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domenica 8 luglio 2012

Apparizioni Mariane : Miracoli del pianto e della fonte (Monsummano Terme - PT)

I “Ricordi” inediti di Don Simone Casciani, rettore della chiesa di San Nicolao, scritti di proprio pugno dall’11 maggio 1602 al 30 maggio 1604, ci tramandano altri fatti prodigiosi. Come ogni anno il 9 giugno 1602, la comunità di Monsummano si reca in processione alla “Madonna del pianto” venerata “per essersi più tempo (cioè anni prima) se mostrata miracolosa in tal giorno (il 9 giugno 1573) ”. “Il giorno seguente che noi vi eravamo andati in pricissione (sic!), che fu il lunedì alli dieci di Giugno,” – racconta Don Casciani – una ragazza “inginocchiatasi avanti a detta Madonna sentì nel tabernacolo di detta Madonna ammodo di uno pianto d’uno bambino, et detta fanciulla volendosi chiarire, cominciò a rizzarsi per meglio vedere, et drento (= dentro) non vide niente et girando dreto (= dietro) a detto tabernacolo ancora non vide dintorno né sul tetto cosa alcuna...”.(1) Spaventata la ragazza corre a casa e Don Casciani ha modo di interrogarla e di certificare quanto detto.


IL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLA FONTENOVA


 
 
Chiesa parrocchiale (Santuario e Basilica)
 
 
 
