I “Ricordi” inediti di Don Simone Casciani, rettore della chiesa di
San Nicolao, scritti di proprio pugno dall’11 maggio 1602 al 30 maggio
1604, ci tramandano altri fatti prodigiosi. Come ogni anno il 9 giugno
1602, la comunità di Monsummano si reca in processione alla “Madonna
del pianto” venerata “per essersi più tempo (cioè anni
prima) se mostrata miracolosa in tal giorno (il 9 giugno 1573)
”. “Il giorno seguente che noi vi eravamo andati in pricissione
(sic!), che fu il lunedì alli dieci di Giugno,” –
racconta Don Casciani – una ragazza “inginocchiatasi avanti a
detta Madonna sentì nel tabernacolo di detta Madonna ammodo di uno
pianto d’uno bambino, et detta fanciulla volendosi chiarire, cominciò
a rizzarsi per meglio vedere, et drento (= dentro) non vide
niente et girando dreto (= dietro) a detto tabernacolo ancora non
vide dintorno né sul tetto cosa alcuna...”.(1)
Spaventata la ragazza corre a casa e Don Casciani ha modo di
interrogarla e di certificare quanto detto.
IL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLA FONTENOVA
Il Santuario della Fontenova è l’origine e la causa prima di un grande movimento mariano in tutta la Valdinievole e oltre.
Nella zona dove attualmente sorge la chiesa, nel ‘500 non vi sono che
paludi, boschi e prati: una zona sfruttata solo dai pastori dei pendii
di Monsummano Alto per le loro greggi, con strade che si snodano fra
acquitrini e campi erbosi che sembrano non favorire la formazione di
nuclei di abitazioni. Ma ciò che la natura sembra negare sgorga da un
intervento improvviso e inatteso della Madonna. Il 9 Giugno 1573,
infatti, Jacopina Mariotti, una pastorella dolce e mite, oltre che pia,
semplice e modesta, prega davanti ad una delle innumerevoli immagini
dipinte a fresco sul muro, che costellano le strade del piano. Dopo la
preghiera si accorge di aver smarrito il gregge. Il suo pianto pare
avesse commosso la Madonna che, secondo una documentata tradizione, le
indica dove ritrovarlo. Inoltre le ordina di recarsi dal Rettore della
chiesa del Castello per suggerirgli, a nome suo, di costruire una chiesa
nel luogo della sua manifestazione. Dopo questi
fatti ha inizio il primo movimento devozionale popolare per la Madonna
del Piano, che andrà man mano sempre più crescendo. A distanza di due
mesi appena dalla prima manifestazione, le autorità locali,
interpretando la volontà popolare, decidono di costruire un Tabernacolo
alla Madonna del Piano e destinano a tale scopo le numerose offerte dei
pellegrini che da tutta la Valdinievole si riversano sul luogo della
manifestazione. Un’altra manifestazione della Madonna del Piano, e
questa volta più decisiva e determinante per l’erezione del Santuario e
del Movimento Mariano che ne derivano, e che si estenderà a tutta la
Toscana, specialmente nel Fiorentino e in parte nel nord Italia, avvenne
il 10 Giugno 1602 ed è testimoniata dal Rettore di Monsummano Alto
Simone Casciani. Inoltre il 7 Luglio dello stesso anno, durante la
celebrazione della Messa sgorga improvvisa, dopo una lunga siccità, una
fonte nova, evento attribuito dal popolo all’intercessione della Madonna
del Piano a lungo da tutti invocata. Da quel giorno la Madonna del
Piano verrà chiamata: Madonna della Fontenova. L’esplosione devozionale
mariana, già notevole dopo i fatti del 9 Giugno 1573, diventa
incontenibile dopo i fatti del 7 Luglio 1602, tanto da richiedere un
intervento del granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici. Per
intervento del medesimo viene ordinato che si appaltino i lavori
del’erigendo Santuario Mariano, la cui prima pietra viene posta il 30
Dicembre 1602. Sono presenti alla cerimonia oltre a numerosi pellegrini,
l’Ordinario diocesano di Pescia circondato da numerosissimo clero; la
granduchessa Maria Cristina di Lorena, sposa di Ferdinando I de’ Medici,
il principe ereditario Cosimo e la Corte Granducale. Il 13
Febbraio 1607 il granduca di Toscana approva il progetto per la
costruzione dell’Osteria dei pellegrini, a servizio del Santuario. L’8
