comune.
Onde ho preso a sospettare che sia mistura di pece e d'altra raggia di
miglior fumo. Un dente anche mi fu promesso dal medesimo cadavere, che
corre voce sia stato di quindici palmi di statura... Il nostro Sig. Giovanni
Battista Abati, che da Catanzaro è più di me vicino a Tiriolo,
haverebbe potuto meglio informarsi, ma egli incarparbito a tener il riporto
menzogna et il cerume e l'ossa imposture o favolosi, non ha voluto impicciarsi...
per separare dal falso il vero, se di quello, come è solito in
tutte le novità, vi è misura notabile nella storia».
Dunque la scienza ufficiale ostacolò le ricerche spingendo ancora
una volta nell’oblio un ritrovamento fantastico, ma per fortuna
tracce dell’antichissima civiltà dei giganti emergono in
ogni parte del globo.
La scrittura dei giganti è forse l’unico ceppo da cui nacquero
tutte le lingue conosciute?
Sono loro i progenitori degli uomini o siamo una razza completamente diversa?
A giudicare dai ritrovamenti vi è un continuom tra l’antica
razza e la nostra, probabilmente dobbiamo a loro tutte le antiche conoscenze
che ci sono giunte e gli antichi monumenti ciclopici che tuttora esistono
in ogni angolo del pianeta e lasciano meravigliati per la maestria con
cui furono costruiti.
http://www.lostinn.com/lworld/giganti.htm
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