Molte persone di chiesa, non appena viene loro comunicato che il 21 maggio 2011 sarà il Giorno del Giudizio, immediatamente citano questo versetto della Bibbia:
Matteo 24:36 Ma quant’è a quel giorno ed a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo.
"Come vedi," aggiungono, dopo aver citato questo versetto, "la Bibbia ci dice che nessuno lo può sapere". Alcuni dicono perfino "Nemmeno Gesù sa quando avverrà, per cui la tua data del 21 maggio è completamente sbagliata." Spesso, dopo questa rapida considerazione, avendo escluso ogni ipotesi relativa alla fine del mondo, questa persona andrà avanti tranquilla per la propria strada con la certezza che ciò non accadrà. "Dopo tutto" si pensa "la Bibbia dice che non possiamo sapere quando avverrà la fine del mondo".
Innegabilmente, la Bibbia contiene questo versetto. Tuttavia, la domanda che dobbiamo porci è: anche il resto della Bibbia sostiene l'idea che non possiamo sapere quando accadrà la fine del mondo? O la Bibbia contiene altre informazioni che consentirebbero al popolo di Dio di conoscere la data della fine del mondo?
In primo luogo, occorre tenere presente che Gesù Cristo è Dio Onnipotente. Ed essendo Gesù Dio Onnipotente, è innegabile che Egli sappia quando avverrà la fine del mondo.
Giobbe 24:1 …i tempi non sono occultati dall'Onnipotente…
Questo scritto ha lo scopo di dimostrare, sulla scorta della Bibbia, che, essendo ormai giunti agli ultimi giorni della storia della terra, Dio ha in progetto (progetto che ha sempre avuto) di rivelare informazioni, prese dalla Bibbia, relative alla fine del mondo, incluso il momento esatto in cui accadrà. Per esempio, possiamo vedere questa idea nel seguente passaggio delle Sacre Scritture:
Daniele 12:4 E tu, Daniele, tieni nascoste queste parole, e sigilla il libro sino al tempo della fine; molti lo studieranno con cura, e la conoscenza aumenterà.
In base a questo versetto, Dio ha tenuto nascoste queste parole e sigillato il libro (la Bibbia) fino al momento della fine del mondo. Nessun uomo poteva sapere quando sarebbe avvenuta la fine del mondo, poiché erano state sigillate le informazioni contenute nella Bibbia. In Daniele 12:4 viene annunciato però che i sigilli sarebbero stati rimossi, allorché si sarebbe giunti al tempo della fine. Inoltre una volta giunti al tempo della fine "la conoscenza aumenterà". In Matteo 24:36 viene affermato che nessuno "ma il Padre solo", Dio, ha sempre saputo quando sarebbe avvenuta la fine del mondo. Essendo Dio stesso l'autore della Bibbia, non ha certamente avuto nessuna difficoltà a disseminare all'interno della Bibbia, nascondendole, tali informazioni, dove sarebbero giaciute dormienti fino a che non si fosse giunti al momento opportuno. Essendo attualmente siamo giunti alla fine del mondo, Dio sta ora rivelando queste informazioni al Suo popolo.
ECCO PERCHÉ LE CHIESE NON CAPIRANNO
Nel caso in cui diciate al vostro sacerdote che il 21 maggio 2011 avverrà il Giorno del Giudizio, quasi certamente avrà un'opinione opposta in merito. È sorprendente come tutte le chiese siano concordi nell'affermare che "nessun uomo è in grado di conoscere il giorno o l'ora". Una tale unanimità, tuttavia non costituisce certamente una rassicurazione, in quanto, senza ombra di dubbio, le chiese dei tempi moderni si sono estremamente allontanate dalla verità. Le chiese del mondo sono in disaccordo e impartiscono insegnamenti contrari a numerosi insegnamenti contenuti nella Bibbia (il che significa che le conclusioni a cui sono giunte devono essere errate). Pertanto non dovrebbe essere di particolare conforto per le chiese aver raggiunto l'unanimità in merito al fatto che "nessun uomo è in grado di conoscere il giorno o l'ora". Al contrario dovrebbe essere considerato un segnale d'allarme, in particolar modo se teniamo conto del fatto che attualmente il giudizio di Dio si è abbattuto sulle chiese del mondo per la loro infedeltà:
1 Pietro 4:17 Poiché è giunto il tempo in cui il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio…
L'orribile verità è che il Signore stesso ha abbandonato le chiese del mondo. La Bibbia ci insegna che il periodo della chiesa è terminato (si è concluso nel 1988 d.C.). Il Signore ha abbandonato le chiese nell'oscurità spirituale. Per questo motivo le chiese non sono in grado di vedere l'orribile verità, ovvero che attualmente ci troviamo a vivere proprio alla fine del mondo. Il Signore descrive chiaramente i leader spirituali delle chiese di oggi in Isaia:
Isaia 56:10-11 I guardiani d’Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare…son dei pastori che non capiscono nulla…
Dio stesso ci informa che molti di coloro che proclamano di essere il Suo popolo, non vedranno i segnali d'allarme della fine imminente. Il Signore utilizza Israele e la Giudea dell'Antico Testamento come simboli delle chiese e congregazioni del Nuovo Testamento.
