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sabato 28 agosto 2010

La mia esperienza ad Orsigna, paese e vallata amata da Tiziano Terzani

Era da tempo che desideravo andare nel borgo di Tiziano, il più grande saggio che abbiamo avuto negli ultimi tempi : Orsigna, visitare il suo sentiero ed il suo "albero con gli occhi". Così, un giorno, mi sono "armato" di macchina fotografica e sono salito (è proprio il caso di dirlo) fino lassù, proseguendo poi ancora più in alto per tre km a Case Cucciani, borgo di una sola famiglia dove inizia il sentiero. 

TUTTE LE ALTRE MIE FOTO SU ORSIGNA, LA RELATIVA VALLATA ED IL SENTIERO TANTO AMATI DA TIZIANO (VISIBILE A TUTTI GLI UTENTI FACEBOOK) AL SEGUENTE LINK :

http://www.facebook.com/profile.php?id=1845252637#!/album.php?aid=32053&id=1845252637&fbid=1261058586983&ref=mf

Orsigna contrassegnata dalla lettera A. Si trova proprio sull'Appennino Tosco-Emiliano al confine.






Riassumere la vita di Tiziano Terzani è impresa impossibile. Come lui stesso amava dire "la mia vita è stata un giro di giostra, sono stato incredibilmente fortunato e sono cambiato tantissimo".
Per questo motivo possiamo concentrare la sua biografia in due incontri fondamentali  che lo hanno segnato profondamente: Angela Staude (la compagna di una vita) e l'Asia (il continente dai mille volti).
Di seguito ci siamo limitati a segnalare le tappe più importanti della sua carriera professionale unitamente ai momenti che più hanno inciso nella sua vita di uomo comune.
Le informazioni riportate sono tratte dai libri di Tiziano Terzani e Angela Staude.


1938. Tiziano Terzani nasce il 14 settembre del 1938 a Monticelli, quartiere di Firenze.
A 17 anni conosce Angela Staude, sua futura moglie (nata nel 1939 a Firenze da genitori tedeschi, padre pittore e madre architetto).

1961. Si laurea con lode in Giurisprudenza presso il Collegio Medico-Giuridico di Pisa, l'attuale Scuola Superiore Sant'Anna, frequentata grazie all'ottenimento di una borsa di studio su concorso pubblico bandito nel 1957 dallo stesso collegio.

1965. Mette piede per la prima volta in Asia, quando viene inviato in Giappone dall'Olivetti per tenere alcuni corsi aziendali.

1969. Consegue un Master in Affari Internazionali alla Columbia University di New York seguendo corsi di storia e lingua cinese. Nell'agosto dello stesso anno nasce il primo figlio, Folco. Ansioso di partire per l'Asia, rinuncia alle richieste di grandi quotidiani come "il Giorno", bussa alle porte del The Guardian e Le Monde, finendo per accettare un contratto con il settimanale tedesco Der Spiegel che lo manda a Singapore: diventa così corrispondente dall'Asia, lo sarà per 30 anni.

1971. A marzo nasce la secondogenita, Saskia.

1973. Pubblica Pelle di Leopardo dedicato alla guerra in Vietnam.

1975. È tra i pochi giornalisti al mondo a rimanere a Saigon: assiste così alla presa di potere da parte dei comunisti. Da questa esperienza nascerà Giai Phong! La liberazione di Saigon (1976). Il libro viene tradotto in varie lingue e selezionato in America come "Book of the Month".

1979. Dopo quattro anni passati ad Hong Kong, si trasferisce, sempre con la famiglia, a Pechino. Fra i primi corrispondenti a tornare a Phnom Penh dopo l'intervento vietnamita in Cambogia, racconta il suo viaggio in Holocaust in Kambodscha (1981).

1984. Il lungo soggiorno in Cina si conclude a febbraio con l'arresto per "attività controrivoluzionarie" e successiva espulsione. L'intensa esperienza cinese, con il suo drammatico epilogo, dà origine a La porta proibita (1985), pubblicato contemporaneamente in Italia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna.

