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domenica 30 aprile 2017

Film e mistero : il leggendario Ghostbusters rievocato dai cosplayer

Esibibizione alla manifestazione Cosplay dei Ghostbusters Italia (vedere link ufficiale www.gbitalia.it) in rievocazione del mitico film nel primo video da me realizzato.

Cosplay




Adolescenti aTokyo
si radunano per il cosplay. Nell'immagine tre ragazzi giapponesi interpretano i componenti della band
MALICE MIZER
.

Cosplay (コスプレ kosupure?) è una parola macedonia formata dalla fusione delle parole inglesi "costume" (costume) e "play" (gioco o interpretazione) che indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo di agire.

Storia

Il fenomeno precursore del cosplay nasce in America nel 1939 con il futuristicostume indossato da Forest J. Ackerman e ispirato al film La vita futura di William Cameron Menzies. Solo nel 1984 il reporter giapponese Takahashi Nobuyuki coniò la parola cosplay, per descrivere ciò che aveva visto durante il suo viaggio in America presso le convention statunitensi. Il fenomeno assunse una certa rilevanza a partire dal 1995 quando la stampa giapponese dedicò per la prima volta un articolo a questo fenomeno quando un gruppo di ragazzi nella città di Tokyo indossò i costumi ispirati a personaggi della serie Neon Genesis Evangelion. Da allora il cosplay si è sempre più diffuso anche nel resto del mondo, soprattutto tra le schiere di fan più appassionati.

Caratteristiche del fenomeno


Il termine è una contrazione delle parole inglesi costume e play, che descrivono l'hobby di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Oltre a travestirsi in occasione di manifestazioni pubbliche come i convegni sugli anime, non è inusuale per gli adolescenti giapponesi radunarsi assieme ad amici con la stessa passione solo per fare del cosplay.

Il cosplay si è legato indissolubilmente alla cultura nipponica, al punto di essere creduto originario del Sol Levante. Difatti il personaggio rappresentato da un cosplayer appartiene spesso al mondo dei manga e degli anime, molto diffusi nel paese asiatico, ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai tokusatsu, ai videogiochi, alle band musicali, particolarmente di artisti J-Pop, J-Rock, K-Pop o K-Rock (musica pop e rock giapponese o coreana), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri di qualunque genere e persino alla pubblicità.
A causa della sua natura eterogenea il cosplay viene praticato in maniera sensibilmente differente nei vari stati in cui si è diffuso, ma il terreno principalmente calcato dai cosplayer è quello delle convention del settore.

Una piccola nicchia in questo campo è costituita dai dollers, il termine che indica un attore dilettante di kigurumi. Questi cosplayer indossano maschere (che li fa definire in giapponese anche animegao, ovvero "faccia da anime") e una calzamaglia completa per trasformarsi completamente nel loro personaggio.
 

Una definizione adottata in certi casi è quella di cross-players, da "cross-dressing" e "cosplayer": si usa talvolta per indicare coloro che abitualmente realizzano cosplay di personaggi del sesso opposto rispetto al loro. Non si tratta comunque di una vera e propria nicchia del cosplay, ma di una definizione a volte usata in modo improprio e non accettata da tutti gli appassionati. Le migliori cosplayers giapponesi si possono trovare ogni domenica ad Harajuku, quartiere di Tokyo, dove decine di ragazze e ragazzi si incontrano per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e ai fotografi.

Le esibizioni

Una parte significativa della sottocultura cosplay sono le brevi scenette (o esibizioni) in cui i cosplayer recitano la parte del personaggio di cui indossano il costume, re-interpretando fedelmente determinati passaggi del film, fumetto o serie TV da cui il personaggio è stato tratto, o al contrario fornendone un'interpretazione personale in chiave parodica quando non demenziale.

Va notato che questo elemento ha un'importanza del tutto marginale nelle fiere giapponesi, dove solitamente i vari cosplayers si limitano ad un inchino e ad una breve sfilata dove posano per le fotografie, mentre al contrario ha ottenuto un buon successo in diversi altri paesi in cui si pratica il cosplay. Non è raro vedere alle varie gare di cosplay lunghe interpretazioni spesso complete di colonne sonore, accessori vari e in alcuni casi dei micro-set che si rifanno alle ambientazioni della storia. Ormai è quasi una consuetudine premiare non soltanto gli autori dei costumi più accurati, ma anche le interpretazioni migliori e più fedeli allo spirito della fonte originale, oppure elargire "premi simpatia" ai cosplayers la cui interpretazione è risultata la più divertente e originale.


Riassunto e trama del film Ghostbusters - Acchiappafantasmi

 

 

New York, 1984. Peter Venkman, Raymond Stantz ed Egon Spengler, tre ricercatori universitari in parapsicologia, studiano da tempo, ma con scarsi risultati, i fenomeni paranormali. Contattati dalla Biblioteca Pubblica di New York sulla 5ª strada, si trovano per la prima volta faccia a faccia con un ectoplasma, quello dell'ex bibliotecaria Eleanor Twitty, la "Signora in Grigio". Raccolti dei campioni, iniziano a valutare le potenzialità della scoperta, proprio mentre vengono cacciati dal rettore dell'Università per mancanza di risultati nei rispettivi ambiti di ricerca.
 