La Bibbia sottolinea come Dio fosse adirato con i giudei dell'Antico Testamento e di come li abbia avvisati del Suo intento di sottoporli al proprio giudizio. I giudei tuttavia ignorarono questi avvertimenti finché infine vennero distrutti – esattamente come stanno facendo le chiese ai tempi nostri:
Geremia 8:7 Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni; la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo quando debbon venire, ma il mio popolo non conosce quel che l’Eterno ha ordinato.
Nel periodo attuale della fine dei tempi, le chiese del Nuovo Testamento stanno ripetendo gli stessi errori commessi dal popolo di Israele. Stanno ignorando gli avvertimenti di Dio (provenienti dalla Bibbia) proprio come Israele ignorò gli avvertimenti che il Signore inviò tramite i profeti.
DIO AVVERTE SEMPRE IL SUO POPOLO
È ora opportuno esaminare altre informazioni contenute nella Bibbia che la vostra chiesa o il vostro sacerdote probabilmente non desiderano farvi prendere in considerazione. Per dimostrare che siamo in grado di determinare con esattezza la data in cui avverrà la fine del mondo, dobbiamo per prima cosa esaminare che cosa viene affermato a questo proposito nel resto della Bibbia. Per esempio Dio fa la seguente affermazione nel libro di Amos, capitolo 3:
Amos 3:7 Poiché il Signore, l’Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti.
Dal punto di vista spirituale, è un profeta chiunque proferisca la Parola di Dio. Il singolo credente pertanto svolge il ruolo di un profeta, nel momento in cui fa conoscere il Vangelo ad altre persone. Nel libro di Amos 3:7 il Signore afferma di informare sempre il Suo popolo, dichiarando che in realtà "non farà nulla" senza prima rivelare “il suo segreto ai suoi servi, i profeti.” Passando in rassegna la storia della Bibbia, incontriamo ripetutamente questa verità.
Consideriamo il diluvio universale di Noè:
Genesi 6:3,5,7 E l’Eterno disse:…i suoi giorni saranno quindi centoventi anni…E l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo…E l’Eterno disse: Io sterminerò di sulla faccia della terra l’uomo che ho creato…
In questo resoconto viene narrato di come Dio avesse dato al mondo 120 anni prima di distruggerlo. Dio diede questo periodo di tempo a Noè non solo per permettergli di costruire l'arca ma anche per avvertire il mondo nel corso di questi 120 anni. La Bibbia identifica Noè come un "predicator di giustizia" (2 Pietro 2:5). La costruzione dell'arca protrattasi per così tanti anni certamente non sarebbe passata inosservata. La costruzione dell'arca costituì un'importante testimonianza della fede in Dio, mentre la presenza ed il progressivo sviluppo dell'arca funsero anche da costante condanna del mondo stesso:
Ebrei 11:7 Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, mosso da pio timore, preparò un’arca per la salvezza della propria famiglia; e per essa fede condannò il mondo e fu fatto erede della giustizia…
Nel 120° anno (4990 a.C.) il Signore nuovamente fornì maggiori informazioni a Noè in merito alla data del diluvio. Soltanto questa volta, Dio fornì informazioni estremamente particolareggiate.