1985. Risiede ad Hong Kong per tutto l'anno, poi si trasferisce a Tokyo dove rimane fino al 1990, quindi a Bangkok.

1991. In agosto, mentre si trova in Siberia con una spedizione sovietico-cinese, apprende la notizia del golpe anti-Gorbacëv e decide di raggiungere Mosca. Il lungo viaggio diventerà Buonanotte, Signor Lenin! (1992), uscito anche in Germania e Gran Bretagna. Questo libro rappresenta una fondamentale testimonianza in presa diretta del crollo dell'impero sovietico e viene selezionato per il Thomas Cook Award, il premio inglese per la letteratura di viaggio. Collabora nel frattempo, già dalla metà degli anni ottanta, con diversi quotidiani e riviste italiane (Corriere della Sera, la Repubblica, L'Espresso) e con la radio e tv svizzera in lingua italiana insieme all'amico Leandro Manfrini.

1994. Si stabilisce in India con la moglie Angela Staude, scrittrice, e i due figli.

1995. Il capolavoro Un indovino mi disse (1995) è la cronaca di un anno vissuto come corrispondente dall'Asia senza mai prendere aerei: il libro ottiene un notevole successo di critica e di pubblico.

1997. A ritorno da Calcutta Terzani avverte i primi sintomi che porteranno alla diagnosi di cancro. Ad Orvieto gli viene conferito il prestigioso Premio Luigi Barzini all'inviato speciale.

1998. La sua esperienza lo accredita a livello internazionale tra i massimi conoscitori del continente asiatico: in questo anno pubblica In Asia dove descrive le multiformi realtà storiche, culturali ed economiche del continente. Un libro a metà tra reportage e racconto autobiografico.

2001. Pochi mesi dopo gli attentati dell'11 settembre e dell'attacco militare degli Stati Uniti in Afghanistan, interviene nel dibattito sul terrorismo pubblicando Lettere contro la guerra (I ed. marzo 2002), dedicate al nipote Novalis. Il libro per i suoi contenuti decisamente forti, ma onesti, viene rifiutato da tutti gli editori di lingua anglosassone. Significativa, anche se non molto conosciuta, la protesta dell'Ambasciata americana a Roma, che sottolinea la gravità di alcuni passaggi del libro. Comunque sia, per contrastare questa "censura", Terzani paga di tasca propria la traduzione del libro e la rende disponibile gratuitamente su internet nel sito del "Fun" Club, dimostrando così una libertà assoluta delle proprie opinioni.
Curiosamente proprio in India comincia a girare una copia in inglese: Terzani stesso racconterà divertito questo episodio, a riprova di come la censura non possa nulla contro la libertà di sapere, ribadendo una volta per tutte come "i fatti siano un velo dietro cui si nascondono le verità". E la sete di verità - in un mondo in piena guerra - è legittimamente tanta.

2002. Inizia il "pellegrinaggio di pace" attraverso scuole e incontri pubblici appoggiando la causa di Emergency "Fuori l'Italia dalla guerra" insieme a Gino Strada. Questo impegno civile viene documentato in due modi.
Il primo è raccolto in un volume di Federica Morrone dal titolo Regaliamoci la Pace. Una lunga conversazione con Tiziano Terzani con allegati quindici contributi per una cultura di pace tra cui spiccano il Nobel Dario Fo, Gianni Mina', Vauro, Alda Merini, Margherita Hack, Padre Zanotelli, Giulietto Chiesa ecc. (prima ediz. novembre 2002). Il secondo documento dell'impegno civile di Terzani è raccolto in un filmato che esce un mese più tardi con la nuova edizione di "Lettere contro la guerra". La vhs "Tiziano Terzani - Il kamikaze della pace" è un film-documento di circa un'ora realizzato dalla Radiotelevisione Svizzera in lingua italiana che vede la partecipazione di Jovanotti. Qui Terzani parla della sua vita, ma anche dell'attualità della guerra e dei valori di pace e civiltà che l'Uomo sta calpestando senza remore.

