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mercoledì 13 maggio 2009

Sardegna e Massoneria 9 (nuovo omaggio a principe): Maria Paola Corona & Masonic friends

Il giorno successivo alla brillante vittoria elettorale, il neopresidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci – riferendosi a quali caratteristiche avrebbe avuto la sua Giunta – disse: “Ho comunque in mente persone che abbiano testa, cuore, passione, competenza“. Questa mattina tali persone saranno ufficializzate alla stampa. Eccone l’elenco:
  • Maria Paola Corona: è la figlia di Armando Corona, Gran Maestro del Grand’Oriente d’Italia negli anni ‘80, personaggio che troviamo coinvolto nei famosi scandali a base massonica di quel periodo. Maria Paola, detta Ketty, è una imprenditrice immobiliare che opera prevalentemente nella zona turistica di Olbia: costruisce e vende case nei terreni costieri lottizzati da qualche amico di papà (in primis Zuncheddu, editore di Videolina e Unione Sarda, nonché fondatore de Il Foglio di Giuliano Ferrara). Sarà assessore agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione.
  • Giorgio La Spisa: già dirigente di Comunione e Liberazione, acceso oppositore di Renato Soru per tutta la durata del suo mandato. Dovrà comparire davanti al giudice in data 13 marzo, assieme ad altri cinque suoi compagni di coalizione, per aver calunniato l’ex governatore in merito ad inesistenti abusi edilizi. Sarà assessore alla Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio e, ad interim, all’Industria.
  • Gabriele Asunis: già assessore degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica nel 2004, ricoprirà la medesima carica anche nella giunta Cappellacci. Fervente sostenitore del condono edilizio promulgato dal Governo Berlusconi nel 2003 (che Asunis implementò con una circolare dichiarata successivamente illegittima dal TAR), è anche stato coinvolto in una vicenda di “scambio di favori” all’epoca della giunta di Mauro Pili.
  • Emilio Simeone: dopo un passato da direttore della fonderia di San Gavino e del complesso industriale dell’ENI a Portovesme, ha guidato per qualche anno l’Azienda Sanitaria Locale di Carbonia. Ora sarà – udite, udite – assessore all’Ambiente!
  • Andrea Prato: dirigente della Amalattea, una delle società italiane più importanti nella produzione e vendita di latte caprino e derivati, affiliata alla Compagnia delle Opere (associazione creata dal fondatore di Comunione e Liberazione – don Luigi Giussani – che ha visto come presidente della sezione calabrese quell’Antonio Saladino coinvolto nell’inchiesta “Why Not” di Luigi de Magistris). Prato – e non poteva essere altrimenti – sarà assessore alla Agricoltura e alla Riforma Agro-Pastorale (soprattutto “pastorale”, direi io).
  • Maria Lucia Baire: l’organizzatrice della visita di Benedetto XVI a Cagliari, nel settembre scorso, nonché direttrice del Museo Diocesano. Una donna di Chiesa a tutti gli effetti: una sicura pedina del vescovo, da muovere spregiudicatamente nello scacchiere politico sardo. A lei andrà l’assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
  • Antonio Angelo Liori: missino, medico, con grandi interessi nelle cliniche private dell’isola, attraverso il suo assessorato a Igiene, Sanità e Assistenza Sociale stravolgerà di sicuro il Piano Sanitario regionale approvato dalla giunta Soru.

Concludono la composizione della nuova giunta regionale: Sebastiano Sannitu, sindaco di Berchidda, che ricoprirà la carica di assessore al Turismo, Artigianato e Commercio; Mario Angelo Giovanni Carta ai Lavori Pubblici; Maria Valeria Serra al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale; Liliana Lorettu, docente universitaria e psichiatra che – con chiara competenza – ricoprirà la carica di Assessore ai Trasporti.

Il quadro della nuova Giunta sarda è chiaro: è una giunta debole (il ritardo con il quale sono state ufficializzate le nomine è, in questo senso, emblematico), non competente, guidata da lobbies massoniche, ecclesiastiche e del mattone. Detto altrimenti, e senza alcuna novità, Berlusconi potrà fare il bello e il cattivo tempo in Sardegna. I problemi politici interni alla coalizione di centrodestra, i sicuri futuri rimpasti, i pentimenti di alcuni elettori di Cappellacci (strano a dirsi, ma già ci sono), sono soltanto gli effetti collaterali del grande progetto distruttivo e grigio. Distruttivo e grigio come il cemento.


E’ Giunta la fine

fonte : http://ansard.wordpress.com/2009/03/10/e-giunta-la-fine/

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