Incredibilmente, prima che avvenisse il diluvio, Dio comunicò a Noè l'anno, il mese e il giorno esatto dell'inondazione:
Genesi 7:1,4,10-11 E l’Eterno disse a Noè:…poiché di qui a sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti…E, al termine dei sette giorni, avvenne che le acque del diluvio furono sulla terra. L’anno seicentesimo della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese…
Non è certo una coincidenza il fatto che attualmente il popolo di Dio sappia che la fine del mondo avverrà nell'anno 2001 (esattamente 7000 anni dopo il diluvio), nel mese di maggio ed il giorno 21. Questa informazione infatti rispecchia esattamente quanto comunicato dal Signore a Noè. Va ricordato inoltre che il 21 maggio 2001 coincide con il 17° giorno del 2° mese del calendario ebraico, data nella quale ebbe inizio il diluvio ed il Signore chiuse Noè e la sua famiglia sull'arca. Inoltre dobbiamo ricordarci che Gesù cita il diluvio come esempio della Sua venuta:
Matteo 24:38-39 Infatti, come ne’ giorni innanzi al diluvio si mangiava e si beveva, si prendea moglie e s’andava a marito, sino al giorno che Noè entrò nell’arca, e di nulla si avvide la gente, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figliuol dell’uomo.
Alla venuta di Cristo avverrà quanto accadde al tempo di Noè. Ora, la domanda che deve porsi chiunque sia seriamente alla ricerca della verità è: qualcuno sapeva del diluvio in arrivo prima che accadesse? Oppure nessuno conosceva il giorno o la data del diluvio? La risposta della Bibbia è: sì, il popolo di Dio sapeva. Noè sapeva. La moglie di Noè sapeva. I tre figli di Noè con le rispettive mogli sapevano. Anche il mondo intorno a loro sapeva, poiché Noè era un predicatore. Tuttavia, presero Noè per pazzo, senza alcun dubbio, e per questo motivo perirono tutti nel diluvio. La Bibbia afferma che tutti possono udire l'avvertimento inviato da Dio, ma soltanto il Suo popolo eletto risponde e passa all'azione. Pertanto, considerando l'orribile tributo di morte del diluvio universale, è importante prendere in considerazione questo versetto:
2 Pietro 2:5 E se non risparmiò il mondo antico ma salvò Noè predicator di giustizia, con sette altri, quando fece venir il diluvio sul mondo degli empi;
Il Signore afferma che il diluvio universale distrusse tutte le persone che erano "empie".
Si tratta di un fatto estremamente importante. Tutte le persone di Dio (salvate da Dio) furono informate del diluvio e liberate dalla morte. Tutti i giusti, sapendo del diluvio in arrivo, salirono sull'arca insieme a Noè. Possiamo essere sicuri che Dio avvertì anche tutte le altre persone che vivevano al tempo di Noè, ma essi non vi credettero. In altre parole incontriamo qui il principio Biblico affermato in Amos 3:7. Il Signore avvisò il Suo popolo e con esso tutti gli altri uomini, i quali tuttavia ignorarono gli avvertimenti di Dio. Pertanto, presi alla sprovvista, perirono. Per questo motivo la Bibbia afferma che Cristo verrà come "un ladro nella notte". Il fatto stesso che Dio abbia avvisato Noè e la sua famiglia, dovrebbe portarci a riflettere e a comprendere che il Signore allo stesso modo rivelerà, antecedentemente al Giorno del Giudizio, quando avverrà la fine del mondo. Vi sono ancora molti altri eventi storici da considerare all'interno della Bibbia. Prendiamo in esame la distruzione di Sodoma e Gomorra. Prima di distruggere le città di Sodoma e Gomorra, il Signore fece visita ad Abramo, rivelandogli il Suo intento di sottoporre al Suo giudizio tali città. Significativamente, si legge:
Genesi 18:16-17 …quegli uomini…volsero gli sguardi verso Sodoma… E l’Eterno disse: "Celerò io ad Abrahamo quello che sto per fare?"
Dio non ha nascosto ad Abramo il suo piano di distruzione di Sodoma. Il Signore ha ritenuto opportuno condividere quest'informazione con il Suo servo. Non appena informato, Abramo ha cominciato ad intercedere (pregare) per i giusti della città. Il Nipote di Abramo, Lot, viveva a Sodoma. La Bibbia afferma che Lot era un uomo giusto (ovvero, Dio lo aveva salvato e reso giusto tramite Cristo – vedasi see 2 Pietro 2:7-8).