2004. Nel marzo 2004 pubblica Un altro giro di giostra - Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo dove parla di sé, della sua malattia e di come "vede il mondo". Il 19 aprile 2004 registra un'ultima intervista radiofonica nella sede della storica emittente fiorentina Controradio (il dialogo verrà poi raccolto in un cd allegato al mensile "Rossofiorentino").
Il 27 e 28 maggio rilascia al regista milanese Mario Zanot una lunga intervista filmata che diventerà poi un film: Anam, il senzanome.
Quattro mesi dopo (il 28 luglio), proprio mentre tutte le sue opere vengono ristampate in edizione economica, si spegne nella sua casa all'Orsigna, piccolo borgo sull'Appennino pistoiese. Ma prima di "lasciare il suo corpo", raccoglie i suoi pensieri in un lungo dialogo-diario con il figlio Folco dal titolo La fine è il mio inizio,  pubblicato nel marzo 2006.

(biografia a cura di Àlen Loreti)

http://www.tizianoterzani.com/

La mia foto dell'albero con gli occhi. L’albero è così chiamato perché Terzani vi aveva applicato due occhi di vetro per insegnare al nipotino il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.





Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita.




sabato 21 agosto 2010

Folklore e misteri : la Settimana Santa di Taranto

Mistero e religione si fondono in questa particolare processione.



Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


La Processione dei Misteri
I riti della Settimana Santa di Taranto sono un evento che si svolge nella città a partire dalla Domenica delle Palme.


Storia 

I riti della Settimana Santa risalgono all'epoca della dominazione spagnola nell'Italia meridionale: le manifestazioni conservano molte affinità con quelle di alcune città della Spagna. Furono introdotti a Taranto dal patrizio tarantino Don Diego Calò, il quale nel 1703), fece costruire a Napoli le statue del Gesù Morto e dell'Addolorata.
Nel 1765 il patrizio tarantino Francesco Antonio Calò, erede e custode della tradizione della processione dei Misteri del Venerdì Santo, donò alla confraternita del Carmine le due statue che componevano la suddetta processione, attribuendole l'onore e l'onere di organizzare e perpetrare quella tradizione cominciata circa un secolo prima.

Riti 

Nella Domenica delle Palme, le due principali confraternite di Taranto, quella dell'Addolorata (appartenete alla chiesa di San Domenico Maggiore sita nel Borgo Antico) e quella del Carmine (appartenente alla chiesa del Carmine sita nel Borgo Nuovo), effettuano le gare per l'aggiudicazione delle statue e delle poste delle due processioni, quella dell'Addolorata e quella dei Misteri. Le due confraternite convocano delle assemblee straordinarie alle quali possono partecipare solo i confratelli in regola con l'amministrazione e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari. All'inizio dell'assemblea, il segretario o uno degli assistenti del priore bandisce l'asta che prosegue fino a quando l'offerta più alta non è superata da altre offerte. A questo punto il simbolo (o statua) viene aggiudicata al confratello che ha fatto l'offerta più alta. Il ricavato dell'asta viene devoluto nel corso dell'anno, in favore di iniziative benefiche.