 
            Il Santuario della Fontenova è l’origine e la causa prima di un grande movimento mariano in tutta la Valdinievole e oltre.
            Nella zona dove attualmente sorge la chiesa, nel ‘500 non vi sono che paludi, boschi e prati: una zona sfruttata solo dai pastori dei pendii di Monsummano Alto per le loro greggi, con strade che si snodano fra acquitrini e campi erbosi che sembrano non favorire la formazione di nuclei di abitazioni. Ma ciò che la natura sembra negare sgorga da un intervento improvviso e inatteso della Madonna. Il 9 Giugno 1573, infatti, Jacopina Mariotti, una pastorella dolce e mite, oltre che pia, semplice e modesta, prega davanti ad una delle innumerevoli immagini dipinte a fresco sul muro, che costellano le strade del piano. Dopo la preghiera si accorge di aver smarrito il gregge. Il suo pianto pare avesse commosso la Madonna che, secondo una documentata tradizione, le indica dove ritrovarlo. Inoltre le ordina di recarsi dal Rettore della chiesa del Castello per suggerirgli, a nome suo, di costruire una chiesa nel luogo della sua manifestazione. Dopo questi fatti ha inizio il primo movimento devozionale popolare per la Madonna del Piano, che andrà man mano sempre più crescendo. A distanza di due mesi appena dalla prima manifestazione, le autorità locali, interpretando la volontà popolare, decidono di costruire un Tabernacolo alla Madonna del Piano e destinano a tale scopo le numerose offerte dei pellegrini che da tutta la Valdinievole si riversano sul luogo della manifestazione. Un’altra manifestazione della Madonna del Piano, e questa volta più decisiva e determinante per l’erezione del Santuario e del Movimento Mariano che ne derivano, e che si estenderà a tutta la Toscana, specialmente nel Fiorentino e in parte nel nord Italia, avvenne il 10 Giugno 1602 ed è testimoniata dal Rettore di Monsummano Alto Simone Casciani. Inoltre il 7 Luglio dello stesso anno, durante la celebrazione della Messa sgorga improvvisa, dopo una lunga siccità, una fonte nova, evento attribuito dal popolo all’intercessione della Madonna del Piano a lungo da tutti invocata. Da quel giorno la Madonna del Piano verrà chiamata: Madonna della Fontenova. L’esplosione devozionale mariana, già notevole dopo i fatti del 9 Giugno 1573, diventa incontenibile dopo i fatti del 7 Luglio 1602, tanto da richiedere un intervento del granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici. Per intervento del medesimo viene ordinato che si appaltino i lavori del’erigendo Santuario Mariano, la cui prima pietra viene posta il 30 Dicembre 1602. Sono presenti alla cerimonia oltre a numerosi pellegrini, l’Ordinario diocesano di Pescia circondato da numerosissimo clero; la granduchessa Maria Cristina di Lorena, sposa di Ferdinando I de’ Medici, il principe ereditario Cosimo e la Corte Granducale. Il 13 Febbraio 1607 il granduca di Toscana approva il progetto per la costruzione dell’Osteria dei pellegrini, a servizio del Santuario. L’8 Giugno 1608 Cosimo de’ Medici in adempimento di un voto espresso dal padre Ferdinando I dona al Santuario una corona preziosa, finemente lavorata e cesellata, opera del “gioielliere di Galleria” Cosimo Latini che dagli esperti viene considerata il migliore e più significativo esemplare dell’arte del cesello toscano del periodo granducale. Questa corona verrà posta sul capo della Madonna dal Capitolo Vaticano nel 1782. Nel 1633 vengono ultimate anche le opere iconografiche del Santuario, iniziate fin dal 1612. I migliori artisti dell’epoca granducale offrono la loro collaborazione facendo del Santuario anche la testimonianza artistica più valida e più ricca della Valdinievole. Prestano infatti la loro opera artisti insigni come il Bronzino, Rosselli, Passignano, Pagani. Giovanni Mannozzi, detto Giovanni da S. Giovanni, uno dei migliori affreschisti toscani dell’epoca granducale, ultima le 14 “Lunette” sotto il Loggiato del Santuario iniziate nel 1630, tendenti a rappresentare con i colori e il disegno l’apoteosi della Madonna della Fontenova e l’esaltazione del Santuario. Uno storico pistoiese del 1662, il Salvi, ci fornisce in un suo libro una valida testimonianza dell’eccezionale affluenza dei pellegrini al Santuario della Fontenova: “Havendo in questo tempo la gloriosa Immagine di Nostra Signora in un tabernacolo alle falde di Monsummano...fatti infiniti miracoli, e facendone tuttavia ogni giorno, era tanto il concorso dei popoli, che in pochi giorni da diversi luoghi del Fiorentino, del Pistoiese, del Lucchese, del Pisano, del Bolognese, del Modenese, più di 150 Fraternità o Compagnie, per lor divozione, con vari e ricchissimi doni ricomparvero...tanto era il concorso dei popoli che attraversava la città di Pistoia che pareva l’Anno Santo". Il 26 Giugno 1731 il primo vescovo di Pescia Mons. Bartolomeo Pucci eregge, con un suo decreto, la Parrocchia con il titolo di Prioria. La brevità dello spazio non ci consente di descrivere altri importanti avvenimenti e soprattutto a documentare la continua e crescente devozione alla Madonna della Fontenova, come risulta da innumerevoli testimonianze custodite nel Museo del Santuario e nell’Archivio Parrocchiale. Ci limitiamo ad elencare alcuni fra i più significativi avvenimenti degli ultimi anni, dal dopo guerra in poi.            Nell’Agosto del 1948 ebbe inizio la “Peregrinatio Mariae” per tutta la diocesi di Pescia. L’Immagine della Madonna della Fontenova, sotto la guida pia ed esemplare del vescovo di allora Mons. Angelo Simonetti, passò benedicente per tutte le Parrocchie della diocesi. Il 9 Giugno 1962 ebbero inizio i lavori per la costruzione della Cripta, nella zona antistante il Santuario, dove scorre tuttora l’acqua scaturita dopo i fatti del 1602. Il 24 Agosto 1963, Mons. Ermenegildo Florit, arcivescovo di Firenze, alla presenza di numerosi altri Ecc.mi vescovi della Toscana inaugurò e benedisse con particolare solennità la Cripta stessa nell’interno della quale è stata costruita anche una piscina per l’immersione degli ammalati. Il 25 Agosto dello stesso anno con un “breve” di S.S. Paolo VI su richiesta del vescovo diocesano Mons. Dino Luigi Romoli e di tutto il clero, Maria SS. del Fontenova veniva proclamata Patrona della diocesi di Pescia. Il 9 Giugno 1974 - a termine delle celebrazioni del IV centenario della manifestazione di Maria SS. della Fontenova - S.E. il cardinale Paolo Bertoli, Camarlengo di S: Madre Chiesa, durante la celebrazione di un solenne Pontificale, annunciò che il Santuario della Madonna della Fontenova era stato elevato alla dignità di Basilica minore con un “breve” di S.S. Paolo VI. Continua e si intensifica la devozione a Maria SS. della Fontenova soprattutto perché la Basilica è stata dichiarata Santuario mariano dal vescovo Mons. Giovanni Bianchi. E intanto il Santuario continua ad essere occasione e luogo privilegiato di incontri, di preghiere, di contemplazione e di studio della Beata Vergine Maria.