Dio non poteva distruggere i giusti ed i cattivi insieme. Pertanto il Signore doveva agire. Dio avvisò Lot del giudizio che da lì a poco si sarebbe abbattuto sulla città:
Genesi 19:12-13 E quegli uomini dissero a Lot: "Chi hai tu ancora qui? fa’ uscire da questo luogo generi, figliuoli, poiché noi distruggeremo questo luogo…l’Eterno ci ha mandati a distruggerlo".
Lot, insieme ad alcuni membri della Sua famiglia, sfuggirono alla distruzione di Sodoma e Gomorra, soltanto perché il Signore li avvertì in tempo. Lot tentò di informare anche i suoi generi, ma inutilmente, in quanto non venne preso sul serio (Genesi 19:14). Dobbiamo inoltre ricordare che Gesù afferma che la Sua venuta avverrà allo stesso modo in cui capitò al tempo di Lot:
Luca 17:28-30 Nello stesso modo che avvenne anche ai giorni di Lot; si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si edificava; ma nel giorno che Lot uscì di Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece tutti perire. Lo stesso avverrà nel giorno che il Figliuol dell’uomo sarà manifestato.
In verità, al tempo di Lot, Dio avvisò in anticipo il Suo popolo dell'orribile giudizio che si sarebbe abbattuto su Sodoma. Inoltre, nonostante gli avvertimenti, altre persone non reagirono sulla base delle informazioni ricevute. L'episodio storico nel quale Dio avvertì Abramo e Lot ancora una volta dimostra che il Signore allo stesso modo rivelerà, antecedentemente al Giorno del Giudizio, la data della fine del mondo – e a questo proposito le Scritture ci offrono ancora altri episodi da prendere in considerazione.
UN LADRO NELLA NOTTE
Molti cristiani professanti erroneamente credono che Gesù verrà "come un ladro" a benedirli e a ricompensarli con la vita eterna. Ma come è venuto loro in mente che un ladro possa venire allo scopo di portare una benedizione? La Bibbia ci informa con esattezza in merito a ciò che un ladro viene a fare:
Giovanni 10:10 Il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere…
Gesù non arriva inaspettatamente come un ladro dal Suo popolo eletto (tipizzato da Noè, Abramo, Lot, ecc.) ma arriva come un ladro per tutte le persone del mondo che non sono state salvate:
1 Tessalonicesi 5:2-3 Perché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto.
Visto che il Signore descrive qui una "improvvisa ruina" che verrà loro addosso, affermando che "non scamperanno affatto", appare evidente come vengano qui presi in considerazione gli "empi". È per essi che Cristo arriva "come un ladro" a distruggere ed uccidere. Prendiamo ora in considerazione il versetto successivo:
1 Tessalonicesi 5:4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, sì che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro.
Appare evidente che il popolo di Dio non verrà colto di sorpresa. Come si potrebbe essere sorpresi, dal momento che il Signore non fa nulla, senza prima avvisare il Suo popolo? Dio ha avvisato Noè. Dio ha avvisato Abramo. Dio ha avvisato Lot. Come si può pensare che Dio abbia avvisato il Suo popolo in merito al Giorno del Giudizio, per poi cambiare la propria condotta e non avvisare il mondo, costituito oggigiorno da 7 miliardi di anime, dell'attuale Giorno del Giudizio? Inoltre troviamo che Gesù ha ordinato a tutti di "vegliare", non sapendo quando Egli sarebbe potuto venire. Cristo arriva come un ladro solo da coloro che non sono vigili:
Apocalisse 3:3 …Che se tu non vegli, io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te.
Ovvero, Cristo ha ordinato ai veri credenti di continuare a osservare (vegliare) la Bibbia. Il Suo popolo deve continuare a studiare la Parola di Dio. Questo perché al momento giusto, i nostri occhi verranno aperti per permetterci di comprendere le parole che erano sigillate. Chiunque abbia sempre vegliato comprenderebbe e pertanto Cristo non arriverebbe "come un ladro nella notte". Gesù giunge "come un ladro" solo da coloro che insistono sul fatto che non possiamo conoscere il momento in cui Cristo arriverà. Insistendo sul fatto che non sia possibile sapere in quale data avverrà la fine, le chiese dimostrano di essere sprofondate nelle tenebre e di non avere alcuna intenzione di aprire i propri occhi. È estremamente grave per chiunque affermare insistentemente e cocciutamente che non si possa sapere il giorno della fine. Questo è dovuto al fatto che Gesù verrà loro addosso come "un ladro"; essi verranno improvvisamente distrutti e non potranno sfuggire all'orribile giudizio di Dio. Per quanto triste sia ciò, il Signore incoraggia fortemente ognuno di noi con l'esempio Biblico dei Niniviti. Anche il popolo dei Niniviti aveva udito l'avvertimento lanciato da Dio in merito al giudizio che stava per abbattersi su di loro.