I Perdoni 


Abito dei Perdoni

Particolare - Perdoni a piedi nudi

Le coppie di poste

Particolare - La croce della processione dell'Addolorata

I Perdoni (le Perdúne dal dialetto tarantino) sono coppie o poste di confratelli della chiesa del Carmine, che nel pomeriggio del Giovedì Santo escono ad intervalli dalla chiesa madre per effettuare un pellegrinaggio verso le principali chiese del Borgo Antico e del Borgo Nuovo dove sono allestite le poste, altari della Resurrezione. Sono scalzi e vestiti con l'abito tradizionale che si compone di: un camice bianco stretto in vita e sui polsi; un rosario nero appeso in vita con medaglie sacre ed un crocifisso, pendenti sulla destra del camice; una cinghia di cuoio nero attaccata in vita e fatta pendere sul lato sinistro del camice, rappresentante la frusta che colpì Gesù; una mozzetta color crema abbottonata sul davanti; due scapolari recanti rispettivamente le scritte ricamate "Decor" e "Carmeli" in seta blu chiaro; un cappuccio bianco con due forellini all'altezza degli occhi; un cappello nero bordato con nastro blu chiaro, dai cui lati scendono altri due nastri anch'essi blu, indossato in testa sul cappuccio o appoggiato sopra le spalle, fissato in vita con un nastro che viene fatto passare attraverso un'asola che si trova nell'abbottonatura della mozzetta; una corona di sterpi poggiata sul capo; guanti bianchi. I Perdoni portano inoltre una mazza alta circa due metri che simboleggia l'antico bastone dei pellegrini: infatti le Perdúne sono così chiamati in ricordo dei pellegrini che si recavano a Roma per ottenere il perdono dei peccati. Un'altra teoria, riconducibile allo studioso di tradizioni tarantine Angelo Fanelli, vuole, invece, che il termine derivi dalla deformazione dialettale di "bordone", cioè del nome del bastone uncinato che usavano i pellegrini. Un dondolio chiamato in dialetto "nazzecata", caratterizza l'incedere lentissimo dei confratelli penitenti.
L'uscita dei Perdoni è il primo atto della Settimana Santa tarantina che coinvolge l'intera cittadinanza.

La processione dell'Addolorata

Questa processione parte alla mezzanotte tra il Giovedì e il Venerdì Santo dalla chiesa di San Domenico Maggiore, portando la statua della Madonna Addolorata, e procede per le strade del Borgo Antico e poi del Borgo Nuovo secondo il seguente percorso:
Chiesa di San Domenico Maggiore - Pendio San Domenico - Piazza Fontana - Via Garibaldi - Discesa Vasto - Ponte Girevole - Via Archita - Via Margherita - Via Cavour - Via Anfiteatro - Via Berardi - Piazza Maria Immacolata - Sosta nel Monastero di Maria SS. Immacolata - Via D’Aquino - Via Margherita - Ponte Girevole - Piazza Castello - Via Duomo - Chiesa di San Domenico Maggiore.
I confratelli, che procedono a ritmo lentissimo accompagnati dalle marce funebri, sono vestiti con l'abito tradizionale che si compone di: un camice bianco stretto in vita e sui polsi; un rosario nero appeso in vita con medaglie sacre ed un crocifisso, pendenti sulla destra del camice; una cinta di stoffa nera bordata di bianco con quattro fasce alle cui estremità sono applicate due nappe, pendenti sulla sinistra del camice; una mozzetta nera bordata di bianco, abbottonata sul davanti e con una piastra di metallo raffigurante l'Addolorata; un cappello nero bordato di bianco, appoggiato sulle spalle e fissato in vita con un nastro che viene fatto passare attraverso un'asola che si trova nell'abbottonatura della mozzetta; un cappuccio bianco con due forellini all'altezza degli occhi; una corona di sterpi poggiata sul capo; calze e guanti bianchi; scarpe nere con coccarde di nastro bianco e bottone nero applicati su di esse. La processione è composta dalla Troccola, strumento che apre la processione, le Pesàre che rappresentano le pietre scagliate verso Gesù, la Croce dei misteri, la Terza Croce, la Seconda Croce, La Prima Croce, il Trono, l'Addolorata. È accompagnata da due bande che suonano marce funebri. Vi sono inoltre quattro coppie di poste prima dei Crociferi e due prima del Trono, nonché due Mazze che hanno il compito di mantenere ordinata la processione e di sostituire i confratelli in caso di necessità:
  • La Troccola
  • Banda
  • Pesàre
  • La Croce dei Misteri
  • Coppie di poste (4)
  • La Terza Croce
  • Coppie di poste (4)
  • La Seconda Croce
  • Coppie di poste (4)
  • La Prima Croce
  • Coppie di poste (2)
  • Il Trono
  • L'Addolorata
  • Banda
  • Mazze (3)
La processione rientra nella chiesa di San Domenico Maggiore nel pomeriggio del Venerdì Santo.