Giugno 1608 Cosimo de’ Medici in adempimento di un voto espresso dal
padre Ferdinando I dona al Santuario una corona preziosa, finemente
lavorata e cesellata, opera del “gioielliere di Galleria” Cosimo Latini
che dagli esperti viene considerata il migliore e più significativo
esemplare dell’arte del cesello toscano del periodo granducale. Questa
corona verrà posta sul capo della Madonna dal Capitolo Vaticano nel
1782. Nel 1633 vengono ultimate anche le opere iconografiche del
Santuario, iniziate fin dal 1612. I migliori artisti dell’epoca
granducale offrono la loro collaborazione facendo del Santuario anche la
testimonianza artistica più valida e più ricca della
Valdinievole. Prestano infatti la loro opera artisti insigni come il
Bronzino, Rosselli, Passignano, Pagani. Giovanni Mannozzi, detto
Giovanni da S. Giovanni, uno dei migliori affreschisti toscani
dell’epoca granducale, ultima le 14 “Lunette” sotto il Loggiato del
Santuario iniziate nel 1630, tendenti a rappresentare con i colori e il
disegno l’apoteosi della Madonna della Fontenova e l’esaltazione del
Santuario. Uno storico pistoiese del 1662, il Salvi, ci fornisce in un
suo libro una valida testimonianza dell’eccezionale affluenza dei
pellegrini al Santuario della Fontenova: “Havendo in questo tempo la
gloriosa Immagine di Nostra Signora in un tabernacolo alle falde di
Monsummano...fatti infiniti miracoli, e facendone tuttavia ogni giorno,
era tanto il concorso dei popoli, che in pochi giorni da diversi luoghi
del Fiorentino, del Pistoiese, del Lucchese, del Pisano, del Bolognese,
del Modenese, più di 150 Fraternità o Compagnie, per lor divozione, con
vari e ricchissimi doni ricomparvero...tanto era il concorso dei popoli
che attraversava la città di Pistoia che pareva l’Anno Santo". Il 26
Giugno 1731 il primo vescovo di Pescia Mons. Bartolomeo Pucci eregge,
con un suo decreto, la Parrocchia con il titolo di Prioria. La brevità
dello spazio non ci consente di descrivere altri importanti avvenimenti e
soprattutto a documentare la continua e crescente devozione alla
Madonna della Fontenova, come risulta da innumerevoli testimonianze
custodite nel Museo del Santuario e nell’Archivio Parrocchiale. Ci
limitiamo ad elencare alcuni fra i più significativi avvenimenti degli
ultimi anni, dal dopo guerra in poi. Nell’Agosto del 1948
ebbe inizio la “Peregrinatio Mariae” per tutta la diocesi di Pescia.
L’Immagine della Madonna della Fontenova, sotto la guida pia ed
esemplare del vescovo di allora Mons. Angelo Simonetti, passò
benedicente per tutte le Parrocchie della diocesi. Il 9 Giugno 1962
ebbero inizio i lavori per la costruzione della Cripta, nella zona
antistante il Santuario, dove scorre tuttora l’acqua scaturita dopo i
fatti del 1602. Il 24 Agosto 1963, Mons. Ermenegildo Florit, arcivescovo
di Firenze, alla presenza di numerosi altri Ecc.mi vescovi della
Toscana inaugurò e benedisse con particolare solennità la Cripta stessa
nell’interno della quale è stata costruita anche una piscina per
l’immersione degli ammalati. Il 25 Agosto dello stesso anno con un
“breve” di S.S. Paolo VI su richiesta del vescovo diocesano Mons. Dino
Luigi Romoli e di tutto il clero, Maria SS. del Fontenova veniva
proclamata Patrona della diocesi di Pescia. Il 9 Giugno 1974 - a termine
delle celebrazioni del IV centenario della manifestazione di Maria SS.
della Fontenova - S.E. il cardinale Paolo Bertoli, Camarlengo di S:
Madre Chiesa, durante la celebrazione di un solenne Pontificale,
annunciò che il Santuario della Madonna della Fontenova era stato
elevato alla dignità di Basilica minore con un “breve” di S.S. Paolo
VI. Continua e si intensifica la devozione a Maria SS. della Fontenova
soprattutto perché la Basilica è stata dichiarata Santuario mariano dal
vescovo Mons. Giovanni Bianchi. E intanto il Santuario continua ad
essere occasione e luogo privilegiato di incontri, di preghiere, di
contemplazione e di studio della Beata Vergine Maria.