IL CASO DEI NINIVITI
Dio inviò il profeta Giona al popolo dei Niniviti per consegnar loro un incredibile messaggio, contenente un'unica frase:
Giona 3:4 Giona…predicava e diceva: "Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta!"
Si trattava soltanto di poche parole! Questo era tutto il messaggio che Giona consegnò agli abitanti di Ninive per ordine di Dio. Un messaggio che fondamentalmente conteneva due elementi: il tempo (40 giorni) e il giudizio (distruzione). Certamente, questo episodio storico realmente accaduto nel quale il Signore invia Giona ad avvertire i Niniviti sottolinea, nuovamente, la linea di condotta utilizzata da Dio nella Bibbia: avvertire la gente prima di scatenare su di essa la Sua ira. È assolutamente sorprendente ciò che troviamo nel versetto seguente:
Giona 3:5 E i Niniviti credettero a Dio…
Guardiamo questa vicenda dalla prospettiva dell'uomo. I Niniviti erano assiri. Giona non era un assiro. La loro lingua non era la sua lingua madre. Non era soltanto uno straniero, ma di un paese nemico. Improvvisamente compare questo strano uomo proclamando: "Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta! "
È facile immaginare in quali altri modi i Niniviti avrebbero potuto reagire, ad esempio schernendolo, deridendolo o non credendogli in nessun modo. Al giorno d'oggi chiunque penserebbe: "soltanto uno stupido credulone presterebbe fede a un tale messaggio!" Sì, oggi possiamo pensare facilmente a molte ragioni per cui una persona non crederebbe a qualcosa di così ridicolo; eppure i Niniviti vi credettero. Che cosa avrà convinto i Niniviti che questa notizia orribile fosse vera e che provenisse davvero da Dio? Certamente, non la grande quantità di informazioni ricevute. Giona non si presentò con un'enciclopedia di studi sugli insegnamenti impartiti dalla Bibbia, depositandoli alle porte della città di Ninive. No! Proferì una singola frase—la più debole delle prove—eppure gli credettero:
Matteo 12:41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco qui vi è più che Giona!
Avete ora sentito che sabato 21 maggio 2001 sarà il Giorno del Giudizio. Vi sono state fornite molte prove provenienti dalla Bibbia; eppure ancora non credete a Dio. Vi occorrono ancora più prove? I Niniviti non disponevano di così abbondanti informazioni, lusso di cui godiamo oggi. Avevano a disposizione soltanto un singolo versetto delle Scritture. Oggi le persone possono ricevere moltissime informazioni provenienti direttamente dalla Bibbia.
(Per maggiori informazioni in merito al Giorno del Giudizio che avverrà il 21 maggio 2011, EBible Fellowship, sebbene non affiliato a Family Radio raccomanda il loro libro gratuito "Ci siamo quasi!". È possibile richiederne una copia a: Family Radio, Oakland, CA 94621 USA o leggerlo online sul sito: www.familyradio.com ). È pur vero che fiumi di informazioni non convinceranno mai nessuno. Gesù ha ribadito questo concetto affermando quanto segue:
Giovanni 8:47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio.
Vi prego di notare in quale misura i Niniviti credessero seriamente in Dio e come passarono immediatamente all'azione:
Giona 3:6-8 Ed essendo la notizia giunta al re di Ninive, questi s’alzò dal trono, si tolse di dosso il manto, si coprì d’un sacco, e si mise a sedere sulla cenere. E per decreto del re e dei suoi grandi, fu pubblicato in Ninive un bando di questo tenore: "Uomini e bestie, armenti e greggi, non assaggino nulla; non si pascano e non bevano acqua; uomini e bestie si coprano di sacchi e gridino con forza a Dio; e ognuno si converta dalla sua via malvagia…
CONOSCERE IL TEMPO E IL GIUDIZIO
Esaminando la storia Biblica, abbiamo appreso che il Signore ha ripetutamente informato il Suo popolo in merito al momento nel quale sarebbe avvenuto il giudizio, prima del giudizio stesso. Si tratta di un fatto che ricorre costantemente in tutta la storia Biblica, tale da poter essere ritenuto senza alcun dubbio un principio Biblico, come affermato in Amos 3:7: "Il Signore, l’Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti."