Convinto Ray a mettere un'ipoteca sulla sua casa d'infanzia, con i soldi ottenuti i tre intraprendono la loro nuova e avveniristica attività: quella di acchiappafantasmi a pagamento. Con il genio di Egon mettono a punto apparecchiature sofisticate e tecnologie all'avanguardia come lo zaino protonico, in grado di catturare l'energia psicocinetica dei fantasmi tramite flussi di particelle, il rilevatore di energia psicocinetica che serve a rilevarla e le ghost-trap, in grado di intrappolarli. I tre quindi acquistano un palazzo cadente, già sede dei Vigili del Fuoco, come loro quartier generale e una vecchia ambulanza,[1] modificandola secondo le loro esigenze. A questo punto non resta loro che attendere le prime telefonate, che però tardano ad arrivare. L'unica cliente è Dana Barret, una violoncellista che nel frigorifero di casa vede strane apparizioni che dicono il nome "Zuul".
 

Finalmente ricevono una chiamata da un grande albergo di lusso del centro, il Sedgewick Hotel, infestato da un ingordo ectoplasma verde (Slimer) al dodicesimo piano dove i tre possono testare gli zaini protonici: dopo essersi divisi, il primo ad incontrarlo è Ray che tenta di prenderlo mentre si ingozza di dolci, il secondo sarà Venkman che avrà un contatto fisico con lo spettro. I tre lo seguiranno e lo cattureranno nella sala da ballo dove testano anche le trappole, causando però parecchi danni con gli zaini. Da allora le chiamate aumentano sempre più e gli "Acchiappafantasmi" cominciano a ripulire la città dagli spiriti e spiritelli che stanno terrorizzando i cittadini, ottenendo in breve tempo grande successo e popolarità (compaiono infatti in TV, sulle copertine di USA Today, del Time e ne parla Larry King nel suo show assieme ad altri famosi giornalisti). Per far fronte alla sempre maggiore mole di lavoro viene anche assunto un ulteriore membro della squadra, Winston Zeddemore (Ernie Hudson) (Ernie Hudson).
 

Ben presto, però, i quattro devono fare i conti con una minaccia ancora più grande: il funzionario del Dipartimento dell'Ambiente Walter Peck (William Atherton), giudicando il lavoro degli Acchiappafantasmi nocivo e pericoloso, riesce a togliere la corrente al "dispositivo di stoccaggio", in cui erano imprigionati tutti i fantasmi catturati fino ad allora (Slimer, un fantasma azzurro fuoriuscito dalla metro e uno zombi), che finiscono per liberarsi. In città si semina il panico assoluto e i quattro vengono arrestati. Nel frattempo Gozer, una sorta di malefica semidivinità sumera del 6000 a.C., sta per reincarnarsi e tornare sulla Terra e per questo i suoi due adoratori, Zuul il Guardia di Porta e Vinz Clortho il Mastro di Chiavi, iniziano a "possedere" rispettivamente Dana e il suo vicino Louis sotto forma di cani infernali.
 

Rinchiusi in cella, Ray ed Egon hanno il tempo di capire la situazione. Un pazzo e geniale architetto adoratore di Gozer, di nome Ivo Shandor che era un membro principale di una sua setta. Egli aveva costruito il palazzo di Dana -che si scopre infine essere una gigantesca antenna spirituale- in un punto particolare in maniera da far confluire lì l'energia ectoplasmatica, così da richiamare Gozer per porre fine a questa società marcia. L'unica speranza è raggiungere la sommità del palazzo e fermare la divinità.
 

Ottenuto l'appoggio del sindaco, scortati dalle forze dell'ordine fino all'edificio e scalatolo fino alla cima, gli eroi si ritrovano di fronte a Dana e Louis trasformati nei mostruosi quadrupedi che rispondono al richiamo di una creatura simile ad una donna davanti ad un portale che porta ad un'altra dimensione. Ray tenta di comunicare ma i quattro vengono attaccati dai fulmini della semidivinità. Dopo averla "neutralizzata" con gli zaini protonici, Gozer dà la possibilità ai quattro di scegliere la forma fisica della calamità con la quale essere distrutti. Per evitare di rispondere, gli Acchiappafantasmi non pensano a nulla, ma inavvertitamente a Ray viene in mente la simpatica e innocua mascotte dei suoi marshmallow preferiti. 

Ed ecco che Gozer si materializza sotto forma del tenero pupazzo Stay Puft Marshmallow Man, gigantesco e minaccioso, e inizia a seminare il panico tra la folla. I quattro fanno fuoco, incendiandolo e il gigante infuriato tenta di arrampicarsi. L'unica soluzione è allora quella di incrociare i flussi delle loro armi, un'azione ad altissimo rischio che era stata tassativamente sconsigliata da Egon, verso il portale da cui Gozer è entrato nel nostro mondo. Ciò causa una potente esplosione che scioglie il Pupazzo Marshmallow, il quale si liquefà divenendo fondente di zucchero che inonda Manhatthan. Dana e Louis vengono liberati dalla corazza carbonizzata e Venkman si riunisce con la sua amata.
Salvata New York, esploso il pupazzo della pubblicità dei marshmallow e liberati Dana e Louis dalle sembianze di Zuul e Vinz Clortho, i quattro vengono accolti dalle ovazioni dell'intera cittadinanza e diventano i nuovi eroi sulla scena. Il film si conclude con i quattro Ghostbusters che tornano alla caserma acclamati dalla folla e Slimer che vola urlando verso lo spettatore.

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