LA PARROCCHIA
La parrocchia comprende attualemte 10.800 abitanti. Si è molto
popolata dagli anni 50 quando, per l'attrattiva delle attività
calzaturiere, si sono avuti molti immigrati dal sud Italia, poi
perfettamente integrati. Da 5 anni è parroco Don Giancarlo Di Peppo con
il titolo di Proposto. Ha sostituito Mons. Giorgio Checchi che ha retto
la parrocchia per 50 anni e attualmete risiede ancora nella casa
canonica. La parocchia comprende tre chiese e una cappella. Oltre alla
Chiesa parrocchiale, santuario e basilica, piuttosto piccola, capace al
massimo di 200 posti, si ha la Chiesa di Cristo Redentore a Le Case
(1,200 Km dal centro), edificata nell'anno 2002, voluta da Mons. Vescovo
come chiesa grande di Monsummano. Inffati offre la possibuiltà di
celebrazioni con maggior numero di fedeli e soprattutto la possibilità
di attività giovanili grazie agli ampi spazi. E' stata retta dal
Canonico Gino Marchesini con il titolo di Rettore, morto il 2 febbraio
scorso, ma è del tutto integrata nelle attività parrocchiali. C'è poi
Chiesa di Monsummano Alto, nell'antico paese medievale. Essa risale
all'anno 1000 e conserva l'originaria struttura romanica. Infine la
Cappella presso la Grotta Parlanti, piccolissima struttura ma amata e
seguita dagli abitanti della zona.
La Madonna detta "del pianto" che, animandosi, indicò alla pastorella dove fosse andato il gregge smarrito. |
LE FESTE
Il 9 Giugno si
celebra la Manifestazione della Madonna alla pastorella Iacopina
Mariotti. La festa si tiene il giorno che cade ed è giorno festivo
anche per il comune.
Essendo la festa patronale della Diocesi, la sera
della vigilia alla ore 21 sia ha il pellegrinaggio di uno dei Vicariati
della Diocesi. La S. Messa è presieduta del Vescovo Diocesano.
In quel giorno si celebra anche la Prima Comunione dei ragazzi della
parrocchia, che dopo la celebrazione del mattino, la sera alle 20,30
rendono omagio a Maria con il dono di un fiore e la preghiera comune.
Maifesatzione collaterale è il concerto della Filarmonica Bellini di Monsummano Terme la sera del 9 alle ore 21.
L'ultima settimana di agosto,
si celebra l'Incoronazione della Sacra Immagine. Queta è la festa con
carattere più parrocchiale. Riunisce i parrocchiani con tre giorni di
cena fraterna e giochi per i bimbi. Le celeberazioni vanno dalla ultima
domenica di Agosto alla prima di Settembre. Iniziano con la S.Messa
vespertina delle ore 18,30 con la apposizione della Corona.
Durante la settimana si ha:
Lunedi
Martedi
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica: S Messa conclusiva presiduta da Mons. Vescovo.
LA FONTE
Da quando è scaturita la sorgente, durante la S.Messa celebrata di fonte alla sacra edicola, detta la Madonna del piano, il 7 luglio 1602, la fonte è stata sempre custodita gelosamente e l'acqua attinta o distribuita con grande devozione. Fino al 1967 si accedeva alla fonte per una piccola scala di fonte alla Chiesa dove è apposta la lapide che ricorda l'avvenimento.
In quell'anno è stata costruita una Cripta, cone ricordato nella storia del Santuario. Laccesso attale è da sotto il porticato con una scala per scendere e l'altra per risalire. La sorgente è continua e il livello dell'acqua viene mantenuto ad un livello adatto al piano della cripta. Ora si può attingere acqua da varie fontanelle e anche bagnarsi nella vasca apposita. L'accesso alla fonte è possibile ogni 7 del mese, quando viene fatta alle ore 11,50 una preghiera per tutti gli ammalati; è possibile, poi, per le feste della parrocchia e, su richiesta, in occasione dei pellegrinaggi.
Fu un miracolo o semplice coincidenza? Si può credere o non credere a tutto ciò fatto stà che l'acqua zampilla ancora dalle fontanelle ed il sottoscritto l'ha bevuta come tanti altri fanno da più di 400 anni.
MYSTERIUM
1 commento:
Non ho mai creduto molto in queste apparizioni e miracoli, che prove abbiamo per dimostrarle ?
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