Nella Bibbia, il Signore divide il genere umano in due gruppi. Vengono definiti "saggi" color che verranno salvati, e "stupidi" coloro che non verranno salvati. O ancora vengono descritti come "giusti" o viceversa "empi". La distinzione fra i due non ha nulla a che vedere con l'intelligenza, la saggezza o qualunque altro tipo di virtù umana. Semplicemente sono saggi (e dichiarati giusti) coloro che Dio ha salvato donando loro lo spirito di Cristo. Coloro che non sono stati salvati sono come stupidi o empi, in quanto non posseggono lo Spirito di Cristo (la saggezza). Se teniamo a mente la definizione della Bibbia di saggezza, ci sarà di grande aiuto per la comprensione dei seguenti versetti:
Daniele 12:9-10 …Va’, Daniele; poiché queste parole son nascoste e sigillate sino al tempo della fine. Molti saranno purificati, imbiancati, affinati; ma gli empi agiranno empiamente, e nessuno degli empi capirà, ma capiranno i savi.
Senza alcun dubbio, il Signore ha voluto sigillare la Sua Parola (la Bibbia) sino al tempo della fine. È da notare però che Dio ribadisce che "nessuno degli empi" sarà in grado di capire. Capire che cosa? Ovviamente, viene fatto qui riferimento alla Parola di Dio a cui verranno tolti i sigilli al tempo della fine. Nessuna delle persone a cui non è stata concessa la salvezza sarà in grado di comprendere, proprio come le persone al tempo di Noè non presero in considerazione l'allarme relativo al diluvio, e proprio come i generi di Lot ignorarono l'avvertimento di fuggire dalla città. Allo stesso modo oggi, nessuno di coloro a cui non è stata concessa la salvezza è in grado di comprendere; capiranno "i saggi" tuttavia. I "saggi" sono in grado di comprendere soltanto grazie all'infinita misericordia di Dio. Il Signore dà nuovamente voce a questa verità in questi meravigliosi versetti:
Ecclesiaste 8:5 …e il cuore dell’uomo savio sa che v’è un tempo e un giudizio.
Proverbi 28:5 Gli uomini dati al male non comprendono ciò ch’è giusto, ma quelli che cercano l’Eterno comprendono ogni cosa.
In fin dei conti, il fatto che noi comprendiamo o meno che il 21 maggio 2011 sarà il Giorno del Giudizio, dipende dal fatto che Dio abbia aperto o meno i nostri occhi alla comprensione. Se lo ha fatto, sapremo che il 21 maggio 2011 sarà il Giorno dell'Ira del Signore. Se non lo ha fatto, non lo sapremo. La Bibbia afferma che la maggior parte delle persone del mondo non sono state scelte per la salvezza. È questo il motivo per cui Cristo arriva inaspettatamente per miliardi di persone. Non sono in grado di comprendere la spiritualità. Non possedendo lo Spirito di Dio, non ascolteranno gli avvertimenti né comprenderanno. Tristemente, periranno senza alcun dubbio:
Ezechiele 33:4-5 TSe qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sarà sopra il suo capo…se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita.
Il popolo di Dio sa (come i Niniviti) che queste date sono vere e affidabili soltanto perché queste informazioni provengono direttamente dalla Bibbia. Molte persone si fideranno delle loro chiese o dei loro sacerdoti che li rassicureranno dicendo loro che non hanno certo da preoccuparsi per una data. Tuttavia nessuna di queste affermazioni è corretta. La verità è che l'unica cosa nella quale è possibile credere in questo mondo è la Bibbia. Per questo motivo, mentre ci avviciniamo sempre più alla data del 21 maggio 2011, la domanda importante che ciascuna persona si deve porre è: "Credi nella Bibbia o credi in qualcos'altro?"
Proverbi 3:5 Confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento.
Salmo 119:42 …perché confido nella tua parola.