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sabato 9 febbraio 2013

Giganti del passato

 “...e avvenne che gli uomini cominciarono a moltiplicarsi e che nacquero loro delle figlie. Che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per moglie quelle che loro scelsero. E il signore disse: essi vivranno fino a 120 anni, in quel tempo sulla terra vi erano dei giganti ed in seguito quando i figli di dio si unirono alle figlie degli uomini ed ebbero dei figli, questi figli divennero uomini potenti e furono celebri eroi nell’antichità”.

 Genesi 4,1.4

 

Secondo la storia canonica la civiltà nacque in mesopotamia attorno al 3000 aC e si è sviluppata in modo lineare fino ai giorni nostri. Ma non tutto è andato come ci racconta la storia, ed in questo sito abbiamo già descritto alcune incongruenze storiche. Vi sono ricordi e leggende simili in molti popoli in ogni parte del globo, una di queste leggende risale ai tempi più antichi e riguarda uomini giganteschi vissuti in un lontano passato. Solo leggende?
Iniziamo dalla bibbia dove troviamo riferimenti ai giganti. Allorché gli ebrei giunsero nella terra promessa trovarono a Rabbath il letto di ferro di un gigante scomparso “presso i figli d’Ammone…era lungo nove cubiti e largo quattro..” (deuteronomio3,3/11), oppure nei numeri XIII,33 “ed ecco, vedemmo i giganti i figli di Anak che discendono dai giganti e ai nostri occhi noi eravamo di fronte ad essi come dei grilli – ed ai loro occhi eravamo come dei grilli”. 


Ed ancora in Giobbe XXVI,5 “i Refaims gli esseri morti sono sotto l’acqua, e gli antichi abitanti della Terra…”. Le citazioni nella bibbia sono molte e inutili alla narrazione teologica del libro, eppure ne troviamo tracce in molti versetti e spesso senza alcun senso particolare, come inseriti a caso. Genesi 4; Numeri 13; Deuteronomio 3; Giosué 12,13,15,17; Samuele 2,21; Cronache 1,20; Giacobbe 26; Apocalisse 20. Si presentano come citazioni storiche inserite nei fatti narrati, senza alcuna utilità dogmatica. In Genesi 4,1.4: “e avvenne che gli uomini cominciarono a moltiplicarsi e che nacquero loro delle figlie. Che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per moglie quelle che loro scelsero. E il signore disse: essi vivranno fino a 120 anni, in quel tempo sulla terra vi erano dei giganti ed in seguito quando i figli di dio si unirono alle figlie degli uomini ed ebbero dei figli, questi figli divennero uomini potenti e furono celebri eroi nell’antichità”.


Altri riferimenti a giganti si trovano in altre culture antiche, nei miti greci troviamo i miti di Atlante e Prometeo e dei ciclopi , ma anche presso i siriani e gli ittiti si trovano miti di una antica razza di giganti, ma spesso la storia si trasforma in mito ed in leggenda, così i giganti vengono confusi con gli dei, così a Ras Sham Ra si trovano delle tavolette in cui si narra che Baal fu ucciso dagli invasori, ma Baal era un gigante e solo in epoche successive fu visto come un dio malvagio. Dunque Baal era un gigante, come il gigante Golia ucciso da Davide.
Ma gli scontri tra uomini e giganti si ritrovano in molte culture antiche, nella bibbia Deuteronomio 3,3/11 oppure nella cultura greca od ancora nei miti nordici dove gli dei di Asgard combattono contro la razza dei giganti sconfiggendoli. Ma nei miti viene narrato anche che la razza dei giganti e quella degli uomini si sono unite dando origine ad una razza di semi-giganti, forse all’origine delle leggende su semidei come Eracle. Gli stessi dei di Asgard probabilmente erano figli di giganti e di uomini e la loro ribellione ai sovrani giganti portò alla nascita delle antiche leggende. Leggende presenti in ogni parte del mondo, in india, in Thailandia, in America (i Maya parlavano dei giganti Quinatezmin), nel "Manoscritto messicano di Pedro de los Rios" si legge: "Prima del diluvio che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dagli Tzocuillixeco, esseri giganteschi...", così come troviamo raffigurazioni di giganti in antichi templi, statue di esseri alti 4-6 metri o più. Solo un modo per raffigurare personaggi a cui si voleva dare importanza, la grandezza della statua rappresentava la grandezza del personaggio…forse.