La processione dei Misteri 


Particolare - La Sacra Sindone

Particolare - La statua del Gesù Morto

Troccolante che bussa al portone della chiesa

Questa processione esce nel pomeriggio del Venerdì Santo dalla chiesa del Carmine, portando le statue che simboleggiono la passione di Gesù, e procede per le strade del Borgo Nuovo secondo il seguente percorso:
Chiesa del Carmine - Piazza Carmine - Via D’Aquino - Piazza Maria Immacolata - Via Di Palma - Via Regina Elena - Sosta nella chiesa di San Francesco di Paola - Via Anfiteatro - Via Massari - Piazza Carmine - Chiesa del Carmine.
I confratelli sono vestiti con l'abito tradizionale dei Perdoni e procedono a ritmo lentissimo accompagnati dalle marce funebri. La processione è composta dalla Troccola, strumento che apre la processione, il Gonfalone ovvero la bandiera della confraternita, la Croce dei misteri, il Cristo all'Orto, la Colonna, l'Ecce Homo, la Cascata, il Crocifisso, la Sacra Sindone, il Gesù Morto, l'Addolorata. È accompagnata da tre bande che suonano marce funebri, ed effettua durante il percorso una sosta nella chiesa di San Francesco da Paola. Vi sono inoltre tre coppie di poste sistemate davanti alle statue e sette Mazze che hanno il compito di mantenere ordinata la processione e di sostituire i confratelli in caso di necessità:
  • La Troccola
  • Banda
  • Il Gonfalone
  • La Croce dei Misteri
  • Coppie di Poste (3)
  • Il Cristo all'orto
  • Coppie di Poste (3)
  • La colonna
  • Coppie di Poste (3)
  • L'Ecce Homo
  • Coppie di Poste (3)
  • La Cascata
  • Coppie di Poste (4)
  • Il Crocifisso
  • Coppie di Poste (4)
  • La Sacra Sindone
  • Banda
  • Coppie di Poste (4)
  • Gesù morto
  • L'Addolorata
  • Banda
  • Mazze (7)
La processione rientra nella chiesa del Carmine la mattina del Sabato Santo. È il preludio di momenti di tristezza e di meditazione sino alla mezzanotte, quando le campane delle chiese con il loro rintocchi annunciano che Cristo è risorto, ponendo fine ai riti della Settimana Santa tarantina.

Le statue dell'Addolorata 

Le statue dell'Addolorata che vengono fatte sfilare nelle due processioni sono solo apparentemente uguali:
  • volto: piccoli dettagli le rendono espressivamente differenti;
  • aspetto: quella del Giovedi Santo è alta quasi un metro e ottanta ed ha una figura più snella, mentre quella del Venerdi Santo è più bassa ed ha il viso più rotondo.
  • datazione: quella del Giovedì Santo è molto più antica di quella del Venerdì Santo;
  • simboli: entrambe le statue hanno nelle mani un cuore trafitto e un fazzoletto, ma quella del Giovedì Santo ha il cuore nella mano sinistra ed il fazzoletto nella destra, mentre quella del Venerdi Santo ha i simboli invertiti.




giovedì 19 agosto 2010

Predator - film o realtà : parte seconda

Approfondendo l'argomento alieni e foreste in stile PREDATOR (leggere post precedente) si scoprono altri avvistamenti filmati in varie zone del mondo.

23/2/07 - ore 1,30 am - Parco di Hallet Cove - Adelaide - Sud Australia:






Foresta di Rendlesham - Inghilterra.