  

LA PARROCCHIA

 
La parrocchia comprende attualemte 10.800 abitanti. Si è molto popolata dagli anni 50 quando, per l'attrattiva delle attività calzaturiere, si sono avuti molti immigrati dal sud Italia, poi perfettamente integrati. Da 5 anni è parroco Don Giancarlo Di Peppo con il titolo di Proposto. Ha sostituito Mons. Giorgio Checchi che ha retto la parrocchia per 50 anni e attualmete risiede ancora nella casa canonica. La parocchia comprende tre chiese e una cappella. Oltre alla Chiesa parrocchiale, santuario e basilica, piuttosto piccola, capace al massimo di 200 posti, si ha la Chiesa di Cristo Redentore a Le Case (1,200 Km dal centro), edificata nell'anno 2002, voluta da Mons. Vescovo come chiesa grande di Monsummano. Inffati offre la possibuiltà di celebrazioni con maggior numero di fedeli e soprattutto la possibilità di attività giovanili grazie agli ampi spazi. E' stata retta dal Canonico Gino Marchesini con il titolo di Rettore, morto il 2 febbraio scorso, ma è del tutto integrata nelle attività parrocchiali. C'è poi Chiesa di Monsummano Alto, nell'antico paese medievale. Essa risale all'anno 1000 e conserva l'originaria struttura romanica. Infine la Cappella presso la Grotta Parlanti, piccolissima struttura ma amata e seguita dagli abitanti della zona.
              


La Madonna detta "del pianto" che, animandosi, indicò alla pastorella dove fosse andato il gregge smarrito.


  

LE FESTE

Il 9 Giugno si celebra la Manifestazione della Madonna alla pastorella Iacopina Mariotti.  La festa si tiene il giorno che cade ed è giorno festivo anche per il comune.
Essendo la festa patronale della Diocesi, la sera della vigilia alla ore 21 sia ha il pellegrinaggio di uno dei Vicariati della Diocesi. La S. Messa è presieduta del Vescovo Diocesano.
In quel giorno si celebra anche la Prima Comunione dei ragazzi della parrocchia, che dopo la celebrazione del mattino, la sera alle 20,30 rendono omagio a Maria con il dono di un fiore e la preghiera comune.
Maifesatzione collaterale è il concerto della Filarmonica Bellini di Monsummano Terme la sera del 9 alle ore 21.
L'ultima settimana di agosto, si celebra l'Incoronazione della Sacra Immagine. Queta è la festa con carattere più parrocchiale. Riunisce i parrocchiani con tre giorni di cena fraterna e giochi per i bimbi. Le celeberazioni vanno dalla ultima domenica di Agosto alla prima di Settembre.  Iniziano con la S.Messa vespertina delle ore 18,30 con la apposizione della Corona.
Durante la settimana si ha:
Lunedi
Martedi
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica: S Messa conclusiva presiduta da Mons. Vescovo.

 

 

LA FONTE

Da quando è scaturita la sorgente, durante la S.Messa celebrata di fonte alla sacra edicola, detta la Madonna del piano, il 7 luglio 1602, la fonte è stata sempre custodita gelosamente e l'acqua attinta o distribuita con grande devozione. Fino al 1967 si accedeva alla fonte per una piccola scala di fonte alla Chiesa dove è apposta la lapide che ricorda l'avvenimento.
In quell'anno è stata costruita una Cripta, cone ricordato nella storia del Santuario. Laccesso attale è da sotto il porticato con una scala per scendere e l'altra per risalire. La sorgente è continua e il livello dell'acqua viene mantenuto ad un livello adatto al piano della cripta. Ora si può attingere acqua da varie fontanelle e anche bagnarsi nella vasca apposita. L'accesso alla fonte è possibile ogni 7 del mese, quando viene fatta alle ore 11,50 una preghiera per tutti gli ammalati; è possibile, poi, per le feste della parrocchia e, su richiesta, in occasione dei pellegrinaggi.

 
La cripta dove scorre l'acqua considerata un miracolo della Vergine Maria.





Fu un miracolo o semplice coincidenza? Si può credere o non credere a tutto ciò fatto stà che l'acqua zampilla ancora dalle fontanelle ed il sottoscritto l'ha bevuta come tanti altri fanno da più di 400 anni.

MYSTERIUM






1 commento:

Emil ha detto...

Non ho mai creduto molto in queste apparizioni e miracoli, che prove abbiamo per dimostrarle ?