Eppure le prove dell’esistenza dei giganti sono ben visibili e tangibili in tutto il mondo. Nel 1577 in Svizzera a Willisau, Lucerna, venne alla luce uno scheletro dalle ossa enormi. La commissione di esperti capeggiata dal famoso anatomista elvetico Felix Plater, di Basilea studiò il caso rimanendo perplessa e lo stesso Plater dichiarò che si trattava senza ombra di dubbio di resti umani, nonostante le dimensioni fossero ciclopiche. Ricostruito sulla creta "il gigante di Lucerna" e le sue ossa furono esposte nel municipio.
Il conquistadores Hernan Cortes, l’uomo che sottomise il Messico, spedì al re di Spagna, insieme a favolosi tesori, un “femore alto quanto un essere umano”.
Nelle cronache di un altro conquistador, Fernando de Alba, invece, si narra testualmente che “in Messico i resti dei giganti potevano essere trovati ovunque”. Nel 1810 in California fu trovato uno scheletro gigantesco con sei dita ed un cranio enorme. Nelle leggende della tribù pellerossa Omaha viene tramandata la leggenda dei Mu-a-lusha, esseri giganteschi giunti millenni prima da oltre l’oceano pacifico, e nel 1870 in quella zona vennero ritrovati dei teschi di 60 cm. Anche nelle isole Aluetine vennero ritrovati scheletri di propozioni gigantesche. Di giganti parlano pure alcune leggende dei popoli che vivono attorno al Lago Titicaca: in esse si parla di come tribù di giganti fossero migrate a sud e di come i loro discendenti avessero popolato la Patagonia, dove Magellano li incontrò : erano uomini "così alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano a malapena alla loro cintola e la loro voce era quella di un toro...".


Ma da ogni parte del mondo si hanno notizie di ritrovamenti incredibili, a Gargayan, nelle Filippine, è stato portato alla luce uno scheletro di 5,18 metri, a Ceylon, alcuni scheletri di 4 metri, mentre in Pakistan lo scheletro era alto 3,5 metri.
Denti umani giganteschi sono stati ritrovati in Perù, Cina (dove vengono chiamati “denti di drago”) ed anche in Italia.
Nel 1925 a Glozel (vicino a Vichy - Allier, Francia) Emile Frendin letteralmente sprofondò nel campo dove stava lavorando, e trovò "Il campo dei morti": Circa 3000 oggetti di ogni tipo, gioielli, vasellame, utensili, e manufatti in osso e legno risalenti al 15-17.000 a.C.
Ricordiamo che secondo la storia ufficiale il primo sistema di scrittura documentato è quello sumero-accadico, risalente al IV millennio a.C., le ceramiche mostrano un senso artistico molto raffinato, tanto che le statue prive di bocca hanno portato a chiamare quel periodo "civiltà del silenzio". Accanto a tutti questi monili vennero ritrovate ossa di esseri altri circa cinque metri.
Concludiamo la nostra carrellata con il ritrovamento avvenuto nel 1663 la cittadina di Tiriolo (in provincia di Catanzaro) dove nel corso di alcuni scavi venne riportata alla luce una tomba di dimensioni gigantesche, ed al suo interno uno scheletro altrettanto grande.


Il medico Giovanni Battista Cappucci scrisse a Marcello Malpighi, (grande medico bolognese, insegnante nelle università di Pisa, Messina, Bologna, ed archiatra del pontefice Innocenzo XII) «in un sepolcro antichissimo aperto nella campagna di Tiriolo... innatante in notabile quantità di cerume» fu trovata «l'ossatura di cadavere gigantesco; corre voce che sia stato di quindici palmi di statura », ma sembra che il Malpighi non abbia mai visto lo scheletro e nei suoi scritti troviamo: «Sperai nell'Aprile prossimo aver materia di scrivere a V.S.E, una lunga lettera sopra il ritrovamento d'un sepolcro antichissimo aperto nella campagna di Tiriolo terra di questa Provincia, et in esso d'una ossatura di cadavere gigantesco innatante in una notabile quantità di cerume, la mostra del quale è stata portata anche fin a Napoli al Sr. Tommaso Cornelio sotto nome di balsamo, et io ne ho visto qualche minuzia, ch'esaminata al di fuori pareva una pece bruna addensata, et invecchiata, ma nel fuoco spirava un odor migliore della pece comune. Onde ho preso a sospettare che sia mistura di pece e d'altra raggia di miglior fumo. Un dente anche mi fu promesso dal medesimo cadavere, che corre voce sia stato di quindici palmi di statura... Il nostro Sig. Giovanni Battista Abati, che da Catanzaro è più di me vicino a Tiriolo, haverebbe potuto meglio informarsi, ma egli incarparbito a tener il riporto menzogna et il cerume e l'ossa imposture o favolosi, non ha voluto impicciarsi... per separare dal falso il vero, se di quello, come è solito in tutte le novità, vi è misura notabile nella storia».


Dunque la scienza ufficiale ostacolò le ricerche spingendo ancora una volta nell’oblio un ritrovamento fantastico, ma per fortuna tracce dell’antichissima civiltà dei giganti emergono in ogni parte del globo.
La scrittura dei giganti è forse l’unico ceppo da cui nacquero tutte le lingue conosciute?
Sono loro i progenitori degli uomini o siamo una razza completamente diversa?
A giudicare dai ritrovamenti vi è un continuom tra l’antica razza e la nostra, probabilmente dobbiamo a loro tutte le antiche conoscenze che ci sono giunte e gli antichi monumenti ciclopici che tuttora esistono in ogni angolo del pianeta e lasciano meravigliati per la maestria con cui furono costruiti. 

 http://www.lostinn.com/lworld/giganti.htm

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