ImageIl governo inglese ha pubblicato domenica, su Internet, alcuni documenti finora tenuti segreti al pubblico e relativi all'avvistamento di due oggetti volanti non identificati vicino alla foresta d Rendlesham, nei pressi di Ipswich. L'episodio risale al 1980 mentre tra i testimoni ci sono anche alcuni membri dell'aviazione militare americana. Il racconto di quei momenti, e delle successive indagini, è contenuto nei cosiddetti "Rendlesham Files".
L'episodio in questione viene considerato uno dei più clamorosi casi d'avvistamento di UFO nella storia dell'umanità e viene paragonato a quello del 1947, quando, quella che viene descritta come una navicella spaziale, venne vista precipitare nei pressi di Roswell, nel New Mexico, negli Stati Uniti. Nel caso di Rendlesham, il racconto dei testimoni parla di un oggetto di forma triangolare, alto circa due metri e largo tre, capace di illuminare con la sua luce bianca una vasta sezione della foresta.
Altre testimonianze parlano anche di una luce rossa e pulsante sulla sua sommità e di alcune luci blu alla base. Il misterioso oggetto venne infine visto atterrare nella stessa foresta, lasciando sul terreno, come si scoprì nei giorni successivi, dei segni tangibili del suo passaggio e coerenti rispetto al racconto dei testimoni. Nella zona vennero anche rilevate delle radiazioni gamma e beta d'intensità dieci volte superiori rispetto al normale e gli stessi radar dell'aviazione americana furono profondamente disturbati.
I documenti appena rivelati – anche se il governo inglese smentisce di averli tenuti segreti – parlano anche di un secondo oggetto sconosciuto comparso pochi istanti dopo il primo. Un oggetto descritto come un sole molto luminoso scompostosi successivamente in cinque diverse parti bianche. Il governo di Londra ha già preannunciato la divulgazione al pubblico di ulteriori

sabato 14 agosto 2010

PREDATOR : Solo film o realtà?





Nel film PREDATOR un alieno killer invisibile uccide le sue vittime nella giungla. Solo fantasia? Non sembrerebbe proprio.





1957 - Contea del New Jersey (USA): Una strana presenza semina il terrore. Indagini svanite nel nulla, un caso mai chiuso, 40 anni di persone scomparse, i media sempre nel silenzio, un mistero che si rivelò per la prima volta nel 1997 quando un uomo ed una donna si avventurano nel bosco ed incontrano "qualcosa". Questo filmato VHS fu salvato dallo sceriffo della Contea che trovò sul terreno la videocamera. Le due persone non furono mai trovate.

Link del video : http://www.youtube.com/watch?v=26fTqGGOAj8&feature=related





Sud America - Chi si nasconde la notte tra la folta vegetazione della foresta?






 
Molti conoscono il sito di Memphis75. Questo è ciò che successe a lui personalmente scattando fotografie nel bosco. Chi (o cosa) sarebbe quella trasparenza che si vede sugli alberi?

Leggere la pagina con relativa foto su : http://www.menphis75.com/alieno_nel_bosco.htm


LA SAGA CONTINUA CON L'ULTIMA USCITA NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE : PREDATORS (link di approfondimento con tutta la trama completa).

Su un pianeta lontano la razza dei Predator ha creato il suo Colosseo senza pubblico. Raccolgono e ammassano esemplari di altre razze (per quanto ne sappiamo più che altro umani), li gettano nella foresta senza spiegazioni e gli danno la caccia apprendendo da loro tecniche e strategie. Quando sul pianeta arriva un gruppo eterogeneo composto da guerriglieri, soldati e mercenari, tutti a modo loro dei predatori nella loro vita terrestre, la faccenda si complica perchè pur non conoscendosi collaboreranno al fine di evitare di cadere vittime e tornare sul pianeta d'origine.

giovedì 12 agosto 2010

Gli extraterrestri sono positivi o negativi ? Karla Turner sui rapimenti alieni

Gli Alieni o extraterresti sono negativi secondo il nostro punto di vista?
La Dott. Karla Turner si chiede e racconta la sue esperienze di supporto agli addotti e i dati raccolti, Cospirazioni Militari, Agenda segrata governo, Agenda UFo.